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Finanziamenti ad Hamas: tra gli indagati anche giornalista Angela Lano

(Adnkronos) – L’inchiesta di Polizia di Stato e Guardia di Finanza sui finanziamenti ad Hamas attraverso sedicenti associazioni benefiche è destinata ad allargarsi. Ci sono altri indagati a piede libero, perquisiti ieri. Tra questi, riporta La Stampa, la torinese Angela Lano, giornalista e orientalista, direttrice dell’agenzia di stampa online InfoPal.it e autrice di numerosi libri, articoli e reportage sul mondo arabo e islamico e sulla Palestina, nonché attivista proPal e No Tav. L’Antiterrorismo – riferisce il quotidiano torinese – la considera vicina ad Hannoun, che periodicamente le avrebbe versato denaro per aggiornare la piattaforma di informazione. 

Negli atti c’é anche il nome di Mohamed Shahin, l’imam di Torino destinato all’espulsione e poi ‘liberato’ dalla Corte d’appello. Nell’ordinanza del Gip Silvia Carpantini, come si legge su Repubblica, viene riportato come la cellula di Hannoun avesse diversi contatti in Italia: tra gli altri (non indagato) è citato in diverse conversazioni l’imam di Torino Mohamed Shahin. 

 

 

Nell’ambito della indagine sono state eseguite, nei confronti delle persone sottoposte a misura cautelare e di altri indagati, un totale di 17 perquisizioni, personali e locali (incluse le tre sedi dell’Abspp a Genova, Milano e Roma), che hanno interessato anche le città di Torino, Bologna, Bergamo, Firenze, Monza Brianza, Lodi e Sassuolo. Sequestrati contanti per una somma complessiva di circa 1.080.000 euro, trovati non solo nelle sedi della Associazione Benefica di Solidarietà col Popolo Palestinese, ma anche in alcune delle dimore nella disponibilità delle persone perquisite. 

In un caso, il contante (per circa 560.000 euro) era stato nascosto in un vano appositamente ricavato in un garage a Sassuolo. Sono stati sequestrati anche alcuni computer, nascosti nell’intercapedine di una parete in un alloggio in provincia di Lodi, e numerosi altri dispositivi elettronici che saranno sottoposti ad analisi nei prossimi giorni. Nella abitazione di uno degli indagati, che conservava anche circa 6mila euro, è stata trovata una bandiera di Hamas. Materiale riconducibile all’organizzazione è stato inoltre trovato in alcuni dei luoghi perquisiti. In particolare, oltre a vari opuscoli sul movimento islamista, è stata sequestrata una chiavetta Usb contenente anāshīd (canti corali della tradizione islamica) celebrativi di Hamas.  

 

cronaca

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

AdnKronos

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