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CityLife per Human Spaces presenta La foresta dei violini

Dall’8 al 14 aprile, all’interno della Design Week 2019 del Salone del Mobile, si terrà la mostra evento Interni- Human Spaces, alla quale parteciperà anche CityLife come sponsor dell’installazione “La foresta dei violini”. L’opera, progettata dallo studio Piuarch da un concept di Nemo Monti, che è stata realizzata con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento e per mezzo della Magnifica Comunità di Fiemme, si staglierà sul Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano, dalle logge nord del primo piano. Essa vuole essere evocativa testimonianza della perdita della Foresta di Paneveggio, in Trentino, distrutta lo scorso novembre 2018 dalla terribile ondata di maltempo che ha afflitto il nord-est Italia.

La foresta dei violini, memoria attiva

Ma che cosa vedremo? La foresta dei violini, luogo di memorie attive per la perdita della Foresta di Paneveggio, sarà caratterizzata dal suo fortissimo valore simbolico, di una natura forte, ma che spesso viene violata e di un’architettura, prodotto dell’uomo che vuole riparare e sostenere questa natura. Imponenti tronchi di alberi, emergeranno dal loggiato del cortile dell’Università Statale, con le loro radici sospese nel vuoto, affacciate a sbalzo dalla balaustra sulla corte.

A sorreggerle, un grande cavalletto architettonico, con delle iconiche forme elementari che diventano simbolo vero e proprio dell’uomo che ripara ai danni, costruendo per sorreggere la natura stessa. L’opera è stata realizzata con del legno grezzo, impiegando due enormi abeti rossi della Foresta di Paneveggio, sradicati dal vento e comprensivi delle loro radici.

CityLife per Human Spaces presenta La foresta dei violini

La secolare foresta, anche nota come Foresta di Stradivari, in quanto il celebre liutaio ci si recava personalmente per selezionare il legno da trasformare poi nei suoi pregiati violini, era ricca dei suoi secolari abeti rossi, abbattuti a milioni, da quella sconvolgente ondata di maltempo dello scorso novembre. Si stima che dovrà trascorrere almeno un secolo prima che la Foresta torni alla normalità.

La foresta dei violini, diventa così, immediatamente, testimonianza di questa grande, enorme perdita e simbolo di quella natura che anche se talvolta violata, è sempre connotata da una grande forza, capace di stravolgere le nostre stesse esistenze, da fragili esseri umani quali siamo.

Il rapporto tra uomo e natura

Esseri umani che tuttavia costruiscono e talvolta costruiscono per riparare certi danni anche naturali e producono pilastri che possano sorreggere questa natura in difficoltà. Ed è proprio ciò che rappresenta il cavalletto che sorregge gli alberi, un’architettura che può essere sostenibile, che può e che deve tenere conto delle esigenze dell’uomo, ma anche della natura, poiché oggi più che mai, si è giunti alla consapevolezza che il benessere dell’uno non può esistere a discapito dell’altro.

Un’opera che quindi vuole essere anche un vero e proprio messaggio di speranza alla rinascita, speranza di nuova vita. CityLife, sponsorizzandola, comprende appieno il concetto di Human Spaces per la mostra-evento che invita a riportare al centro dell’architettura, del design e dell’urbanistica, l’essere umano e le sue esigenze di vita.

Arte e sostenibilità

Un benessere della persona che dev’essere rapportato ai luoghi in cui vive e al rispetto fondamentale dell’ambiente. Principi importanti per per CityLife che ha puntato sulla sostenibilità  con il progetto di riqualificazione urbana per la zona storica di Milano dove prima aveva sede la Fiera.

È ora, infatti, secondo parco pubblico più grande di Milano, con 366.000 mq di superficie totale, una delle aree di intervento urbanistico più grandi d’Europa, con un mix di servizi pubblici e privati perfettamente bilanciati tra loro, arricchito dalla splendida presenza degli orti fioriti, nei quali vengono coltivati fiori, ortaggi, erbe aromatiche e officinali che crescono seguendo il vero ritmo delle stagioni; ma anche area pedonale più grande di Milano, in cui non si produce alcun inquinante per l’aria. Sostenibilità e rispetto per l’ambiente sono le basi su cui tutto si fonda per CityLife.

Un’occasione, quella della mostra evento Interni- Human Spaces nella quale si potrà ammirare l’installazione La Foresta dei violini, apprezzandone la bellezza artistica, come omaggio anche a quegli stessi artisti che trasformano il legno in favolosi strumenti e a quelli che invece gli strumenti li fanno suonare, regalando emozioni in musica alle persone.

Ma sarà anche un’occasione in cui si potrà riflettere sul rapporto stesso tra uomo e natura, sulla funzione positiva che la stessa architettura, come prodotto propriamente umano, può avere sulla vita di ciascuno senza per questo dover danneggiare l’ambiente. Architettura che può incidere positivamente, ponendo al centro del suo lavoro l’essere umano, il suo benessere, che non può essere scollegato da quello ambientale, ma che va piuttosto ripensato nell’ottica in cui uomo e natura devono necessariamente procedere di pari passo, l’uno a sostegno dell’altro.

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