Restano colpite comunque 16 regioni su 24. La provincia che ha maggiormente sofferto gli incendi è quella di Reggio Calabria con 10,3 km2.
Gli incendi boschivi in Italia nel 2024 hanno coinvolto una superficie meno estesa rispetto ai 5 anni precedenti colpendo comunque 16 regioni su 20. Il 31% degli ecosistemi forestali percorsi da incendio nel 2024 rientra tra le aree protette. I roghi sono avvenuti in gran parte tra i primi di luglio e la prima metà del mese di agosto.
Gli incendi boschivi nel 2024 in Italia
Nel 2024 il nostro Paese ha visto coinvolto da incendi boschivi una superficie complessiva di 514 km2 (quasi la metà della superficie del comune di Roma Capitale). Di questi, il 20% (circa 103 km2. una superficie quasi confrontabile con l’estensione del Lago di Bolsena) erano composti da ecosistemi forestali. Il 46% dei boschi bruciati era rappresentato da latifoglie sempreverdi, quali leccete e macchia mediterranea, il 37% di boschi di latifoglie decidue (che perdono le loro foglie nella stagione fredda e le ritrovano in primavera) e il 14% di boschi a conifere.
L’estensione complessiva delle aree percorse da incendio nel 2024 risulta pari a circa 2/3 del valore medio calcolato nel periodo 2018-2023. La superficie complessivamente bruciata in Italia nel 2024 risulta superiore solo a quanto bruciato nel 2018 e nel 2019, ma decisamente inferiore a tutti gli anni tra il 2020 ed il 2023. Gli incendi avvenuti in Italia nel 2024 sono risultati meno gravi per estensione delle aree colpite rispetto agli anni precedenti
Questa è la situazione che emerge dalle attività dell’ISPRA nell’ambito delle osservazioni e monitoraggi degli impatti dei grandi incendi boschivi sugli ecosistemi. I numeri risultano nettamente inferiori rispetto al 2023 sia per le superfici totali bruciate (-52%), che per le superfici forestali bruciate (-34%).
Lo scopo è quello di fornire ogni anno un dettaglio informativo a supporto delle politiche per il ripristino e la conservazione degli ecosistemi terrestri a scala nazionale e locale. I dati relativi alla perimetrazione delle aree bruciate sono forniti dal sistema European Forest Fires Information System del programma europeo Copernicus Emergency, ed elaborati da ISPRA con applicazioni di machine learning per il riconoscimento degli ecosistemi coinvolti negli incendi.
Le serie ISPRA, basate su analisi di osservazioni satellitare ad alta risoluzione sono omogenee e statisticamente rappresentative a livello nazionale, regionale e provinciale, sebbene possano differire in modo non sostanziale rispetto a dati ottenuti con metodi di analisi non omogenea basati interamente o parzialmente su osservazioni in loco.
Incendi boschivi, le regioni più colpite nel 2024
Nel 2024 sempre secondo ISPRA, la superficie percorsa da incendio diminuisce nel sensibilmente in Sicilia e rimane stabile o aumenta nelle altre regioni del Sud, in Sardegna e nelle altre regioni del Nord, mentre diminuisce nelle regioni del Centro. Purtroppo, l’anno scorso gli incendi boschivi hanno colpito 16 regioni su 20.
Sicilia, Calabria e Sardegna insieme hanno rappresentato più del 66% del totale di superficie forestale italiana colpita da grandi incendi boschivi. Mentre Valle D’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto sono le regioni che non presentano grandi superfici bruciate.
Il primato negativo come regione che ha maggiormente sofferto gli incendi spetta alla provincia di Reggio Calabria che nel 2024 ha bruciato per circa 10,3 km2, che da sola rappresenta il 41% del totale forestale bruciato in Calabria e il 10% del totale forestale nazionale percorso da incendio. Anche nella provincia di Cosenza e in quella di Nuoro sono bruciati rispettivamente 9,4 km2 e 8 km2 di superficie boschiva.
Il 31% degli ecosistemi forestali percorsi da incendio nel 2024 si trova all’interno di aree protette, appartenenti principalmente a siti della Rete Natura 2000.
Gli eventi si sono concentrati in gran parte tra i primi di luglio e la prima metà del mese di agosto con un andamento pari o quasi a quello del valore medio della serie storica (2006-2023).
Primi dati relativi al 2025
Sempre dai dati ISPRA, Dal 1° gennaio al 9 giugno 2025 la superficie complessiva colpita da incendi boschivi risulta essere di 34 km2 (area corrispondente a poco meno della superficie del Parco Nazionale delle Cinque Terre), i cui quasi 10 km2 appartenenti a boschi e foreste. Attualmente quasi il 70% delle aree forestali percorse da incendio si trova nella regione Calabria. La seconda regione attualmente più colpita è il Trentino Alto-Adige (1 km2).
Tutti i dati sono consultabili e scaricabili alla pagina Ecosistemi ed incendi boschivi in Italia dell’ISPRA.
Riforestazione in Italia, la campagna Foresta Italia
La Campagna Foresta Italia con più di 132.000 nuove piante messe a dimora in tutte le 20 Regioni d’Italia, festeggia il suo terzo anniversario rafforzando il proprio impegno nella tutela del patrimonio forestale nazionale, nella conservazione del capitale naturale, nella difesa e promozione della biodiversità.
La Campagna, insieme a Rete Clima, ente tecnico esperto nello sviluppo di progetti ESG (Environmental, Social, and Governance) per le aziende, in collaborazione con Coldiretti Nazionale e PEFC Italia, si conferma una delle più rilevanti iniziative di forestazione nel nostro Paese, abbracciando tutte le 20 Regioni italiane con oltre 150 cantieri forestali attivi.
I progetti comprendono le attività di forestazione urbana ed extraurbana, riforestazione, sostegno alla gestione forestale sostenibile, cura forestale e miglioramenti degli ecosistemi a vantaggio della biodiversità.
La campagna è patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Transizione Energetica, dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dal corpo dei Carabinieri forestali.
È anche un esempio di collaborazione tra soggetti pubblici e privati, quali rispettivamente le PA che ospitano gli interventi e le Aziende finanziatrici: vive anche nella cooperazione tra mondo profit e mondo non profit, quali rispettivamente le Aziende sponsor e Rete Clima (Fondazione che opera come Impresa Sociale non profit), diretto a proteggere il patrimonio forestale italiano.