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Fibre tessili: nuovo metodo di recupero dai materiali di scarto

Fibre tessili: nuovo metodo di recupero dai materiali di scarto
Photo Credit: Depositphotos.

Fibre tessili nelle imprese: un ulteriore “avanti tutta” per quanto riguarda l’economia circolare e l’impatto sull’ambiente. IGERS, specializzata nel riciclo di materiali provenienti dal circuito del tessile, ha brevettato un nuovo metodo di recupero di fibre tessili da articoli di materiale tessile di scarto.

Il brevetto, con il nome specifico “Metodo per il recupero delle fibre tessili da articoli di materiale tessile di scarto e relativo impianto” rappresenta una rilevante tappa nella strategia per una industria più verde a cui anche Haiki+ vuole dare il proprio e importante contributo. Il processo brevettato copre tutte le fasi cruciali, dallo stoccaggio alla separazione dei materiali plastici e metallici, fino al recupero e alla rigenerazione delle fibre tessili.

Il settore delle fibre tessili e dei rifiuti che ne conseguono ha registrato un significativo aumento dei volumi negli ultimi anni, con una produzione di circa 230mila tonnellate di rifiuti non pericolosi provenienti dall’industria tessile e circa 150mila tonnellate intercettate dal post-consumo urbano. Attualmente, solo una piccola parte di questi rifiuti viene recuperata, principalmente per mezzo di cooperative che selezionano gli indumenti per il mercato dell’usato. La maggior parte dei volumi, invece, viene esportata o smaltita in discarica, con notevoli impatti ambientali ed economici.

Il nuovo metodo sviluppato da IGERS consente di lavorare qualsiasi tipologia di scarto tessile, recuperando le fibre contenute per generare nuove fibre naturali da utilizzare nella produzione di capi di abbigliamento, oppure fibre sintetiche da impiegare nel settore delle imbottiture. Il processo sfrutta tecnologie avanzate, come la spettroscopia NIR, per analizzare e selezionare in modo efficiente i materiali, riducendo gli sprechi e promuovendo l’economia circolare.

“Questo risultato è frutto di anni di ricerca approfondita, di impegno costante e di una visione chiara verso un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato – ha dichiarato Gian Luca Miceli, amministratore delegato di IGERS”.

“Siamo fieri di questo traguardo raggiunto – ha affermato Flavio Raimondo, amministratore delegato di Haiki+-. Questo brevetto non è solo un simbolo dell’impegno verso la sostenibilità, ma anche una dimostrazione della capacità di innovare e sviluppare soluzioni concrete per un mondo migliore.”

“Questo brevetto rappresenta un passo importante per l’intero ecosistema della circolarità – ha commentato il presidente di Haiki+, Nicola Colucci -. Con questa nuova tecnologia, non stiamo solo riducendo gli scarti, ma stiamo trasformando ciò che è considerato rifiuto in una risorsa preziosa.”

Photo Credit: Depositphotos.

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