Una giornata per approfondire aspetti geologici, botanici, zoologici ed ecologici dell’area, stimolando il dialogo e l’osservazione diretta del paesaggio e della biodiversità che caratterizzano questo ambiente unico.
Quando si parla di faggete o in genere di foreste vetuste si fa riferimento a quelle che vengono definite come ultimo baluardo di una natura inviolata. Infatti, al contrario di quanto avviene nelle foreste normalmente gestite e coltivate, in esse sono presenti alberi in diversi stadi di sviluppo.
In particolare, si segnala l’abbondanza di legno morto, detto necromassa. Considerato per lungo tempo un indicatore di degrado è, in realtà, un componente fondamentale per il mantenimento e l’incremento della biodiversità, rivestendo un ruolo chiave nell’innesco di numerosi processi ecologici, rappresentando un microhabitat fondamentale per centinaia di specie di vertebrati e invertebrati, che svolgono importanti ruoli funzionali nel sistema-bosco.
L’azione di Insetti, funghi, batteri e altri organismi decompongono i resti vegetali. Un processo che contribuisce al rinnovamento della faggeta fungendo da nicchia ideale per la germinazione e lo sviluppo di molte specie arboree. Un importante serbatoio di carbonio e al contempo un’incredibile riserva di energia.
La faggeta vetusta di Monte Raschio ad Oriolo Roma Patrimonio dell’Unesco
L’Unesco ha avviato il primo sito di tutela transazionale per valorizzare le antiche faggete d’Europa, una rete di foreste che va dai Carpazi ad altre regioni d’Europa. In tutto sono coinvolti 18 Paesi europei e tra questi c’è anche l’Italia.
Nel nostro Paese sono 6 i siti di faggete secolari che si sono viste riconoscere l’iscrizione al Patrimonio mondiale. Tra questi rientra la faggeta di Monte Raschio di Oriolo Romano, all’interno del Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano che si estende per oltre 16mila ettari su un territorio che abbraccia le province di Roma e Viterbo.
Il 10 settembre la quarta edizione di The Walking Deb
Per il prossimo 10 settembre il Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche (DEB) dell’Università della Tuscia organizza la quarta edizione del trekking scientifico The Walking Deb.
I docenti del corso di Laurea in Scienze naturali e ambientali accompagneranno i partecipanti alla scoperta della faggeta vetusta di Monte Raschio. La partenza è fissata per le ore 10:30, presso la stazione FS di Oriolo Romano (VT) e si concluderà alle ore 17.
l percorso naturalistico si snoderà ai margini del Distretto Vulcanico dei Monti Sabatini. Durante il trekking verranno approfonditi aspetti geologici, botanici, zoologici ed ecologici dell’area, stimolando il dialogo e l’osservazione diretta del paesaggio e della biodiversità che caratterizzano questo ambiente unico.
Un momento formativo sarà inoltre dedicato all’approfondimento delle prospettive occupazionali per i giovani nell’ambito delle scienze ambientali e naturalistiche, con un focus sulle professioni emergenti nella conservazione della biodiversità e nel monitoraggio ambientale.
L’evento è pensato soprattutto per ragazze e ragazzi che abbiano voglia di approfondire le scelte universitarie e professionali nel campo della natura e dell’ambiente, è gratuito e aperto a tutti, con un numero massimo di 50 partecipanti.
Gli organizzatori consigliano scarpe da trekking possibilmente con suola antiscivolo, con pranzo al sacco a cura dei partecipanti. L’organizzazione fornirà materiale didattico e un gadget ricordo della giornata. Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 7 settembre 2025. La partecipazione potrà essere richiesta compilando il modulo disponibile al seguente link. Una comunicazione di conferma sarà inviata via e-mail entro la stessa data.