Già da molto tempo le fonti rinnovabili hanno attirato investitori importanti, mostrando quanto questo settore possa essere redditizio per l’industria. Al tempo stesso hanno aperto la via a contratti sempre più orientati a nuove tipologie di generazione energetica e con essa la possibilità di molti vantaggi per l’utente finale, soprattutto dal punto di vista del portafogli, oltre che del rispetto per l’ambiente
Le politiche energetiche, anche quelle italiane, con una nuova spinta verso la transizione all’economia green, incentivano tutta la trafila ecosostenibile per la produzione energetica, introducendo un numero sempre più grande di fonti disponibili all’interno dei contratti e molte compagnie si sono completamente orientate verso questo settore del mercato.
Futuro, perché conviene investire sulle fonti alternative
Innanzitutto è per un motivo etico, perché le fonti energetiche rinnovabili e alternative, che attualmente stanno crescendo sempre più, anche grazie a investimenti europei e nazionali mirati alla costruzione di nuove centrali e alla riconversione di quelle vecchie, sono ormai innegabilmente il futuro, ne sono una testimonianza le numerose offerte luce da fonti rinnovabili.
Ridurre le emissioni di CO2, sia in fase di produzione, sia nel trasporto dell’energia e presso l’utente finale sono passaggi obbligati nella transizione energetica in atto e al centro delle offerte luce da fonti rinnovabili. A esempio non dover trasportare i combustibili fino alla centrale abbatte enormemente l’impronta lasciata.
Trattandosi di tecnologie che devono ancora imporsi pienamente sul mercato, ma che rispettano le politiche europee e i piani in prospettiva nel tempo, gli incentivi non mancano, perché il fattore di scala è determinante.
Questo significa che maggiore è il numero delle persone che scelgono soluzioni ecologiche, minore è l’incidenza del costo fisso sull’energia.
Con la crescita della disponibilità di sorgenti disponibili, di certificazioni energetiche e sostenibilità e con l’aumento delle linee di distribuzione dedicate, passare all’energia green è sempre più conveniente, anche perché le compagnie hanno iniziato a proporre incentivi per incrementare il loro volume di affari e poter fare investimenti sulle infrastrutture che gli occorrono.
Quali sono le fonti alternative
In sostanza sono tutte quelle che non prevedono l’Impiego di combustibili fossili come metano e derivati del petrolio. Il campo delle sorgenti di energia elettrica a cui rivolgersi è estremamente ampio e variegato.
Basti pensare soluzioni belle note come l’eolico e il solare che negli ultimi anni sono diventate sempre più importanti.
Non vanno dimenticate le centrali idroelettriche, che in Italia sono una delle principali fonti energetiche, anche grazie alla complessa idrografia del territorio, e la geotermia.
La tecnologia per la produzione energetica da fonte rinnovabile o green, perché i due termini non sono completamente sovrapposti, sta evolvendo molto rapidamente, grazie agli investimenti di attori privati e pubblici che collaborano tra loro per trovare nuove soluzioni per utilizzare le infrastrutture già esistenti.
Sempre più spesso nei contratti vengono specificate le percentuali di produzione energetica sulle singole sorgenti, mettendo ampiamente in risalto tutte quelle che sono ecosostenibili e nei prospetti si trova riportato quasi sempre anche l’andamento di crescita percentuale annua.
Questo mette in evidenza come il settore compatibile con l’ambiente rapidamente sta scalzando quello delle fonti non rinnovabili, che tra le varie problematiche presentano anche il difetto di essere troppo soggette alle fluttuazioni di mercato e dipendenti da scelte politiche in paesi in via di sviluppo o con un livello di stabilità sociale non ancora buono.
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