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Circular Plastic, evoluzione nello stoccaggio, selezione e recupero delle plastiche

Circular Plastic, evoluzione nello stoccaggio, selezione e recupero delle plastiche
Circular Plastic, evoluzione nello stoccaggio, selezione e recupero delle plastiche, foto per gentile concessione Ufficio Stampa Gruppo Iren

La realizzazione ha richiesto un investimento di 45 milioni di euro e sorge su un’area di 77mila mq di superficie. È un progetto di Amiat e sarà gestito da I.Blu, entrambe società facenti parte del Gruppo Iren.

Un’impiantistica efficiente e tecnologicamente avanzata è presupposto indispensabile per un corretto riciclo dei rifiuti e per un’evoluzione dell’economia circolare nel nostro Paese.

I dati in questo senso non sembrano offrire rosee prospettive. Consideriamo che, secondo quanto emerso dall’ultimo “Circularity GAP Report”, condotto recentemente dalla Circle Economy Foundation e da Deloitte, in Italia, sebbene vi sia un crescente interesse pubblico verso l’economia circolare, si è passati da un tasso di circolarità del 9,1% nel 2018 al 7,2% nel 2023.

Non è quindi difficile salutare con entusiasmo e rinnovata fiducia l’inaugurazione di nuovi impianti come Circular Plastic, uno dei più grandi in Italia per la selezione e lo stoccaggio dei rifiuti plastici.

Questo sorge a Borgaro Torinese, in provincia del capoluogo piemontese, realizzato da Amiat e gestito da I.Blu, due società del Gruppo Iren attive nella filiera ambientale e dell’economia circolare.

I numeri parlano chiaro: l’impianto ha una capacità di trattamento annuale pari a circa 100.000 tonnellate, realizzato con le più moderne tecnologie del settore, che permetteranno la massima flessibilità a tutti gli elementi di riciclo della plastica.

Foto per gentile concessione Ufficio Stampa Gruppo Iren

L’impianto ha richiesto, per la realizzazione, un investimento di 45 milioni di euro e sorge su un’area di 77mila mq ed è in grado di trattare rifiuti sfusi derivati dalla raccolta differenziata della plastica e mono/multimateriale, conferiti dal sistema di raccolta oppure derivanti dalle operazioni di preselezione effettuata in altri impianti dell’Italia centro-settentrionale, tra i quali l’impianto di Iren Ambiente di Pianezza.

Sottolinea Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren, che: “L’Innovazione e l’efficienza nell’utilizzo circolare della materia rappresenta la strategia vincente del modello industriale di Iren   e valorizza un territorio strategico come il Piemonte, attraverso impianti che garantiscono autonomia nella gestione dei rifiuti, produzione di energia e creazione di valore aggiunto

Circular Plastic conta 130 nastri trasportatori con 22 lettori ottici in grado di riconoscere e suddividere 17 tipi di polimeri e plastiche, una selezione accurata delle plastiche per un recupero successivo della materia prima.

Il materiale in ingresso è selezionato per dimensione: i rifiuti più fini subiscono una successiva separazione, che permette di recuperare ulteriori frazioni di imballaggi valorizzabili. I materiali di dimensione intermedia vengono differenziati tra rigidi e flessibili e, nel caso delle bottiglie in PET, anche per colore.

Una volta terminato il processo di selezione ottica e dimensionale, la plastica viene stoccata e consegnata ai consorzi autorizzati, mentre gli scarti non plastici o le plastiche non valorizzabili vengono lavorate e preparate per il recupero energetico.

Da un unico flusso di materiale l’impianto permette quindi di dividere i differenti prodotti, selezionati per tipo di polimero e per colore, inviando agli impianti di riciclo circa l’80% del rifiuto in ingresso, e favorendo così una significativa circolarità attraverso il riuso dei materiali.

Il presidente di Amiat Paola Bragantini ha posto l’accento sul fatto che Circular Plastic rappresenterà “un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo per il settore del waste management”, ma soprattutto dovrà esserlo per il territorio e per questo “l’impianto sarà aperto alla cittadinanza grazie a percorsi di visita dedicati, per sensibilizzare gli utenti sull’importanza del recupero per trasformare scarti in risorse”.

Efficienza certamente migliorabile: all’interno di Circular Plastic parte una sperimentazione legata al progetto europeo ReBioCycle, finanziato nell’ambito del programma Horizon, grazie al quale saranno testati sistemi robotici per la selezione, attraverso algoritmi di Intelligenza artificiale, delle bioplastiche.

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