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Chiara Ferragni, su caso pandoro Balocco indagherà la procura di Milano: risolto conflitto di competenza

(Adnkronos) – Chiara Ferragni e il pandoro gate: a indagare sarà la procura di Milano. Lo ha stabilito il pg della Cassazione che ha dipanato così la questione del conflitto di competenza tra la metropoli lombarda e Cuneo, stabilendo che la prima è "territorialmente competente". La procura di Milano è competente in quanto è nel capoluogo lombardo che vengono firmati i contratti al centro dell'inchiesta per truffa aggravata.  A metà gennaio la procura di Cuneo, in accordo con i colleghi di Milano, avevano chiesto ufficialmente alla procura meneghina gli atti del caso Ferragni sulla vendita solidale dei pandoro Balocco il cui ricavato doveva finanziare l'ospedale Regina Margherita di Torino permettendo così all'aggiunto Eugenio Fusco di attivare la 'disputa' sulla competenza territoriale affidando, come dispone l'articolo 54 bis del codice di procedura penale, la questione al procuratore generale della Corte di Cassazione. La 'contesa' tra procure è stata quindi risolta da un 'terzo' che ha attentamente studiato le memorie di Cuneo e Milano.  Per la procura piemontese l'eventuale ingiusto profitto, requisito previsto per la qualificazione del reato di truffa, si è realizzato a Fossano, dove ha sede la Balocco, mentre per la procura meneghina la competenza è legata all'influencer, già multata dall'Antitrust, e alle modalità relative ai contratti di beneficenza. L'idea di un modus operandi che è stato replicato nei vari casi creando una sorta di 'continuità' nell'ipotesi di reato di truffa aggravata ha convinto il pg della Cassazione ha lasciare il fascicolo alla procura guidata da Marcello Viola.  Con la decisione motivata del procuratore generale, ora al pm Fusco verranno immediatamente trasmessi tutti gli atti della procura 'perdente'. La decisione riguarda esclusivamente i pandoro, non le bambole in collaborazione con Trudi o le uova di Pasqua con Dolci Preziosi, al centro di altri fascicoli, su cui per ora nessuno ha sollevato questioni di competenza. I consumatori che hanno acquistato il pandoro 'Pink' della Balocco pubblicizzato dall'influencer Chiara Ferragni "sono stati indotti in modo ingannevole" all'acquisto con un "duplice danno" scrive il procuratore generale aggiunto presso la Corte di Cassazione Alfredo Pompeo Viola nel provvedimento. Sia la "lesione della libertà contrattuale e di autodeterminazione del cliente", si legge nel testo del pg, in quanto hanno effettuato una compravendita che, "in assenza di un messaggio pubblicitario manipolatorio della realtà, non avrebbe effettuato", che per la "nella diminuzione del patrimonio" per l'acquisto di un prodotto "a prezzo maggiorato", non trascurabile se si consideri "la totalità degli acquirenti su tutto il territorio nazionale".  Secondo quanto emerge dal provvedimento del pg della Cassazione sarebbe indagato anche Fabio Maria D'Amato, manager e stretto collaboratore di Chiara Ferragni, è indagato per truffa aggravata per i casi del pandoro e delle uova di Pasqua nell'inchiesta della procura di Milano.  "Sono a disposizione delle autorità competenti" aveva detto l'imprenditrice digitale, per chiarire la posizione sulla vicenda relativa alle vendite di beneficenza del pandoro Balocco Pink Christmas per cui era stata multata dall'Antitrust di un milioni di euro per "pratica commerciale scorretta". L'influencer è iscritta, inoltre, nel registro degli indagati per truffa aggravata. Dopo quanto accaduto è cominciata la fuga generale degli sponsor dall’influencer. Safilo già a dicembre ha annunciato lo stop dell’accordo di licenza con Ferragni per la produzione e la distribuzione di occhiali da sole e da vista a marchio dell’influencer. Una decisione assunta a causa di "violazioni di impegni contrattuali" da parte di Ferragni. La multinazionale statunitense della bibita più famosa del mondo, la Coca Cola ha, invece, "sospeso" lo spot pubblicitario girato nel dicembre scorso, che sarebbe dovuto andare in onda a partire dalla fine di gennaio.  Dall'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino hanno confermato, intanto, di aver ricevuto da parte di Chiara Ferragni una donazione di un milione di euro prima di Natale.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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