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La memoria: per non dimenticare, anche chi siamo

La memoria: per non dimenticare, anche chi siamo
La memoria: per non dimenticare, anche chi siamo

Cinque giorni intensi, caratterizzati da numerosi eventi,  migliaia e migliaia i romanzi, i fumetti, i libri per bambini, i saggi, le opere uniche, le stampe originali,  un ricco e variegato catalogo di parole e immagini. La nuvola, anche quest’anno, ha saputo accogliere la grande affluenza di pubblico.  Anche noi di Green Planet News abbiamo partecipato

La memoria, i confini dell’Europa e i giovani sono stati i protagonisti della 18esima edizione. Complice anche l’iniziativa della Regione Lazio che ai primi diecimila studenti arrivati al centro congressi ha regalato un buono da dieci euro per l’acquisto di libri.

La prima giornata apre con “Il valore della memoria”: Luca Zingaretti legge alcuni brani del libro La tregua di Primo Levi sulle condizioni dei prigionieri dei lager… Sami Modiano, uno dei pochi sopravvissuti ai campi di sterminio di Auschwitz – Birkenau, racconta: “Nel 2005 dopo 60 ho interrotto il mio silenzio, sono stato scelto per accompagnare le scuole a Birkenau e per raccontare la mia esperienza, da quel momento ho sentito di avere una missione che continua ancora: quello che ho visto non lo dovranno mai più vedere le generazioni future”.

La memoria è a rischio? Sì, ha risposto lo storico Marcello Pezzetti,sottolineando l’importanza di tramandare le conoscenze del passato e la necessità di non fare un uso politico della memoria. “Si deve continuare a investigare sulla storia perché la memoria può essere manipolata, i fatti no”.

Luca Zingaretti e Sami Modiano

Proprio ieri è morto Piero Terracina, tra gli ultimi sopravvissuti di Auschwitz. Sue le parole: “La memoria è un valore irrinunciabile”.

Dario Olivero, Padre Bernardo Gianni e Paolo Rumiz

Il viaggio di Green Planet News nella memoria prosegue con “Monasteri, il cuore dell’Europa”, organizzato nella grande sala della Nuvola, Un dialogo tra Paolo Rumiz e Padre Bernardo Gianni abate di San Miniato al Monte. Alla scoperta dell’Europa dei Monasteri Benedettini, attraverso  la memoria di viaggio di Paolo Rumiz. Perché la nostra memoria è anche la cristianità, in particolar modo nel monachesimo che vive di affascinanti “peregrinazioni”.

“L’incontro con San Benedetto è stato un incontro casuale  avvenuto durante un viaggio sismico lungo la linea dell’Italia centrale, dopo il terremoto di Amatrice. Entro a Norcia, senza pensare che fosse la città del Santo, mi trovo in mezzo alle rovine con la statua di San Benedetto con sotto scritto Patrono d’Europa, è un richiamo chiaro, uno di quegli incontri che il viaggiatore sa riconoscere, uno di quelli che ti fanno cambiare rotta. “La lezione più bella, che ho ricevuto da Benedetto è credere nell’Europa proprio quando le cose non vanno bene”.

A seguire un altro interessante evento: “Viaggio nell’Universo”. “Dallo spazio non si vedono città, ponti ma si vede la deforestazione, gli incendi e di notte il rosso delle fiamme. E si vede anche lo smog che ha un colore giallino e grigio, non bianco come quello delle nuvole. Si osserva lo smog sopra la Cina meridionale e sulla pianura padana”. racconta l’astronauta e astrofisico Umberto Guidoni alla presentazione, con lo scrittore Paolo Giordano di “Universo”. Così lontano Lonely Planet non ci aveva mai portato.

Stand di libri

Lunghe code sin dalla mattina, nella prima giornata del week end di Più libri più liberi. Tra gli appuntamenti più interessanti, quello con il celebre studioso di neurobiologia vegetale Stefano Mancuso, che ha dialogato con Walter Veltroni sul tema del cambiamento climatico e del mondo delle piante.

“Una discussione sotto forma di metafora, parlando delle piante parleremo del nostro tempo, di noi stessi e di come siamo cambiati”, con queste parole Veltroni introduce il tema del prossimo libro “autodomesticazione dell’uomo” a cui sta lavorando Mancuso.

“La memoria sta diminuendo in maniera mostruosa, oggi noi non abbiamo più le stesse capacità mnemoniche di una singola generazione passata, perchè abbiamo prodotto una serie di ausili meccanici che hanno portato al di fuori di noi la nostra memoria, quindi il nostro cervello non ne ha più bisogno”.  Parole di Mancuso che fanno riflettere.

Affrontando l’altro tema della manifestazione “I confini dell’Europa” , Mancuso afferma che“Quelli che oggi chiamiamo migranti economici, e che tentiamo in tutti i modi di respingere, in realtà sono migranti climatici”, “Il problema più grave del mondo attuale è il riscaldamento globale. E per risolverlo c’è una sola possibilità: dobbiamo riforestare il pianeta, piantando miliardi di nuovi alberi. Solo così potremo salvarci”.

Stefano Mancuso e Walter Veltroni

Mi avvicino a Veltroni e mi presento, mi accoglie in modo gentile: “Sì mi ricordo di tuo padre, forza e tanti auguri”. È memoria storica anche questa, la mia.

Nella Luna, una delle tante Sale dell’Auditorium, Dacia Maraini presenta Lessico femminile il libro di Sandra Petrignani. “Le parole delle donne, anche quando giungono ad importanti livelli, non hanno il prestigio, il rispetto ed il riconoscimento dovuti”  afferma la Petrignani. “Mentre sono vive vengono apprezzate, vengono lette ma poi quando scompaiono, scompaiono per sempre”. Sono proprio le parole della Maraini che fanno riflettere su quanto sia a rischio la memoria, la memoria al femminile da sempre nascosta.

Nella nuvola trova spazio anche uno “scrittore per strada”, come si definisce Walter, un giovane filosofo, che con la sua Olivetti 92, scrive e regala a chi si ferma  incuriosito, tautogrammi, “composizioni costruite con componenti che cominciano, categoricamente, con caratteri coincidenti”.

Un po’ di numeri

Moltissimi, più di 1800 gli ospiti italiani e internazionali che hanno partecipato alla manifestazione, che si conferma come uno degli eventi culturali più importanti della Capitale e dell’intero Paese. Grande soddisfazione fra gli espositori, più di 520.

Cinque giornate piene di novità da scoprire, autori da incontrare, musicisti da ascoltare, reading e dibattiti.  Luna, Giove, Marte, Venere, Vega alcuni dei nomi delle Sale che hanno ospitato gli incontri. Una nuvola piena di giovani, di famiglie, di una moltitudine di persone che hanno animato gli stand dei piccoli e medi editori.

Le dichiarazioni nella giornata finale della diciottesima edizione

Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini afferma: “È arrivato il momento per cui anche per il libro debba essere definito un intervento organico a sostegno dell’intera filiera: le librerie piccole e grandi, i distributori, gli autori, le giovani firme e gli editori. Il governo è al lavoro”.

“Quest’anno abbiamo scelto un tema fondamentale per il nostro futuro, I confini dell’Europa e siamo felici di essere riusciti ad affrontarlo attraverso un’infinità di incontri che hanno raccolto visitatori da tutta Italia” ha sottolineato la presidente della manifestazione Annamaria Malato.

Più Libri Più Liberi. Di non dimenticare anche chi siamo. La memoria storica non è solo un fatto politico. In un mondo che ci vuole tutti individui sradicati per farci meri consumatori, la memoria è anche e soprattutto identità di noi stessi. Per non perdere l’ultimo baluardo di libertà. Solo così l’Europa vivrà e potrà rivendicare orgogliosamente anche la sua essenza storica e la ricchezza della sua diversità nelle tradizioni a cui nei secoli ha saputo dare vita . (NdD)

Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Manola Testai
Foto di Manola Testai

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