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Bonus Bici 2020: ora è tutto più chiaro

Bonus Bici 2020: ora è tutto più chiaro
Bonus Bici 2020: ora è tutto più chiaro (Foto Pixabay)

Uno dei temi caldi degli ultimi mesi, che ha animato anche il dibattito politico, è stato il cosiddetto “bonus mobilità” o “bonus bici”. In concomitanza con i mesi di lockdown e di fronte ad un utilizzo crescente di mezzi di trasporto sostenibili, il governo ha intelligentemente previsto una misura economica che assicurasse vantaggi nell’acquisto.

La difficoltà era proprio quella di riuscire ad individuare una modalità di rimborso che fosse quanto più possibile trasparente, efficiente e soprattutto non richiedesse tempi biblici.

Ricordiamo che il “bonus bici” consente di ottenere un contributo fino al 60% della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a 500 euro, sull’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, e veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica quali monopattini, hoverboard e segway, o per l’utilizzo dei servizi di sharing mobility esclusi quelli mediante autovetture.

Il bonus tramite applicazione web

Andando ad analizzare nel dettaglio quanto previsto dal decreto 14 agosto 2020 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 settembre  (GU Serie Generale n. 221), scopriamo che: chi ha acquistato un mezzo o un servizio di sharing mobility dal 4 maggio 2020 o lo acquisterà fino al 31 dicembre 2020, potrà richiedere il bonus attraverso un’applicazione web, in via di prediposizione, accessibile, previa autenticazione, tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), sia direttamente che dal sito del Ministero dell’ambiente.

Il rimborso avverrà in due fasi distinte: Fase 1 (dal 4 maggio 2020 fino al giorno di inizio operatività dell’applicazione web): è previsto il rimborso al beneficiario; per ottenere il contributo è necessario conservare il documento giustificativo di spesa (fattura e non scontrino) e allegarlo all’istanza da presentare mediante l’applicazione web. Fase 2 (dal giorno di inizio operatività dell’applicazione web): è previsto lo sconto diretto da parte del fornitore del bene/servizio richiesto, sulla base di un buono di spesa digitale che i beneficiari potranno generare sull’applicazione web. In pratica gli interessati dovranno indicare sull’applicazione web il mezzo o il servizio che intendono acquistare e la piattaforma genererà il buono spesa digitale da consegnare ai fornitori autorizzati per ritirare il bene o godere del servizio individuato. Sulla piattaforma sarà pubblicato l’elenco di tutti i negozianti aderenti all’iniziativa.

“Bonus bici”: i tempi per utenti, negozianti e gestori

Per richiedere il bonus per l’acquisto dei mezzi, gli utenti si potranno registrare sull’applicazione del Programma, a partire da 60 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale (e quindi dal 3 novembre).

I soggetti che erogano servizi di mobilità condivisa a uso individuale escluso quelli mediante autovetture, le imprese e gli esercizi commerciali che vendono biciclette, anche a pedalata assistita, e veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica si potranno accreditare sull’applicazione web a partire dal quarantacinquesimo giorno (e cioè dal 19 ottobre).

C’è quindi uno scarto di 15 giorni, fra il 45° e il 60° dalla pubblicazione del decreto, per dar tempo ai negozianti e ai gestori dei servizi di sharing mobility di accreditarsi e poter poi avvalersi dei rimborsi erogati dal ministero dell’ambiente a fronte della presentazione del bonus.

I controlli

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare controlla e valuta le domande pervenute e vigila sul corretto utilizzo del buono mobilità. In caso di eventuali usi difformi o di violazioni delle norme di legge, il Ministero potrà annullare il buono mobilità o cancellare dall’elenco dei fornitori una struttura, un’impresa o un esercizio commerciale.

Chi può richiedere il “bonus bici”

Possono accedere al programma ed usufruire del buono mobilità per l’anno 2020 i maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti). Ricordiamo che le Città metropolitane sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia. L’elenco dei Comuni appartenenti alle suddette Città metropolitane è consultabile sui relativi siti istituzionali. Per la popolazione dei Comuni si fa riferimento alla banca dati Istat relativa al 1 gennaio 2019.

Chi avrà acquistato il mezzo fino al giorno prima dall’attivazione dell’applicazione riceverà il rimborso con un bonifico, chi non l’ha ancora fatto otterrà un “bonus” che consegnerà al negoziante che sarà poi rimborsato dal Ministero dell’Ambiente tramite l’applicazione web.

L’erogazione dei bonus avverrà nei limiti delle risorse disponibili che, rispetto allo stanziamento iniziale, sono state integrate e portate a 210 milioni di euro.

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