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Il maestoso spettacolo de I Giganti della Sila

Il maestoso spettacolo de I Giganti della Sila
Foto Wikimedia Commons

Tra le regioni italiane che meritano maggiore valorizzazione c’è senza dubbio la Calabria. Un territorio meraviglioso, tra mare e fauna e piccoli paradisi naturalistici da scoprire e far conoscere. Per apprezzare la divulgazione diventa imprescindibile e i calabresi stessi devono essere più orgogliosi della loro terra e aprirsi al turismo

Una di queste centenarie meraviglie è l’altipiano della Sila e il suo bosco monumentale. Qui si conservano alberi alti fino a 45 metri, dal tronco largo 2 e dall’età straordinaria di 350 anni, testimoni delle antiche selve silane. Un bosco ultracentenario con oltre 60 esemplari di pini larici e aceri montani piantati nel Seicento dai Baroni Mollo, proprietari del vicino Casino, donato al FAI (Fondo Ambiente Italiano) nel 2016.

I Giganti e la storia

La selva fu sfruttata nei secoli dai pastori per estrarre dai tronchi una resina infiammabile come la pece; era una risorsa preziosa che tra Sei e Settecento fu oggetto di numerosi provvedimenti del governo di Napoli, emessi per limitare le frequenti minacce di abbattimento. Con la Seconda Guerra Mondiale, i terreni furono espropriati e reintegrati poi nel patrimonio dell’Ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali che, insieme alla famiglia Mollo, promosse l’istituzione dell’attuale Riserva Naturale Guidata Biogenetica allo scopo di studiare, conservare geneticamente e tutelare questo patrimonio storico-naturale di enorme valore. L’intervento dell’uomo, oggi, ha il solo scopo di lasciare che la natura faccia il suo corso, e poter così osservare l’evoluzione naturale del bosco offrendo un ambiente spontaneo ad animali che vivono ormai in pochi altri luoghi del Paese.

Il FAI e la salvaguardia

Passeggiare in mezzo a questo prodigio di indubbia spettacolarità suscita meraviglia e ammirazione: il FAI ne garantisce l’apertura al pubblico e si avvia a restaurare l’antico Casino Mollo che diventerà sede di un coinvolgente racconto dedicato alla storia di questo lembo di paesaggio rurale calabro, dal Seicento ad oggi.

Tutti su “Il Treno dei Giganti”

Occasione unica è la possibilità di viaggiare e muoversi con treni storici a vapore e diesel degli inizi del secolo scorso. Un’iniziativa che permette di coniugare il turismo verde con la promozione e la diffusione del trasporto su rotaia. “Il Treno dei Giganti”, così come in tanti lo chiamano, è un’esperienza turistica entusiasmante per chi la vive. A bordo di storiche vetture, i viaggiatori raggiungeranno la stazione di San Nicola Silvana Mansio, partendo da Moccone e passando per Camigliatello Silano. Lungo il tragitto si avrà modo di osservare paesaggi mozzafiato, accompagnati da degustazione di prodotti tipici e musica popolare calabrese.

A luglio tra I Giganti

Tra le iniziative organizzate dal FAI ci piace segnalarne due. La prima, prevista per il 7 luglio, è Star Trekking. Un evento, organizzato in sinergia con la Delegazione FAI di Cosenza, che permette agli ospiti di vivere un vero e proprio viaggio nello spazio guidati da un esperto astrofilo, Francesco Veltri, che illustra le meraviglie del cielo dopo una escursione in notturna ai Giganti. La serata è dedicata quindi all’osservazione astronomica ad occhio nudo: un appassionante viaggio nel cielo alla scoperta di stelle, costellazioni e miti.
La seconda, con appuntamento l’8 luglio, è I Giganti della Sila, quando il cantastorie William Gatto del Parco Tommaso Campanella, coinvolgerà i partecipanti in una visita guidata teatralizzata, facendo loro conoscere la storia del bosco monumentale dell’Altipiano Silano.

Per maggiori informazioni: Tel. 366 6152986; faisila@fondoambiente.it

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