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Kaktos, piante agli antipodi dell’acqua, appuntamento a Roma

Kaktos, piante agli antipodi dell'acqua, appuntamento a Roma
Kaktos, piante agli antipodi dell'acqua, appuntamento a Roma

In passato, noi di Green Planet News abbiamo già conosciuto Giulia Campus che ci ha raccontato della sua passione per le piante Hoya e dell’associazione di cui è presidente. Giulia sarà presente all’evento Kaktos-Piante agli antipodi dell’acqua che si terrà a Roma l’8 e il 9 giugno prossimi e che sarà dedicato alle specie vegetali più curiose e rare, molte delle quali fanno anche a meno dell’acqua per la loro sopravvivenza

In questa intervista, Giulia Campus, laureata in Scienze Forestali ed ambientali corso di Agraria dell’Università di Sassari, Dottoressa forestale e tecnico di monitoraggio ambientale, iscritta all’Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Nuoro, ci spiega meglio l’evento.

Giulia, l’evento Kaktos, vuoi spiegarci di cosa si tratta?

L’8 e il 9 giugno prossimo, insieme all’Associazione Italiana Hoya, saremo a Roma per l’evento Kaktos-Piante agli antipodi dell’acqua. La manifestazione sarà patrocinata dal Museo Orto Botanico Università La Sapienza e dall’Associazione per la Biodiversità e la sua Conservazione. Come ricorda Andrea Cattabriga, organizzatore dell’evento: ”Le piante agli antipodi dell’acqua attuano strategie per vivere ora in eccesso ora in difetto di questa sostanza, elemento fondamentale per la vita. Sono i cactus, abitanti di luoghi siccitosi, le ninfee disseminate nei laghi, le tillandsie sospese a mezz’aria e le carnivore, che colonizzano paludi e acquitrini. Sono specie curiose, spesso affascinanti e oggetto di studi e alimentano l’interesse di moltissimi appassionati coltivatori di rarità botaniche in tutto il mondo. Purtroppo, molte di esse sono a rischi di estinzione, a causa sia del cambiamento climatico su scala globale, dell’inquinamento e della deforestazione, sia della raccolta indiscriminata ai fini commerciali”. Detto questo, come non esserci? E allora ho raccolto l’invito a partecipare.

Tu cosa farai?

Io sarò presente in veste di rappresentante dell’Associazione Italiana Hoya. Crediamo nella presenza nel territorio, nell’incontro e conoscenza delle persone che ci sostengono a distanza, questi eventi sono l’anima associativa perché si riesce a stare insieme e a condividere la stessa passione. Si parte entusiasti e si rientra sempre più “ricchi”, sono esperienze che aiutano a dare concretezza al nostro progetto ed alla nostra visione di fare le cose. La base di tutto è la divulgazione, l’informazione sul campo, il portare tra gli amanti del genere Hoya la nostra esperienza, la conoscenza, confrontandoci con chi è già appassionato e invogliando chi ancora non lo è ad affacciarsi in questo mondo di piante tanto affascinanti, con la giusta consapevolezza di una equilibrata gestione.

Quali progetti state portando avanti?

Ci sono diversi programmi che la nostra associazione porta avanti, siamo attivi da poco più di un anno e devo dire che stiamo consolidando le basi, man mano che si va avanti si aggiunge un piccolo mattoncino. A partire da tutte le manifestazioni (grandi e piccole) a cui abbiamo partecipato, eventi che rimarranno sul calendario della futura programmazione, altri ancora da valutare e abbracciare, sempre con l’entusiasmo che ci accomuna. Come ad esempio “Hoya in the Garden”, primo incontro all’interno di un vivaio, a parlare di Hoya, descrizione del genere, delle specie e della coltivazione, meeting accolto con successo dai padroni di casa ma anche dalle persone che sono venute e hanno partecipato con grande interesse a tutte le attività proposte. L’intervenire alle mostre-mercato di piante, è l’altro aspetto fondamentale e portato avanti con tanti sacrifici. Non è facile, visti gli impegni, dover fare valigie, prendere aerei, fare chilometri in macchina, allestire gazebo e ogni particolare della location per una buona immagine, tutto questo si fa per poter conoscere le persone, soprattutto i soci (e non) che ci affiancano in queste giornate così impegnative. Tra i nostri lavori, ricordiamo il notiziazio dell’associazione, l’iniziativa “Sostieni il Progetto”, un modo carino per promuovere e sostenere le idee associative, con la donazione di piante da parte dei nostri soci, che si troveranno in alcune mostre-mercato, per dare una mano all’anima solidale. Ogni pianta avrà un cartellino con nome del donatore e logo del progetto sostenuto, anche in questo caso abbiamo avuto grande riscontro da parte di chi crede nello spirito associativo. Non ultimo la collaborazione con il Portale del verde, canale YouTube per gli amanti del pollice verde, dove io giro dei video tutorial specifici sulle Hoya per aiutare i neofiti a capire meglio queste piante. Insomma, il nostro impegno è rivolto davvero a tutti, nessuno escluso!

Kaktos, piante agli antipodi dell'acqua, appuntamento a Roma

Avete già progetti futuri?

Diciamo che le idee non mancano e ogni giorno ci confrontiamo con nuove proposte, è un campo che suscita molto interesse, sarà per la bellezza dei fiori di Hoya, sarà per la novità ma è sempre una strada ricca di grandi sorprese.

Com’è nata la tua passione per le Hoya?

Devo dirti che è una passione maturata da adulta, per ognuno è un percorso diverso. Provengo da una famiglia in cui la campagna è sempre stata sacrificio, mio padre ci ha insegnato dei principi imprescindibili, per chi sa quale valore dare alle cose, frutto del proprio lavoro. Il passo è breve se si ama la natura, i colori, i risvegli degli alberi, il cinguettare degli uccelli, il passeggiare nei boschi a sentire l’odore acre della terra, del muschio che ricopre le rocce di montagna e il silenzio che solo certi luoghi possono dare. Non è da quanto ma è ciò che si sente! L’emozione che si ha nel far crescere e coltivare queste magnifiche piante, solo un appassionato può capire il luccichio degli occhi quando si discorre e si racconta l’apertura di un fiore.

Cos’hanno di così speciale queste piante?

Tutto! Non sono una fanatica e non voglio nemmeno esserlo, però è giusto dire che sono piante che suscitano grande fascino, vuoi i luoghi esotici su cui crescono, vuoi la bellezza del loro fiore, vuoi la complessità in coltivazione, vuoi la non monotonia che ci danno, sono tutti aspetti che rendono le Hoya un genere che conquista e travolge chi le osserva.

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