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Reddito Energetico, l’aiuto economico dello Stato a chi spetta

Reddito Energetico, l’aiuto economico dello Stato a chi spetta
Foto di Solarimo da Pixabay

Dal Ministero dell’Ambiente una nuova misura denominata Reddito Energetico, che fornisce un sostegno economico per l’installazione di pannelli fotovoltaici.

Il Reddito Energetico è una nuova misura da parte del Governo italiano con finanziamenti da 200 milioni di euro per aiutare le famiglie italiane più bisognose. Si tratta di un contributo a fondo perduto per l’acquisto di impianti fotovoltaici.

Leggiamo nell’articolo più dettagliatamente in cosa consiste questa opportunità, chi può accedervi e quali sono i vantaggi.

200 milioni di euro per il Reddito Energetico

Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha stanziato per il biennio 2024-2025 un fondo da 200 milioni di euro destinato a finanziare il progetto “Reddito Energetico”. La somma è messa a disposizione tramite un decreto del ministro  Gilberto Pichetto Fratin. Il nome ufficiale: Fondo nazionale reddito energetico.

La gestione del fondo è affidata al Gse (Gestore dei servizi energetici), società pubblica che eroga i sussidi alle fonti rinnovabili.

L’obiettivo è quello di aiutare le famiglie economicamente svantaggiate a dotarsi di impianti fotovoltaici per la produzione di energia solare, riducendo l’impatto della povertà energetica.

A beneficiare di questi contributi potranno essere I nuclei familiari con le seguenti caratteristiche:

  • quelli con un ISEE inferiore a 15.000 euro;
  • le famiglie numerose con almeno 4 figli fiscalmente a carico, per le quali il tetto ISEE sale a 30.000 euro.

L’80% del fondo è riservata alle 8 regioni del Sud Italia maggiormente in difficoltà dal punto di vista occupazionale e del PIL pro-capite. Si tratta di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il restante 20% del fondo sarà suddiviso tra le altre regioni italiane, dove comunque persistono sacche di povertà energetica che il Reddito Energetico può aiutare a contrastare.

Reddito Energetico, come funziona

Il Reddito Energetico copre interamente o parzialmente i costi di acquisto e installazione di impianti fotovoltaici da parte delle famiglie meno abbienti. Gli impianti ammessi devono avere queste caratteristiche:

  1. potenza compresa tra 2 e 6 kW (sufficiente per una famiglia media);
  2. installati su un’abitazione di proprietà o in usufrutto del richiedente;
  3. non superare la potenza nominale disponibile nel punto di connessione.

Per richiedere il contributo servirà presentare l’ISEE aggiornato e le modalità precise di erogazione saranno comunicate prossimamente dal Ministero dell’Ambiente. Si prevede un meccanismo di sconto in fattura al momento dell’acquisto dell’impianto, simile agli eco-incentivi per le auto a basse emissioni.

Ciascuna famiglia riceverà al massimo 6.000 euro, IVA compresa, come contributo per dotarsi di pannelli fotovoltaici. Se invece la richiesta viene fatta collettivamente da tutti i condomini di uno stabile, il tetto massimo sarà di 8.500 euro.

Reddito Energetico, i vantaggi

Il Reddito Energetico presenta diversi vantaggi sia per le famiglie beneficiarie che per la collettività:

  • permette un risparmio significativo sul costo delle bollette energetiche;
  • aumenta l‘indipendenza energetica delle famiglie meno abbienti;
  • incentiva la produzione di energia da fonti rinnovabili, con benefici ambientali;
  • può creare nuovi posti di lavoro nel settore delle installazioni fotovoltaiche;
  • contribuisce alla riduzione della povertà energetica.

Le altre agevolazioni disponibili

Per l’installazione di impianti fotovoltaici oltre al Reddito Energetico, restano valide anche altre forme di incentivo:

  • il Bonus Casa con detrazione del 50% della spesa sostenuta;
  • l’Ecobonus al 65% per pannelli solari termici;
  • il Superbonus 110% se l’impianto rientra in una ristrutturazione più ampia.

Quindi se si sta pensando di installare un impianto è importante prima valutare tutte le possibili opzioni, considerando Reddito Energetico e incentivi fiscali in modo complementare.

In tal modo anche le famiglie meno abbienti potranno accedere ai benefici dell’energia solare.

Fonte: ProntoBolletta

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