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Lybra, l’assorbitore di velocità che crea energia

Si chiama Lybra, rallenta la velocità delle auto e la converte in energia. Possibile? Beh, sì, visto che Lybra è una realtà, messa a punto da Underground Power la cui mission è trasformare le nostre città in ambienti intelligenti e sostenibili, tanto più che tre quarti degli europei vive nei centri urbani dove si consuma il 70% dell’energia totale prodotta in Europa

Un bel quadro in cui il traffico, da fonte di problemi, può diventare una risorsa: un’idea niente affatto male. Le auto infatti tramutano il combustibile in movimento ma, quando approcciano ad una zona di rallentamento, esse si trovano con un esubero di energia cinetica che obbliga il conducente ad azionare il dispositivo frenante e a convertirla in calore e gas di scarico. E qui entra in gioco Lybra.

GPNews ha chiesto ad Andrea Pirisi, Ceo & Chairman di Underground Power (ovvero Energy from Traffic) di raccontare che cosa è. “Lybra è un dispositivo in grado di compensare la CO₂ prodotta dal traffico, usando il traffico stesso. Assorbe la velocità di un veicolo e la trasforma in energia elettrica”, spiega e aggiunge: “Si tratta di una struttura modulare brevettata, da installare senza variazioni di quota nelle zone di decelerazione, in grado di assorbire la velocità di un veicolo e produrre quindi energia elettrica”.

Cosa succede quando un veicolo transita su Lybra?

Il suo peso ne comprime la superficie aumentando l’attrito dovuto al rotolamento della ruota e rallentando il veicolo stesso. Durante questo processo, la compressione attiva un generatore all’interno del modulo che trasforma l’energia assorbita dalla struttura in energia elettrica. L’energia prodotta viene poi stabilizzata da un sistema di gestione e controllo contenuto nel modulo e trasferita ad un inverter fotovoltaico standard, col fine di consentirne l’uso per autoconsumo su posto. Lybra risulta quindi essere un assorbitore di energia cinetica dotato di un dispositivo di recupero e conversione che permette di produrre energia elettrica in modo alternativo.

È facile installare Lybra?

Un modulo Lybra ha dimensioni tipiche al suolo di 140 x 360 cm. Grazie alla sua altezza ridotta è possibile posarlo in modo che il suo lato carrabile si trovi allo stesso livello del manto stradale. Per l’installazione dei moduli si rende pertanto necessaria la realizzazione di uno scavo all’interno del quale vengono realizzati una fondazione e le opportune opere di smaltimento delle acque e di predisposizione per i collegamenti elettrici. Per sistemare un impianto di 2 moduli occorrono circa due settimane, giusto il tempo che asciughi il cemento di fondazione, mentre la posa dei moduli stessi richiede solo mezza giornata di lavoro.

Come è fatto un modulo Lybra?

Ciascun modulo è provvisto di una membrana continua di gomma vulcanizzata, tassellata ed armata con una rete che le conferisce adeguata capacità strutturale. Tale membrana ha una superficie continua ed è vincolata alla struttura portante esterna del modulo, rendendo quest’ultimo protetto contro le polveri e gli effetti dei getti d’acqua. È resistente agli agenti atmosferici, compresi elementi ambientali quali terra e sabbia nonché a sostanze acide aggressive e persino ai tacchi a spillo.

Dove può essere posizionato?

Per ovvie ragioni di bilancio energetico, il dispositivo può essere installato solo nelle zone dove il rallentamento veicolare è previsto, per esempio nello spazio antistante ad una barriera autostradale, una rotatoria o ad una zona di arresto, oppure lì dove ci sono motivi di sicurezza stradale. Da ricordare che un impianto Lybra non erode spazio del territorio, poiché necessita solo di una riqualificazione di una strada già esistente. Posizionato allo stesso livello dell’asfalto, poi, non provoca alcun impatto ambientale né visivo.

Quanta energia riesce a produrre?

A seguito dei test di laboratorio e delle prove condotte sul campo, si stima che un modulo Lybra, posizionato in una area di decelerazione percorsa in condizioni medie di traffico ed una velocità di ingresso compresa tra 15 e 50 km/h, sia potenzialmente in grado di produrre fino a 15mila kWh all’anno, pari al fabbisogno di 6 famiglie composte da 4 persone. Poiché il punto di consegna elettrico viene fornito a valle di un inverter e collegato direttamente al contatore dell’utilizzatore finale, l’energia recuperata da Lybra può pertanto essere destinata per auto-consumo sul posto, nell’alimentazione degli edifici, capannoni, utenze comuni dei condomini o nella ricarica dei veicoli elettrici.

Un progetto pilota con l’installazione di 2 impianti Lybra è in previsione presso la corsia Telepass del casello autostradale di Cordignano, Treviso, grazie a un accordo di varie società tra cui la stessa Underground Power e la SpA Autovie Venete.

Quanto costa Lybra?

Presto dovremmo essere in grado di proporlo al pubblico a 10mila euro al metro lineare, ricordando che un impianto è lungo 3 metri e largo come la carreggiata, con la possibilità di progetti personalizzati.

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