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Formazione STEM, ancora poco scelta dalle donne per realizzare il Green Deal

Formazione STEM, ancora poco scelta dalle donne per realizzare il Green Deal
Formazione STEM, ancora poco scelta dalle donne per realizzare il Green Deal

Sebastiano Leo, Assessore Formazione, Lavoro, Scuola e Università della Regione Puglia: “La Puglia è in grado di affrontare la sfida su occupazione e partecipazione al mercato del lavoro di giovani e donne, in coerenza anche con l’Agenda di Genere.”

In Italia entro il 2025 sono previsti 8 mln di posti di lavoro, ma solo il 37% delle donne segue studi in ambito STEM. Risulta fondamentale intercettare le nuove generazioni e superare il gender gap che vede la componente femminile ancora minoritaria nei percorsi di studio con materie tecnico-scientifiche, ma come riuscirci?

Attualmente in Italia nel settore ICT solo il 15% del personale è donna, e nei corsi di laurea in ingegneria elettronica su 10 studenti solo 2 sono di sesso femminile (fonte www.steamiamoci.it).

Sono intervenuti su questi temi studenti e studentesse del Liceo Scientifico “Domenico de Ruggieri” di Massafra (TA) nell’incontro realizzato da Itelyum – leader nazionale per l’economia circolare con una sede operativa a Massafra (Castiglia) – e da WeSchool, piattaforma della didattica digitale con 233.000 docenti e oltre un milione e 700mila studenti a bordo, patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica.

Formazione STEM, ancora poco scelta dalle donne per realizzare il Green Deal

Formazione STEM, grande richiesta di figure professionali

“Dal punto di vista di un’azienda con più di 850 risorse – dichiara Marco Codognola AD di Itelyum – con un elevato tasso tecnologico nei propri sistemi, vi è un’alta richiesta di figure professionali specializzate nel campo ingegneristico e informatico.

“E seguendo la strada tracciata dalla transizione ecologica e dall’innovazione digitale – prosegue Marco Codognola – l’offerta dei green jobs è destinata a crescere, insieme all’ evoluzione dei processi e dei prodotti ecosostenibili. Per i cambiamenti in atto, è fondamentale un confronto con le istituzioni sul territorio e i docenti, primi formatori dei futuri cittadini e lavoratori.”

Per Sebastiano Leo, Assessore Formazione, Lavoro, Scuola e Università della Regione Puglia: “Gli studenti delle ultime generazioni rappresentano già la svolta perché liberi da stereotipi. La Regione Puglia da tempo si muove in questa direzione, perché il nostro primo obiettivo è l’abbattimento dei gap di genere, territoriali e sociali. Per questo abbiamo attivato l’’Agenda del lavoro’, ovvero una serie di misure ad hoc, volte anche a favorire l’ingresso femminile nel mondo lavoro e per alzare il livello delle competenze per tutti”.

“La Puglia è in grado di affrontare la sfida su occupazione e partecipazione al mercato del lavoro di giovani e donne – continua Sebastiano Leoin coerenza anche con l’Agenda di Genere. È necessario mettersi in linea con un mercato del lavoro sempre più veloce e che richiede competenze specifiche. È fondamentale puntare dunque su una formazione all’altezza e libera da ruoli di genere e sociali prestabiliti”.

Uno dei 17 obiettivi dell’ONU “SDGs” Sustainable Development Goals, il 4, riguarda la garanzia di un’istruzione di qualità inclusiva – spiega Valentina Lucchini, Responsabile Sostenibilità Itelyum – che garantisca pari opportunità di apprendimento per tutti e tutte.

“In Itelyum abbiamo deciso di impegnarci su questo obiettivo – conclude Valentina Lucchiniperché crediamo nella formazione come strumento di dialogo e coinvolgimento dei territori in cui operiamo e vogliamo contribuire al PNRR, oltre che con il nostro core business basato sulla tecnologia, supportando la creazione di competenze. La tecnologia è infatti un abilitatore, uno strumento, che necessita di formazione e di una cultura orientata alla sostenibilità”.

Il fattore cultura diventa centrale anche nei contributi:

del Sindaco di Massafra, Fabrizio Quarto in termini di politica sociale e servizi a sostegno alle famiglie e delle donne in difficoltà;

della Prof.ssa Maria Pia Fanti del Politecnico di Bari – appena premiata da Robohub come esperta in robotica, rientrando tra le prime 50 donne nel mondo – che accenna alle forte influenza della società circostante e della famiglia sulla formazione delle giovani donne, che invece devono guardare a grandi modelli (come lo è stata Marie Curie per lei);

sia di Giulia De Martini – Head of Research di FabLab, un laboratorio condiviso di fabbricazione digitale nato nel 2014 sul modello Fab Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT) – che ricorda nella sua lectio magistralis offerta agli studenti la forte connessione tra scienza e umanesimo per avere una lettura reale della nostra complessa attualità che non costruire solo competenze specializzate.

Sul portale obiettivosostenibilitàscuole.com dedicato ai temi della sostenibilità si possono seguire i laboratori proposti da Weschool per gli studenti delle scuole medie e superiori, e rivedere il dialogo degli studenti con Sebastiano Leo, Assessore Regione Puglia, Fabrizio Quarto, Sindaco di Massafra, Maria Pia Fanti, del Politecnico di Bari, Giulia De Martini, Head of Research di FabLab.

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