(Adnkronos) – Nonostante l'incertezza su dettagli e tempistiche, il cessate il fuoco tra Israele e Iran annunciato da Donald Trump è iniziato. "Il cessate il fuoco è ora in vigore. Per favore, non violatelo", ha ribadito oggi sul suo account social Truth il presidente americano intorno alle 6 del mattino (ora italiana). La tregua arriva dopo una nuova ondata di attacchi incrociati avvenuti nella notte e all'alba di oggi. Se una serie di potenti esplosioni ha scosso la capitale iraniana Teheran nelle prime ore di oggi, dopo che l'esercito israeliano aveva intimato l'evacuazione dei residenti di un'area nel centro della città, almeno nove persone sarebbero rimaste uccise e 33 ferite in un attacco che alle prime ore di oggi ha colpito edifici residenziali nella provincia di Gilan, nell'Iran nordoccidentale. A riferirlo l'agenzia iraniana Tasnim, riportando la denuncia del vice governatore della provincia secondo il quale tra le vittime e i feriti vi sono 16 donne e bambini. Sarebbe invece di 4 morti e una ventina di feriti il bilancio del lancio di missili iraniani contro Israele: a Be'er Sheva, nel sud del Paese, un missile balistico ha colpito un edificio residenziale e sono in corso le ricerche di eventuali sopravvissuti sotto le macerie. Nell'ultimo attacco contro Israele sono stati lanciati 10-15 missili in sei ondate, hanno fatto sapere le Idf in una prima valutazione. "Alla luce del raggiungimento degli obiettivi dell'operazione e in pieno coordinamento con il presidente Trump, Israele ha accettato la proposta del presidente per un cessate il fuoco bilaterale" con l'Iran, quanto si legge in una nota del governo israeliano dopo l'annuncio del presidente degli Stati Uniti. In mattinata è atteso l'intervento del premier. Con l'operazione 'Rising Lion', lo Stato ebraico è stato in grado di eliminare "la doppia minaccia esistenziale immediata" proveniente da Teheran, quella "in campo nucleare e dei missili balistici". Israele tuttavia "risponderà con forza a qualsiasi violazione del cessate il fuoco", recita ancora la dichiarazione diffusa dall'ufficio del premier Benjamin Netanyahu dopo l'annuncio di Trump. Israele ringrazia quindi il presidente Usa "e gli Stati Uniti per il loro sostegno nella difesa e la loro partecipazione nell'eliminare la minaccia nucleare iraniana – prosegue la dichiarazione -. Con l'operazione lo Stato di Israele ha raggiunto traguardi storici e si è posto alla pari con le potenze mondiali. E' un grande successo per il popolo di Israele e per i suoi combattenti che hanno rimosso le due minacce esistenziali per il nostro Stato e garantito l'eternità di Israele". In Israele le autorità aeroportuali hanno intanto annunciato la riapertura dello spazio aereo che era stato brevemente chiuso nel mezzo dell'escalation delle ultime ore, riferiscono i media locali. Intanto, dopo l'annuncio della tregua e mentre le sirene risuonavano nello Stato ebraico poco dopo le 4 ora italiana, Donald Trump pubblicava un nuovo post: "Israele e Iran sono venuti da me, quasi contemporaneamente, e mi hanno detto: 'Pace!'. Sapevo che il momento era ora. Il mondo e il Medio Oriente sono i veri vincitori! Entrambe le nazioni vedranno un enorme amore, pace e prosperità nel loro futuro. Hanno così tanto da guadagnare e così tanto da perdere se si allontanano dalla strada della giustizia e della verità. Il futuro di Israele e dell'Iran è illimitato e pieno di grandi promesse. Dio vi benedica entrambi", le parole del tycoon. E poi ancora, poco prima delle 6, in un riferimento all'attacco di sabato contro i siti nucleari iraniani, il presidente americano ha ricordato: "Non avremmo potuto concludere l'accordo di oggi senza il talento e il coraggio dei nostri grandi piloti di B-2 e di tutti coloro che erano associati a quell'operazione. In un certo modo, molto ironico, quel 'colpo' perfetto, a tarda sera, ha messo tutto insieme e l'accordo è stato fatto". L'annuncio di Donald Trump di un cessate il fuoco tra Israele e Iran, che ha colto di sorpresa persino qualcuno fra i principali funzionari della sua Amministrazione, è arrivato dopo colloqui del presidente americano con il premier israeliano Benjamin Netanyahu e con funzionari iraniani, con il contributo del Qatar come mediatore. A scriverlo è il New York Times, che cita un funzionario della Casa Bianca coperto da anonimato secondo il quale c'è stato un ruolo dell'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani. Stando alla fonte, ad aiutare Trump nel pressing per una tregua sono intervenuti il vice presidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato del tycoon, Steve Witkoff. I tre hanno lavorato tramite canali "diretti e indiretti" per 'arrivare' agli iraniani, ha riferito la fonte, secondo la quale gli israeliani hanno accettato il cessate il fuoco, creando le condizioni per parlare di una tregua a patto che si fermino gli attacchi iraniani e i raid Usa contro tre siti del controverso programma nucleare della Repubblica Islamica. Ma la fonte non ha chiarito quali condizioni avrebbe accettato l'Iran. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
