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Mobilità elettrica, tempo di ricarica

Mobilità elettrica, tempo di ricarica
Foto di mohamed Hassan da Pixabay

Mobilità elettrica e diffusione di un messaggio importante per il futuro: soluzione efficace per l’ambiente e per i consumi

Di come realmente migliora la qualità della vita nei nostri centri urbani e di cosa fare per avere un ambiente sempre più “respirabile” si parlerà a e_mob 2018, la 2° edizione della Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica che si terrà il 27, 28 e 29 settembre a Palazzo Lombardia, sede della Giunta regionale a Milano.

La conferenza e_mob anche quest’anno resta a Milano ma si trasferisce dal Castello Sforzesco a Palazzo Lombardia, sede della Giunta Regionale, riprendendo il cammino che l’anno scorso ha attirato oltre 12.000 visitatori e più di 1.000 persone a seguire convegni e seminari tenuti da 120 relatori. Una tre giorni che sarà animata dalle parole chiave condivisione, diffusione e adesione alla mobilità elettrica.

Se Shenzhen, nella Cina Meridionale, si è trasformato da tranquillo borgo di pescatori in un crocevia mondiale della tecnologia, con un futuro rappresentato soltanto da bus e taxi elettrici, in Italia c’è ancora molto da fare. Parliamo di quella che è diventata un’esigenza imprescindibile per il nostro paese, dove, secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, l’inquinamento atmosferico è tra le cause di decesso prematuro per le elevate concentrazioni di particolato, biossido di azoto e dell’ozono a livello del suolo.

In 39 capoluoghi di provincia italiani si conta almeno una centralina fuorilegge (più di 35 giorni per le polveri sottili con concentrazioni medie superiori a 50 microgrammi/metro cubo) con 28 aree in situazione di emergenza ambientale e sanitaria. Ragione, quest’ultima, che ha indotto la Commissione Europea a deferire l’Italia alla Corte di Giustizia in materia di inquinamento atmosferico con possibili sanzioni fino a un miliardo di euro per mancato adeguamento alle norme anti-smog.

Ecco spiegato il senso delle parole chiave che animeranno l’appuntamento di settembre. Il termine diffusione si riferisce all’esigenza di ramificare l’infrastruttura di ricarica pubblica con colonnine tradizionali e di nuova generazione per favorire e semplificare l’uso dei veicoli elettrici con modalità di “rifornimento” assimilabili con quelle dei mezzi convenzionali.

Regione Lombardia ha già fatto in tal senso una serie di investimenti per l’installazione di nuovi impianti. Non è una novità, infatti, che in Italia le colonnine di ricarica siano ancora poche. Nonostante decreti e progetti comunitari a riguardo non manchino.

L’auspicio è quello di una rapida conversione del parco circolante pubblico e privato con modelli a batterie, un comparto dove l’Italia segna un netto distacco con altri paesi europei nelle vendite: nel 2017 appena 4.827 (su 1.970.497 immatricolazioni) contro 54.617 della Germania, le 47.298 del Regno Unito e le 36.835 della Francia. Ma fanno meglio di noi pure “piccoli” Paesi come Olanda, Belgio, Svezia (tutte oltre quota 10.000) e la Norvegia che con 62.313 è leader continentale del settore.

Ovviamente, per rendere le nostre città meno inquinate, l’auto elettrica da sola potrebbe non bastare. Bisognerà abbinare, infatti, il propulsore a emissioni zero alla produzione di energia da fonti “pulite”. In un futuro in cui i veicoli elettrici assorbiranno una quota sempre più ampia, come auspichiamo, soprattutto per quel che riguarda il trasporto pubblico e in sharing, la capacità del nostro paese di generare elettricità da fonti pultite sarà determinante.

Secondo un’indagine di AlixPartners, nel 2025 i veicoli elettrici e ibridi potrebbero superare i 3 milioni. Per quell’anno, l’Italia avrà dovuto dire addio agli impianti a carbone per la produzione di elettricità, come indicato dal piano di Strategia Energetica Nazionale (SEN) approvato a novembre 2017. Ricordiamo che, entro il 2030, il 28% dei consumi totali di energia elettrica dovrà arrivare da fonti rinovabili, nei trasporti si dovrebbe arrivare al 21%. E allora anche l’auto elettrica sarà a ciclo totale davvero greeen.

Mobilità elettrica: il programma di settembre

L’obiettivo dichiarato dagli organizzatori è promuovere azioni concrete a 360 gradi per favorire la rapida diffusione della mobilità elettrica. Si parte il 27 settembre con la giornata istituzionale e la presentazione alle istituzioni della “Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica”, il documento conclusivo dell’edizione 2017 per rendere i Comuni a misura dei veicoli a batterie.

Promosso dai Comuni di Milano, Bologna, Firenze, Torino e Varese, è oggi sottoscritto da oltre 70 città italiane che sono aggiornate sulle attività svolte da altri enti e possono condividere le proprie iniziative a sostegno degli spostamenti a emissioni zero di persone e merci.

Una risorsa utile che sarà aggiornata con le proposte portate dagli oltre 150 amministratori comunali attesi alla rassegna milanese e dai suggerimenti provenienti dal comitato promotore per agevolare l’applicazione delle buone pratiche elettriche. Una mobilitazione dal basso di un “network virtuoso” che vuole essere un traino per contribuire a liberare il Paese dall’impatto disastroso delle polveri sottili nelle aree urbane.

Il 28 settembre è in programma la giornata tecnico-scientifica con i responsabili di atenei, associazioni, centri di ricerca e di un qualificato comitato scientifico ad illustrare e definire le soluzioni più efficaci per migliorare la qualità dell’aria delle nostre città.

Tra i temi dibattuti nei convegni ci saranno l’analisi dei costi di “rifornimento” e delle modalità di pagamento in Europa, nonché la disamina di norme e regolamenti comunali per consentire il diritto alla ricarica pubblica e privata.

Altre tematiche affrontate riguarderanno la logistica urbana con veicoli a zero emissioni, le proposte di condivisione dei mezzi di trasporto e le soluzioni per sfruttare le batterie dei veicoli elettrici come supporto alla rete energetica e per garantire un corretto riutilizzo o riciclo degli accumulatori a fine vita. Previsti anche workshop operativi con l’obiettivo di definire le proposte per lo sviluppo della mobilità sostenibile da sottoporre ai rappresentanti del Governo che saranno presenti alla Conferenza nazionale

Si chiude il 29 settembre con il raduno elettrico e i test drive, una giornata all’insegna della condivisione della cultura elettrica con il grande pubblico. Nelle sale di Palazzo Lombardia si potrà dialogare con esperti e possessori di veicoli elettrici per scoprire i modelli elettrici che verranno, gli incentivi diretti e indiretti disponibili, le modalità di ricarica e i vantaggi del guidare con la “scossa”.

Nella piazza interna e nelle aree adiacenti alla sede della Regione sarà possibile ammirare le 500 vetture a emissioni zero, attese per il raduno nazionale e i veicoli esposti dai costruttori, compresi quelli nautici e agricoli. Sarà inoltre possibile accedere ai test drive di auto, moto, scooter e bici a pedalata assistita.

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