Possono collaborare alla raccolta dati escursionisti, ricercatori, guide alpine e appassionati di ghiacciai. Iscrizioni aperte.
È stato lanciato il progetto di ricerca partecipata CollembolICE (citizen science, ovvero ricerca scientifica svolta con il contributo attivo di cittadini e cittadine, in questo caso professioniste e professionisti della montagna e dei ghiacciai) per studiare la biodiversità dei collemboli anche dette “pulci dei ghiacciai”, piccoli artropodi che vivono esclusivamente a contatto con il ghiaccio, ancora poco conosciuti, ma già estremamente minacciati dal ritiro e dall’estinzione dei ghiacciai.
CollembolICE, cosa sono le pulci dei ghiacciai
I collemboli sono i degli esapodi (piccoli artropodi a sei zampe) che vivono nei primi 20 centimetri del suolo. Devono il loro nome alla capacità di salvarsi dai pericoli grazie a un salto. La molla a forma di forchetta (detta “furca”) che hanno sull’addome consente loro di fare un balzo lungo fino a un metro. Il nutrimento principale dei collemboli è composto di quasi tutto ciò che è morto, anche di carogne o escrementi agendo così da “pulitori” del suolo. Alcuni mangiano però anche i funghi nocivi per le nostre piante e generalmente sono quindi considerati organismi ausiliari.
Questi “abitanti del freddo“ sono indicatori cruciali della salute degli ecosistemi glaciali, oggi più che mai minacciati dai cambiamenti climatici
Questi onnivori sono talmente resistenti da riuscire a sopravvivere anche in terreni contaminati da metalli pesanti. Contribuiscono significativamente a dare stabilità alla struttura del suolo e svolgono un ruolo importante nella rete alimentare sotterranea in quanto sono una fonte di cibo per molti insetti predatori.

CollembolICE è promosso dal National Biodiversity Future Center (NBFC) e dall’Università di Siena, con il coordinamento di Barbara Valle, in collaborazione con partner scientifici nazionali e internazionali tra cui il MUSE – Museo delle Scienze di Trento, l’ Università Degli Studi di Milano, l’Università di Innsbruck (Austria), l’Austrian Polar Research Institute, l’Università di Poznań (Polonia), le Aree Protette delle Alpi Marittime ed è patrocinato dal Collegio Nazionale delle Guide Alpine, Servizio Glaciologico Lombardo, Citizen Science Italia e dal Parco Regionale dell’Adamello.
Lo studio unisce ricerca e divulgazione, con l’obiettivo di esplorare, mappare e monitorare la biodiversità delle pulci dei ghiacciai.
Alla raccolta dati possono partecipare guide alpine, escursionisti, ricercatori e appassionati di ghiacciai che già frequentano questi ambienti. I partecipanti potranno contribuire alla ricerca raccogliendo campioni e segnalando avvistamenti di questi piccoli insetti, aiutando così i ricercatori a capire meglio la loro distribuzione e le loro caratteristiche. La partecipazione è gratuita; e a chi aderirà verrà fornito il kit di campionamento.
Il giorno 14 luglio alle ore 20:30 è organizzato un breve webinar online aperto a tutte e tutti gli interessati, per illustrare il progetto, le modalità di partecipazione alla raccolta dati e rispondere ad eventuali domande.
“CollembolICE” rappresenta un’iniziativa importante per la conservazione della biodiversità glaciale, coinvolgendo la comunità in un’attività di ricerca scientifica e sensibilizzando sul tema del cambiamento climatico.
La conoscenza e il monitoraggio sono infatti il primo passo verso la conservazione. La sfida è duplice: scoprire ciò che ancora non conosciamo per provare a salvare quello che possiamo, prima che il ghiaccio – e con esso la sua biodiversità – rischi di scomparire per sempre.
Sul sito del progetto (https://collembolice.unisi.it/) sono disponibili le informazioni relative al progetto, la modalità di adesione e verranno caricati gli aggiornamenti.
È possibile contattare i referenti del progetto per comunicare il proprio interessamento a partecipare al webinar e a collaborare al progetto: Barbara Valle, barbara.valle@unisi.it.