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CREA ed ENEA a Maker Faire 2021 per parlare di sostenibilità e agrifood

Crea ed Enea a Maker Faire 2021 per parlare di sostenibilità e agrifood
Crea ed Enea a Maker Faire 2021 per parlare di sostenibilità e agrifood, foto makerfairerome.eu

Maker Faire 2021 si apre oggi a Roma. Al più importante salone internazionale dedicato alle innovazioni tecnologiche parteciperanno anche CREA ed ENEA che arricchiranno di stimolanti contributi la sezione Sostenibilità e Agrifood. Ricco il programma di incontri e dibattiti

L’edizione 2021 di Maker Faire Rome – The European Edition, l’evento europeo più importante dedicato all’innovazione, promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, torna puntuale anche quest’anno, ma con la grande novità della riapertura al pubblico, negli spazi del Gazometro Ostiense, dall’8 al 10 ottobre, uno spazio vibrante e sorprendente: un simbolo concettuale, oltre che visivo, della volontà di innovare, trasformare, crescere.

Foto di Michael Burrows da Pexels

Tra le diverse sezioni presenti particolarmente interessante è quella dedicata a sostenibilità e agrifood, con un ricco panorama di innovazioni applicabili alle imprese, alle filiere agricole e ai sistemi locali e la partecipazione di due tra i più importanti enti nazionali di ricerca come CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ed ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

Tutte le innovazioni del CREA a Maker Faire 2021

Qual è il volto dell’innovazione? A quali novità sta lavorando la ricerca agroalimentare per fare fronte alle sfide del Millennio? Con un calendario ricco di appuntamenti il CREA partecipa al Maker Faire.

Particolarmente ricco il calendario degli approfondimenti.

• Si apre con Cosa fa la ricerca pubblica italiana per il futuro dell’agroalimentare, un viaggio alla scoperta dell’innovazione prodotta dal più importante ente di ricerca dedicato all’agroalimentare nei suoi molteplici ambiti di attività: dall’agricoltura digitale, alla sostenibilità, all’alimentazione e alla tutela territoriale con la partecipazione di Stefano Vaccari, Direttore Generale CREA e Alessandra Pesce, Dirigente di ricerca CREA (sabato 9 ottobre ore 11:00).

• Si prosegue con il sorgo, un cereale che può essere sostenibile ed ecocompatibile, grazie alla sperimentazione e allo sviluppo di una filiera amica dell’ambiente, caratterizzata dalla produzione di alimenti funzionali e dal riutilizzo degli scarti (venerdì 8 ottobre ore 15:15).

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• Per passare poi all’italian food design, l’approccio che coniuga scienze e discipline diverse per migliorare la sostenibilità e la qualità di una produzione alimentare (sabato 9 ottobre ore 12:30).

• Nell’ottica dell’economia circolare, sarà proposto un focus sulle trebbie di orzo, scarti del processo di birrificazione, utilizzati per arricchire la semola e sviluppare una pasta con un aumentato potenziale nutrizionale (sabato 9 ottobre ore 14:30).

• Non può mancare, infine, lo spazio dedicato ai giovani per aumentare le loro conoscenze e la loro consapevolezza sull’importanza delle corrette abitudini alimentari e delle scelte sostenibili per la salute del nostro Pianeta (sabato 9 ottobre ore 16:00).

Nell’area espositiva saranno presenti molte delle innovazioni messe in campo dai ricercatori del CREA.

Per far fronte alle esigenze di un consumatore sempre più esigente ed attento alla qualità dei prodotti e alla tutela dell’ambiente, viene presentato un processo tecnologico brevettato, basato sulla micronizzazione e sulla turbo-separazione di cariossidi, per la produzione di pasta alimentare di grano duro ad elevato potenziale nutrizionale, senza comprometterne la qualità organolettica. La pasta così arricchita presenta un aumento fino al 113% in fibra, mostrando al tempo stesso una buona qualità in cottura.

Non solo. Attraverso la start up m-Bioma s.r.l., spin off del CREA, vengono presentati biostimolanti sito-specifici per colture tipiche ad alta redditività. Grazie all’impiego di prodotti unici, tecnologicamente avanzati, a base di microrganismi autoctoni si intende valorizzare le eccellenze tipiche italiane, migliorando le performance qualitative e quantitative delle colture.

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Sostenibilità anche sociale con la messa a punto di un veicolo semovente a trazione elettrica per agevolare la mobilità di persone con ridotte capacità motorie negli ambienti rurali, favorendone la fruibilità e la possibilità di compiere lavori agricoli.

Foto makerfairerome.eu

ENEA a Maker Faire 2021, innovazioni tecnologiche per salute, cibo e sviluppo sostenibile

ENEA partecipa Maker Faire Rome 2021, il più grande evento europeo sull’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale, all’interno della sezione Sostenibilità e Agrifood, con sei tra le sue più recenti innovazioni nei settori biotecnologie, bioeconomia circolare, sicurezza e sostenibilità dei sistemi agroalimentari. Vediamole nel dettaglio:

• Le biofabbriche vegetali per produrre vaccini, anticorpi e prodotti diagnostici contro il COVID19 e altre malattie infettive ma anche contro alcune patologie, tra cui i tumori. Grazie a un approccio biotecnologico innovativo, le piante coltivate in strutture verticali con sistemi fuori suolo idroponici vengono “istruite” a produrre i biofarmaci di interesse, con l’obiettivo di soddisfare in modo rapido, efficace e a costi contenuti la domanda nazionale di biomolecole utili per lo screening diagnostico di massa, l’immunoterapia passiva e la vaccinazione.

• Le ricerche di frontiera per individuare le caratteristiche genetiche e chimiche del caffè espresso e dei caffè cosiddetti “specialty” (di più alta qualità) provenienti da 13 Paesi; una sorta di carta d’identità dei migliori caffè al mondo con le componenti e le proprietà che li rendono unici, svelandone l’“impronta” molecolare e la tracciabilità dell’origine.

• Materiali e tecnologie per applicazioni nel campo energetico, quali: micro-generatori di corrente che sfruttano il calore di scarto dei processi industriali; materiali compositi, metallici e ceramici per processi di Additive Manufacturing (AM), ma anche componenti realizzati con metodologie additive per applicazioni nel campo dello scambio di calore e in impianti di combustione delle biomasse.

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• Le soluzioni avanzate per garantire una maggiore produzione di cibo, ridurre gli sprechi, ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali e migliorare la qualità e la produttività del sistema agroalimentare, sfruttando le potenzialità delle comunità microbiche e del loro “corredo” genomico. In particolare, nell’ambito del progetto SIMBA i ricercatori ENEA hanno costituito degli speciali “consorzi” microbici per aumentare la resa delle colture in pieno campo e di conseguenza la produttività. A breve inoltre, nella Hall tecnologica Agrobiopolis del Centro di Ricerca della Trisaia, i ricercatori svilupperanno consorzi microbici a partire dagli scarti agroindustriali, da utilizzare in agricoltura come biofertilizzanti.

• Strategie innovative di contrasto alla zanzara tigre per ridurre la sua capacità riproduttiva e di trasmissione di virus tropicali, come Zika, Dengue e Chikungunya.

• Le soluzioni tecnologiche innovative per sviluppare bioprodotti ad alto valore aggiunto – con applicazioni nei settori agroalimentare, farmaceutico, nutraceutico, cosmetico, tessile e dei biomateriali – attraverso la valorizzazione delle risorse biologiche, inclusi scarti e sottoprodotti agroindustriali, in un’ottica di bioeconomia circolare, sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni.

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