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Amapola, il decalogo della comunicazione ambientale a Ecomondo

Amapola, il decalogo della comunicazione ambientale a Ecomondo (Foto @Amapola)

Il 26 ottobre a Rimini, in occasione dell’evento Ecomondo, Amapola ha presentato un vademecum di buone pratiche e “consigli di sopravvivenza” attraverso un decalogo della comunicazione ambientale 

Amapola, agenzia di comunicazione  e pubbliche relazioni specializzata in sostenibilità dal 2009, il 26 ottobre a Ecomondo ha lanciato il decalogo della comunicazione ambientale, un’ideale cassetta degli attrezzi utili a governare un tema che oggi è sempre più attuale e centrale. 

L’instant book 

Sergio Vazzoler, partner dell’agenzia e comunicatore ambientale, ha presentato l’instant book nel contesto della tavola rotonda organizzata da FISE Assoambiente e intitolata “Impianti gestione rifiuti e sostenibilità: fake news e bias cognitivi”.

Il panel ospiterà il contributo di numerosi esperti e toccherà temi come la credibilità comunicativa, le fake news, le distorsioni cognitive e, naturalmente, la comunicazione ambientale. 

Il decalogo propone in dieci punti essenziali le strategie e strumenti concreti per comunicare in modo efficace e incisivo le tematiche ambientali. 

I primi cinque punti in pillole 

  1. Se non parli ti cancello.

Stiamo assistendo a una vera e propria esplosione di interesse sui temi ambientali. Quindi il primo monito è: non si può non comunicare su questi temi. Da una parte perché se non si comunica non si esiste, dall’altra perché sui temi ambientali non si può non prendere posizione. 

  1. Le tre C sul comò: complessità, contraddizioni, conflitto.

I temi ambientali continuano a essere caratterizzati da una forte complessità, da profonde contraddizioni e da un’elevata conflittualità

  1. A buon comunicatore molte domande.

La sostenibilità ambientale è legata a valori quali l’etica, la sicurezza, la salute. Da questi valori derivano dubbi, domande, richieste di approfondimento e rassicurazione, persino paure e ansie: è necessario rispondere sempre in maniera onesta, completa e pertinente.

  1. Trasparenza is the new black.

La trasparenza paga sempre, per questo è fondamentale trasmettere messaggi brevi, comprensibili ed esaustivi.

  1. Il difficile è farla semplice.

Liberare il linguaggio da tecnicismi, acronimi e codici per addetti ai lavori: solo così sarà possibile far crescere empatia, vicinanza e motivazione.

I restanti punti del decalogo

  1. Lavami ma senza bagnarmi.

Se si vuole davvero comunicare la portata della sfida ambientale e climatica, si dovranno convincere gli interlocutori nell’adottare comportamenti ben più faticosi dell’ormai consolidata raccolta differenziata.

  1. Ricordati che NON devi morire.

La comunicazione ambientale deve essere una comunicazione positiva. Inoltre, è altrettanto decisivo fare apprezzare il vantaggio nell’adottare comportamenti più sostenibili, rispettosi e attenti alla salute dell’ambiente. 

  1. Insieme a te non ci sto più.

Per comunicare bene sui temi ambientali, è necessario tenere insieme comportamenti individuali e collettivi, facendo sì che l’adozione di buone pratiche a livello personale possa rispecchiarsi in una cornice politica e sociale adeguata. Alle parole devono far seguito azioni concrete: ci deve essere coerenza tra comportamenti e messaggi veicolati.

  1. Un hashtag non fa primavera.

Per accorciare le distanze e dare vita a un canale di ascolto e scambio costantemente presidiato,  è importante trovare il giusto tone of voice, motivare ogni scelta, non sottrarsi alla discussione, evitando di creare polarizzazione. 

  1. Oltre alla testa c’è di più.

La consapevolezza non basta. Nella scelta di aderire o meno a una richiesta di cambiamento, contano contingenze, emozioni, fattori ansiogeni.

Le parole di Sergio Vazzoler 

“Oggi le tematiche ambientali vivono finalmente un’autentica esplosione di interesse e nel prossimo futuro tutti i comunicatori dovranno avere competenze in questo campo. La comunicazione ambientale, però, soffre di complessità e deve gestire contraddizioni, conflitti, ansie e dubbi che rischiano di deflagrare se non governati.

Il decalogo della comunicazione ambientale riunisce indicazioni, stimoli e strumenti che vengono da oltre vent’anni di esperienze sul campo, tra conferme, smentite e profondi quanto repentini cambiamenti. Ma, soprattutto, il decalogo vuole essere un faro puntato sul ruolo strategico della comunicazione nel sostenere la transizione ecologica”. 

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