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Grado, la ricca offerta turistica sull'”isola d’oro”

Grado, isola d'oro e turismo variegato
Grado, isola d'oro e turismo variegato

Nell’Alto Adriatico, tra Trieste e Venezia, una storia millenaria alle spalle, Grado, altresì chiama come “l’isola del sole”, si presenta con un’offerta turistica abbastanza ricca. Quella che viene considerata una perla tra le località balneari del Friuli Venezia Giulia, assume i contorni del tipico borgo marinaro unito alla terraferma da un sottile lembo di terra.

Su questa striscia di terra, scorre l’ultimo tratto della ciclovia Alpe Adria, la suggestiva pista ciclabile che collega Grado a Salisburgo. L’ “Isola d’oro”, di impronta veneziana, è caratterizzata da un centinaio di isolotti che le fanno da corona e formano la sua suggestiva laguna.

Il centro storico si snoda tra calli, piazzette e campielli. La città vecchia, nei suoi dedali stilistici, è la conseguenza di un’architettura spontanea. Si costruiva, un tempo, dove c’era posto per qualche mattone per dare vita a una casa,  che spesso aveva solo “leto e fogo”, il letto per dormire ed il focolare. La scala, o ballatoio (balaor) era esterna, mancavano del tutto i servizi igienici.

Le due basiliche paleocristiane dì Grado sono probabilmente le due chiese più vecchie d’Italia, miracolosamente sopravissute nonostante invasioni e guerre. Il porto di Grado è punto di approdo per le attività dei pescatori, il lungomare, quasi sospeso tra terra e cielo, regala tramonti “aggroppati”, quelli che in gola creano l’intoppo.

In laguna, si viveva nel “cason”, nato come rifugio e trasformato nel tempo in abitazione, che rappresenta l’adattamento dell’uomo all’ambiente, ultimo retaggio delle capanne del neolitico. Fatto con un’intelaiatura di legno, ricoperta di canna, che doveva essere “de fìumera”, tagliata a mano, seccata ed annodata.

Fatto con un’intelaiatura di legno, ricoperta di canna, che doveva essere “de fìumera”, tagliata a mano, seccata ed annodata. Non aveva aperture verso nord, per difendersi dal freddo, una piccola finestra, una porta a sud.

Archeobus, Fish Nic, Boat & Bike “Laguna experience” e Bus Natura

Grado è animata da numerosi spettacoli e manifestazioni. Ne segnaliamo alcune. Già dal mese di aprile (tutti i mercoledì) è possibile salire sull’Archeobus e visitare i resti archeologici della vicina Aquileia accompagnati da guida turistica. Con tanto di degustazione di prodotti tipici.

Da maggio invece, una volta al mese, gli amanti delle prelibatezze enogastronomiche possono partecipare al Fisch Nic. Chi ama il genere, può gustare i piatti preparati en plein air da cuochi stellati, in una location particolare ossia ovvero una valle da pesca su un isolotto della laguna di Grado (il primo appuntamento è fissato per il 19 maggio).

E ancora: tutti i venerdì, a partire dal 17 maggio, i turisti possono salire con la bici sul battello del “Boat&Bike-Laguna experience” che porta a Marano Lagunare e attraversare in sella alla due ruote i borghi storici della Riviera friulana, per poi rientrare a Grado.

Tutti i lunedì (dal 13 maggio), sarà possibile apprezzare, seduti in tutta tranquillità su quello che viene definito il Bus natura, le bellezze delle Riserve della Val Cavanata e dell’Isola della Cona. Da non mancare anche l’appuntamento al crepuscolo, sensazione da provare, ossia quella di abbandonarsi all’abbraccio del cielo, spassandosela in volo vincolato su mongolfiera per vedere tutta l’Isola dall’alto (30 maggio, 27 giugno e 13 agosto). Fra le altre attività, ogni martedì dal 7 maggio al 27 settembre, vengono organizzati show cooking, con degustazione finale, per scoprire i segreti del più tipico piatto gradese, il Boreto a la graisana.

Grado, i luoghi di Medea

Nel 2019 ricorrono i 50 anni delle riprese di “Medea”, film girato da Pier Paolo Pasolini con Maria Callas. Nell’occasione, il Consorzio Grado Turismo, in collaborazione con l’associazione “Graisani de Palù”, organizza due volte al mese, il giovedì (a partire dal 9 maggio), una visita guidata al Casone lagunare di Mota Safòn, set di numerose riprese effettuate dal grande regista friulano che scrisse: “Grado è a due passi, appena oltre Aquileia, oltre il nuovo sottile ponte, piatto tra le isole, la piatta acqua lagunare. Il grigio-azzurro del suo cielo e il verde dei suoi alberi friulani, il vermiglio e il cobalto attutiti dal suo porticciolo e l’oro dei capelli della sua gioventù, ne fanno un luogo dell’anima”.

Info

Consorzio Grado Turismo
www.grado.it – info@gradoturismo.org
www.grado.info – turismo@comunegrado.it

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