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Skill gap in Italia, accordo tra Cyber Security Foundation e Fortinet per la sicurezza

Skill gap in Italia, accordo tra Cyber Security Foundation e Fortinet per la sicurezza
Foto credit @Depositphotos_725502082_S

Un importante accordo di collaborazione che offrirà formazione in ambito cybersecurity, contribuendo allo sviluppo di competenze fondamentali.

Cyber Security Foundation si unisce all’iniziativa globale Fortinet Education Outreach Program di Fortinet che promuove collaborazioni tra industria, mondo accademico, istituzioni e organizzazioni no profit.

L’obiettivo è quello di sviluppare una forza lavoro nel campo della cybersecurity qualificata e diversificata, offrendo opportunità di formazione, certificazione e connessione con l’ecosistema di datori di lavoro di Fortinet.

Sarà proprio Fortinet, nell’ambito di questa collaborazione, a mettere a disposizione certificazioni professionali necessarie per supportare i progetti educativi della Fondazione, da sempre impegnata nel ridurre lo skill gap digitale in Italia e a costruire una forza lavoro più qualificata e inclusiva tramite percorsi formativi altamente specializzanti di sicurezza informatica.

Skill gap, cos’è e quali le possibili soluzioni

Lo skill gap anche noto come skill mismatch è un annoso problema che provoca da un lato il rallentamento di acquisizione di talenti utili in azienda e dall’altra le possibilità occupazionali.

Ma di cosa di stratta in concreto? Lo skill gap è il disallineamento delle competenze con le esigenze del mondo del lavoro ed è un fenomeno con conseguenze sociali ed economiche importanti, tecnicamente chiamato skill mismatch.

Una condizione non semplice rappresentata dal divario tra le competenze digitali tecniche, relazionali e sociali possedute dai lavoratori e quelle effettivamente richieste dal mercato del lavoro.

Per rallentare gli impatti negativi di questo trend esistono diverse strategie come ad esempio l’adozione di percorsi di formazione 5.0, l’avvio di specifici programmi per valorizzare le competenze digitali, così importante anche il potenziamento dell’apprendimento attraverso l’uso delle nuove tecnologie.

“Questo protocollo rappresenta un passo concreto verso una maggiore diffusione della cultura della sicurezza informatica nel nostro Paese, tra tutti coloro che, a partire dai più giovani, vogliono acquisire competenze strategiche per il futuro – ha dichiarato Marco Gabriele Proietti, presidente e fondatore di Cyber Security Foundation – Tale intesa è in continuità con la missione e gli obiettivi della Fondazione e ci permetterà di proseguire il nostro impegno nell’offrire percorsi formativi altamente qualificanti, contribuendo a costruire una nuova generazione di professionisti della cybersecurity. Un investimento in capitale umano che riteniamo essenziale. Ogni euro corrisposto nella formazione digitale produce un ritorno moltiplicato sul Pil, sull’occupazione e sulla competitività del Paese. La sicurezza digitale è un bene comune: essere preparati in sicurezza digitale non significa solo ‘sapere come difendersi’, ma saper abitare il mondo digitale con consapevolezza, responsabilità e competenza”.

“La collaborazione con Cyber Security Foundation conferma il nostro impegno nel rendere le conoscenze in materia di cybersecurity accessibili a tutti e tutte, in Italia e nel mondo – ha spiegato Massimo Palermo, vp & Country manager, Italy e Malta di Fortinet – In uno scenario caratterizzato dalla costante ascesa ed evoluzione delle minacce informatiche, la formazione su questi temi ricopre un ruolo chiave. La conferma arriva dal nostro ultimo Global Cybersecurity Skills Gap Report, secondo il quale, nell’ultimo anno, l’86% dei leader d’azienda in Italia ha dichiarato di aver subito una violazione che può essere parzialmente attribuita alla mancanza di skill sulla cybersecurity nei team che si occupano di rete e di sicurezza. In questo scenario, il 2024 Security Awareness and Training Report di Fortinet mette in evidenza un altro dato particolarmente significativo: i dipendenti di quasi il 66% delle organizzazioni in Italia non hanno consapevolezza in materia di sicurezza informatica. Parliamo quindi di un tema chiave, non più rimandabile, ma che anzi deve essere messo al centro della strategia di cybersecurity di qualsiasi organizzazione operante sia in ambito privato che pubblico. Il tutto, tenuto conto anche delle opportunità occupazionali che le conoscenze nel campo della sicurezza informatica sono in grado di aprire in Italia dove, soprattutto nelle regioni del Sud, i giovani potrebbero beneficiare di questa domanda crescente di competenze cyber per accedere al mondo del lavoro“.

Fonte: Agenzia DIRE

Photo Credit: Depositphotos

Germana Ferrante

Giornalista, Caporedattrice e responsabile della comunicazione per Green Planet News. Ha lavorato per molti anni nel mondo editoriale presso la A. Manzoni & C. S.p.a., storica concessionaria di pubblicità del Gruppo Editoriale L’Espresso. Svolge la professione di giornalista sulle tematiche ambientali e della sostenibilità online, settori che negli ultimi anni hanno avuto una crescita tale da acquisire importanza primaria. Tra le varie passioni ci sono la fotografia, i viaggi alla scoperta delle varie culture del mondo, gli animali pelosetti, la lettura e la cucina di cui intende portare avanti la tradizione con un pizzico di innovazione sul suo sito personale Mind Cucina e Gusto (www.mindcucinaegusto.com). g.ferrante@greenplanetnews.it.
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