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Israele-Iran, quarto giorno di guerra: Teheran lancia appello all’Europa e accusa ancora gli Usa

(Adnkronos) – Il conflitto tra Israele e Iran è entrato nel suo quarto giorno, con entrambe le parti che hanno lanciato nuove ondate di missili durante la notte, nonostante le richieste internazionali di diplomazia e de-escalation. Gli attacchi iraniani di questa mattina hanno colpito una raffineria di petrolio israeliana e danneggiato parte della rete elettrica, riporta Cnn. Intanto le vittime aumentano da entrambe le parti mentre i due Paesi intensificano i raid. I residenti di Teheran, spiega ancora la Cnn, stanno tentando di fuggire dalla capitale in cerca di sicurezza, mentre esplosioni e incendi hanno accompagnato la notte in Israele, con edifici residenziali colpiti. Sale intanto ad almeno 11 morti il bilancio delle vittime, riferisce il giornale israeliano Haaretz, precisando che a Haifa i soccorritori hanno recuperato i corpi di tre persone che risultavano disperse. Le vittime, si legge sul Jerusalem Post, sono tutti civili. Il bilancio riportato da Haaretz parla anche di 92 persone ferite e ricoverate in ospedale e di una che risulta ancora dispersa. Dalla mezzanotte, secondo i dati ufficiali sono 4 le vittime a Petakh-Tiqva (vicino a Tel-Aviv), 3 ad Haifa (nord), 1 a Bnei-Brak (sobborgo di Tel-Aviv), 2 morti tra le macerie di un attacco del giorno precedente a Bat Yam e un altro morto in una località al momento non specificata. Le ulteriori vittime portano il numero totale di persone uccise finora in Israele a 24, da quando i due Paesi hanno iniziato a scambiarsi raffiche di missili venerdì. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha avvertito che i cittadini di Teheran "pagheranno il prezzo" per gli attacchi iraniani contro i civili israeliani. "Il vanaglorioso dittatore di Teheran si è trasformato in un vile assassino, sparando deliberatamente contro i civili israeliani nel tentativo di dissuadere l'esercito dal continuare l'offensiva che sta paralizzando le sue capacità", ha scritto Katz su Telegram. "Gli abitanti di Teheran ne pagheranno il prezzo, e presto". Suonano quindi le sirene dell'allarme antiaereo nel sud di Israele dopo che le forze israeliane hanno segnalato il lancio di un missile dallo Yemen in direzione del territorio israeliano. Il missile "è caduto prima di raggiungere il territorio israeliano", spiegano le Idf. Intanto i caccia dell'aeronautica militare israeliana hanno colpito a Teheran i centri di comando delle forze Quds, potente ramo del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, ha dichiarato l'Idf. "In questi centri di comando, gli agenti della Forza Quds hanno pianificato attacchi terroristici contro lo Stato di Israele tramite i rappresentanti del regime iraniano in Medio Oriente", le parole di un portavoce dell'esercito israeliano. Almeno 224 persone sono state uccise e 1.277 sono state ricoverate in ospedale in Iran dall'inizio delle ostilità, ha dichiarato domenica il ministero della Salute, citato dai media ufficiali iraniani. L'Iran non intende sviluppare armi nucleari ma difenderà il suo diritto all'energia nucleare e alla ricerca, ha affermato intanto il presidente Masoud Pezeshkian, ribadendo l'editto religioso della Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, contro le armi di distruzione di massa. "Gli attacchi del regime sionista hanno preso di mira aree residenziali e impianti nucleari, violando tutte le norme internazionali", ha quindi affermato in conferenza stampa Esmail Baghaei, portavoce del ministero degli Esteri iraniano, riportato da Tasnim. "Il nostro programma nucleare è l’unico al mondo legittimato da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza e oggi è stato colpito. Si tratta di un colpo diretto all’accordo di non proliferazione nucleare". Secondo il portavoce, "l’Iran si attende che gli Stati membri dell'accordo sul nucleare iraniano, in particolare i Paesi europei, condannino apertamente questo crimine e si impegnino per fermare l’aggressione". Il portavoce del ministero degli Esteri ha poi accusato Israele di aver attaccato l’Iran con armamenti forniti dagli Stati Uniti, definendo l’episodio "una palese aggressione contro civili innocenti".  "Venerdì, mentre il nostro popolo dormiva e si preparava per la grande festività, il regime sionista ha attaccato la nostra terra con ogni tipo di arma donata dagli Stati Uniti – ha dichiarato Baghaei -. Numerosi cittadini, tra cui personalità importanti, sono stati martirizzati. Il popolo iraniano non dimenticherà mai i complici di questo crimine". Baghaei ha anche aggiunto: "L’aggressione è avvenuta nel pieno di un processo diplomatico: non possiamo credere che sia accaduta senza il sostegno diretto di Washington. I responsabili americani sono parte integrante di questa aggressione". Intanto due funzionari statunitensi hanno riferito alla Cnn che il presidente Donald Trump avrebbe respinto un piano israeliano per uccidere la Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei. In precedenza, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva già smentito le notizie di un simile piano. L'operazione israeliana contro l'Iran dovrebbe durare "settimane, non giorni" e sta procedendo con l'implicita approvazione degli Stati Uniti, secondo la Casa Bianca e funzionari israeliani. Trump ha riconosciuto la possibilità che gli Stati Uniti siano coinvolti nel conflitto e ha dichiarato di voler raggiungere un accordo tra le due parti. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

AdnKronos

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