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LIFE PolliNetwork: il progetto italiano per salvare gli insetti impollinatori

LIFE PolliNetwork: il progetto italiano per salvare gli insetti impollinatori
Foto crediti @Milesia crabriformis_Serena Magagnoli

Ha preso ufficialmente il via LIFE PolliNetwork, il più ambizioso progetto italiano per la conservazione di apoidei, farfalle e sirfidi, i principali impollinatori, cofinanziato dall’Unione Europea.

Un’alleanza strategica a livello nazionale che vede convolti diversi attori tra cui enti gestori di infrastrutture, università e centri di ricerca, agricoltori, gestori di aree protette e ambientalisti, per proteggere gli insetti che garantiscono il 75% della nostra produzione alimentare 

Oltre il 40% degli impollinatori invertebrati è in pericolo nel mondo. In Europa quasi la metà delle popolazioni degli insetti impollinatori sta diminuendo e un terzo è già considerato minacciato.

La Lista Rossa europea appena aggiornata segnala un calo delle api selvatiche del 56% in appena 10 anni. Il numero di specie di farfalle europee che rischia l’estinzione è drammaticamente aumentato negli ultimi 15 anni passando da 9% a 15% (report IUCN dell’11 ottobre).

Molte le specie italiane minacciate. Tra i principali responsabili: la perdita e la frammentazione degli habitat, l’uso dei pesticidi, l’introduzione di specie d’insetti competitivi da altri continenti, la crisi climatica.  

Senza gli impollinatori ecosistemi terrestri, salute umana e sicurezza alimentare sono a rischio; tre colture agricole su quattro scomparirebbero dai nostri piatti.  

LIFE PolliNetwork, il progetto italiano

Per contrastare questa tendenza è partito ufficialmente LIFE PolliNetwork, il più ambizioso progetto italiano per la conservazione di apoidei, farfalle e sirfidi, i principali impollinatori. Oltre ai margini di strade e binari, il progetto interesserà are adibite a stazioni elettriche, le Oasi protette del WWF e aziende agricole, creando una vera e propria rete nazionale di habitat favorevoli. 88 ettari verranno ripristinati entro il 2030 in 11 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Trentino, Toscana Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata Sardegna, Sicilia).  

Cofinanziato dall’Unione Europea e con un contributo economico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e della Fondazione CARIPLO. Il progetto mira a contribuire all’attuazione dell’iniziativa europea per gli impollinatori, migliorando le conoscenze sul loro declino, sulle cause e le conseguenze, migliorando lo status di conservazione dei tre gruppi principali di impollinatori, affrontando le cause prioritarie del loro declino, mobilitando la società e promuovendo la pianificazione e la cooperazione strategiche a tutti i livelli. 

L’intuizione di LIFE PolliNetwork è semplice quanto efficace: creare un network costituito da aree e corridoi ecologici, questi ultimi funzionali a trasformare le infrastrutture che punteggiano e attraversano l’Italia – strade, ferrovie, stazioni elettriche – in corridoi definiti “Buzz Lines”, dove gli impollinatori possano nutrirsi, riprodursi e quindi muoversi in sicurezza tra le aree.

La rete di partner: istituzioni, università e ricerca

Partner strategici come Anas, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), entrambe società del Gruppo FS, e Terna, oltre al WWF e alla Copagri si attiveranno sulle aree di loro competenza, mentre le Università: Alma Mater Studiorum – Università di Bologna (UNIBO), Università degli Studi di Torino (UNITO) e Università di Pisa (UNIPI) e centri di ricerca guideranno il monitoraggio scientifico per la verifica degli effetti sui tre gruppi di impollinatori.

ISPRA produrrà documenti tecnici per la redazione del Piano di Azione Nazionale per gli impollinatori e criteri per l’individuazione delle aree strategiche per la loro conservazione.

A TeamDev Ecosystem il compito di progettare e realizzare un sistema digitale DSS per fornire il supporto tecnologico che guiderà gli operatori nella progettazione degli interventi di ripristino della natura.  

Territorio, il ripristino della natura

Il progetto, coordinato da WWF Italia e che si concluderà nel 2030 prevede, oltre alla sperimentazione e all’adozione di nuovi metodi di gestione delle diverse aree, anche il ripristino degli habitat attraverso unmix di sementi autoctone specificamente selezionate per attrarre impollinatori e che verranno sperimentati e quindi resi disponibili su larga scala.

Il monitoraggio scientifico verrà effettuatocon transetti permanenti per misurare l’aumento del numero di specie e l’incremento delle loro popolazioni anche oltre la scadenza del progetto: per questa attività l’obiettivo è un incremento, nei 60 mesi di progetto, tra il 10% e il 30% del numero di specie impollinatori monitorati. Inoltre, verrà svolta un’intensa attività di formazione conworkshop per tecnici e gestori delle aree interessate da infrastrutture, operatori di aree protette e agricoltori.

I cittadini verranno coinvolti in eventi di Citizen Science di monitoraggio e si svolgeranno attività educative per 5.000 tra docenti e studenti ed un contest per gli istituti tecnici-agrari. Il progetto ha, infatti, tra gli obiettivi a lungo termine il monitoraggio continuo degli impollinatori attraverso l’implementazione del network europeo Butterfly monitoring Scheme e l’attivazione di strumenti di Citizen Science strutturata che consentano di organizzare e coordinare i cittadini nel rilievo sistematico di apoidei e sirfidi.

Il progetto punterà poi sulla gestione delle pressioni e delleminacce e la verifica di presenza di specie protette attraverso il controllo delle specie aliene invasive di insetti che danneggiano gli impollinatori autoctoni per adottare misure di protezione speciali per le specie di farfalle in via d’estinzione. Nei 5 anni di progetto saranno organizzati 4 grandi eventi nazionali e azioni di “bio-blitz” – maratone di osservazione naturalistica – aperte a tutti i cittadini con l’obiettivo di sensibilizzare almeno 100.000 persone sull’importanza degli impollinatori.  

L’Italia, modello per l’Europa e per il futuro della biodiversità

L’Italia ospita una delle più ricche comunità di impollinatori d’Europa. Oltre al loro ruolo insostituibile negli ecosistemi naturali, api, farfalle e sirfidi garantiscono l’impollinazione delle colture agricole da cui dipende la nostra alimentazione. Il valore economico del servizio di impollinazione animale è almeno di 2,5 milioni di euro per l’Italia. Purtroppo il 40% delle 148 specie endemiche di farfalle italiane è oggi minacciato di estinzione.

LIFE PolliNetwork vuole invertire la tendenza del declino di queste specie creando un modello replicabile in tutta Europa. Il progetto contribuirà alla Strategia Nazionale per la Biodiversità e al Piano di Ripristino degli Habitat previsto dal Regolamento UE sul Ripristino della Natura, in linea con la metodologia europea di monitoraggio degli impollinatori (EU-PoMS).

LIFE PolliNetwork rappresenta, con l’approccio scientifico e partecipativo che si è imposto, rappresenta una possibilità reale per la tutela degli impollinatori e per il futuro della biodiversità in Italia e in Europa.

Germana Ferrante

Giornalista, Caporedattrice e responsabile della comunicazione per Green Planet News. Ha lavorato per molti anni nel mondo editoriale presso la A. Manzoni & C. S.p.a., storica concessionaria di pubblicità del Gruppo Editoriale L’Espresso. Svolge la professione di giornalista sulle tematiche ambientali e della sostenibilità online, settori che negli ultimi anni hanno avuto una crescita tale da acquisire importanza primaria. Tra le varie passioni ci sono la fotografia, i viaggi alla scoperta delle varie culture del mondo, gli animali pelosetti, la lettura e la cucina di cui intende portare avanti la tradizione con un pizzico di innovazione sul suo sito personale Mind Cucina e Gusto (www.mindcucinaegusto.com). g.ferrante@greenplanetnews.it.
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