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Storie di clima, il libro che racconta l’impatto dei cambiamenti climatici

Foto di enriquelopezgarre da Pixabay

Storie di clima, il volume di Roberto Barbiero e Valentina Musmeci (Ediciclo Editore, pagine 206, agosto 2020, € 18) che ci indica un percorso e che porta alla luce, attraverso testimonianze preziose, cosa sta accadendo in tutto il mondo a causa dei cambiamenti climatici.

Storie di Clima: nella prefazione a cura di Luca Mercalli, presidente della Società metereologica italiana, si legge: “Il riscaldamento globale è spesso ritenuto un fenomeno astratto, lontano, che arriverà in un futuro non meglio precisato e riguarderà qualcun altro, quando non addirittura ignorato o negato a priori. Invece è già in atto e incide sulla vita di milioni di persone, determinando scelte diverse da quanto si faceva in passato… Chiunque legga queste storie non potrà più dire ‘non credevo, non sapevo…’ ma sarà informato sulla realtà dei fatti e – ci auguriamo – spinto ad agire per mitigare i danni finché è ancora possibile… Come sempre la condizione per risolvere i problemi è conoscerli, e in questo caso, anziché partire da un approccio teorico, fatto di grafiche e tabelle, si ascoltano da protagonisti in carne e ossa esperienze concrete sul clima che cambia”.

Storie di clima è, dunque, la testimonianza sul campo di chi vive più direttamente l’impatto del cambiamento climatico sulle proprie vite. Roberto Barbiero, climatologo e divulgatore scientifico e Valentina Musmeci, scrittrice e fotografa, sono andati a cercare nel mondo donne e uomini che abbiano dovuto portare avanti una difficile lotta ambientale o sociale sul loro territorio a causa dei cambiamenti climatici.

Dalla Patagonia alla Finlandia, dall’Uganda al Messico, dal Libano alla Sicilia gli autori hanno raccolto testimonianze vive, attuali, riportando le emozioni e le sofferenze ma anche le soluzioni adottate da queste persone per sopravvivere o comunque cercare di vivere meglio.

Storie di clima, una riflessione sulle responsabilità umane

Queste testimonianze possono insegnarci molto, prima che sia troppo tardi. Leggiamo nella presentazione del volume: “Cause di questi cambiamenti climatici sono le emissioni di gas serra, dovute all’utilizzo di combustibili fossili, all’allevamento e all’agricoltura intensivi, alla deforestazione, al cambio di uso del suolo: il riscaldamento globale, sin dall’inizio dell’era industriale, è attribuibile alle attività umane.

Si tratta delle stesse attività che concorrono al sovrastrutturamento degli ecosistemi e alla perdita di biodiversità, che vengono riconosciute tra le concause dell’aumento della diffusione di patologie infettive che possono assumere le dimensioni devastanti che l’umanità ha sperimentato nel caso della pandemia causata dal coronavirus Covid-19″.

Abbiamo dunque necessità di ripensare il mondo. Ora più che mai. La crisi cilmatica, come il titolo di uno dei capitoli del volume che scorre in maniera fluida e senza arzigogoli, rappresenta “un’emergenza per l’umanità”.

Una narrazione dell’insicurezza ma anche della speranza

In questa “narrazione dell’insicurezza” sono tante le “storie di clima” che fanno riflettere e di cui riporto alcuni titoli dei capitoli particolarmente emblematici: “Il mare, una risorsa di vita e di cultura da proteggere”, “la vita non piange più”, Vivere i cambiamenti climatici sulla nostra pelle”, “Noi siamo le nostre azioni”, “Il sapore amaro delle fragole: lo sfruttamento delle lavoratrici stagionali”, “Pace e giustizia: le parole chiave della lotta per il cima”, “Quando i predatori non sono solo gli animali”, “Le renne non hanno più da mangiare: storia di un’impasse politica e ambientale”.

Alla fine di ogni capitolo del libro, troviamo il link di approfondimento per capire ancora di più il problema affrontato nel racconto di queste “Storie di clima”, che risulta particolarmente prezioso perché in un approccio divulgativo concreto trovano certezza dati e documenti precisi, senza mai annoiare. Molto bello anche il contributo fotografico. di Valentina Musmeci.

Storie di clima, perché? “I testimoni, attraverso le loro storie vissute in prima persona, sono in grado non solo di raccontare le difficoltà e gli impatti che i cambiamenti climatici determinano ma anche di narrare esperienze di sostenibilità e di resilienza. E di speranza” scrive Roberto Barbiero. Allo stesso modo Valentina Musmeci: Le storie curano, le storie aiutano a capire, a pensare. L’introspezione è un fattore chiave dell’eseere umano. Ho fiducia”.

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