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Sri Lanka, no alla plastica monouso per salvare gli elefanti

Sri Lanka, no alla plastica monouso per salvare gli elefanti
Foto di bestbauch da Pixabay

Da giugno non si potrà produrre e vendere nessun oggetto monouso non biodegradabile

Il governo dello Sri Lanka per tutelare gli elefanti e cervi selvatici salvandoli dalla morte divenuta sempre più frequente e cercare di preservare l’ambiente, ha annunciato il divieto di produzione e vendita di prodotti in plastica monouso non biodegradabili.

Il divieto che scatterà da giugno 2023 in seguito ad un numero elevato di elefanti e cervi selvatici morti per avvelenamento da plastica, comprenderà oggetti di uso comune e diffuso quali posate, piatti, bicchieri, shaker per cocktail e fiori artificiali, come riportato dal Manila Times.

Ma non si tratta della prima stretta sull’utilizzo della plastica su vasta scala, suggerito dal comitato di esperti nominato 18 mesi fa per studiare l’impatto dei rifiuti non biodegradabili sulla fauna e la flora.

Nello Sri Lanka già dal 2017 sono vietate le buste di plastica non biodegradabili e nel 2021 è stato deciso uno stop all’importazione di posate, involucri per alimenti e giocattoli di plastica.

Elefanti morti e la plastica

I divieti sempre più restrittivi e a tutela dell’ambiente sono giunti dopo un’ondata di decessi di elefanti e cervi accaduti a Nord-Est dell’isola nel distretto di Trincomale, dove avevano cercato cibo in discariche a cielo aperto nei pressi di riserve forestali.

Le autopsie hanno messo in evidenza che gli animali erano deceduti dopo aver ingerito materiali plastici misti a rifiuti alimentari.

Nonostante il divieto la produzione e vendita di prodotti vietati sono proseguite.

Jayantha Jayewardene responsabile della tutela degli elefanti d’Asia si è detto soddisfatto della nuova norma ma il divieto dovrebbe riguardare anche le buste biodegradabili in quanto “entrano anche queste nella catena alimentare di elefanti e animali selvatici, ed è davvero dannoso”.

Gli elefanti sono considerati animali sacri in Sri Lanka e protetti dalla legge ma ogni anno sono circa 400 i pachidermi che trovano la morte a seguito dei conflitti uomo-animale a cui si aggiungono 50 persone, per lo più vicino alle riserve naturali.

Gli elefanti e altri animali selvatici, a causa del restringimento dell’habitat in seguito allo sviluppo urbano fanno irruzione nei villaggi in cerca di cibo. Molti di loro subiscono morti strazianti dopo aver cercato cibo in discariche piene di rifiuti di plastica.

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