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Tre giovani “scienziati” volano in Ohio con il progetto Hydrocult

Tre giovani “scienziati” volano in Ohio con il progetto Hydrocult
Tre giovani “scienziati” volano in Ohio con il progetto Hydrocult, foto per gentile concessione dell'Ufficio Stampa

Una soluzione innovativa per la mobilità elettrica e le energie rinnovabili. Il sistema elimina l’uso delle batterie, migliorando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale. Il progetto è realizzato con il supporto di Syensqo e degli enti del territorio.

Francesco Petralia, Tommaso De Santa e Paul Ples Vasile, questi i nomi dei tre giovani studenti dell’Istituto Tecnico Alessandro Volta di Alessandria che rappresenteranno l’Italia all’evento che si terrà a Columbus (Ohio, USA) dal 10 al 16 maggio 2025.

Un segno evidente di come la scuola italiana sappia dare vita ad eccellenze, stimolando e incoraggiando i giovani allo studio e al conseguimento dei propri traguardi.

I tre studenti presenteranno il progetto Hydrocult al Regeneron International Science and Engineering Fair (ISEF) 2025, la più prestigiosa competizione scientifica giovanile per scuole superiori al mondo. Il team, sotto la supervisione del professor Giorgio Laganà, si è contraddistinto per l’innovazione e l’approccio pionieristico nell’utilizzo dell’idrogeno come soluzione energetica, allineandosi perfettamente agli obiettivi della transizione ecologica.

Il professor Laganà ha voluto sottolineare come: “I nostri studenti hanno dedicato tempo, energia e creatività allo sviluppo di un’idea innovativa, attraverso questo lavoro non solo hanno acquisito competenze preziose in ambito scientifico e tecnologico, ma hanno anche dimostrato una profonda consapevolezza delle problematiche ambientali e un forte desiderio di contribuire a un cambiamento positivo.

Il progetto si è configurato come un vero e proprio laboratorio di apprendimento attivo e significativo, con una profonda ricaduta didattica su diversi livelli, non ultimi lo sviluppo del pensiero critico e della capacità di problem solving nonché le capacità comunicative, collaborative e di gestione del tempo. Ricadute riscontrate anche sul gruppo classe, aspetto quest’ultimo di grande valore pedagogico.

Siamo certi che l’esperienza che faranno oltre oceano sarà un’ulteriore preziosa occasione per sviluppare competenze a 360 gradi, stimolare la curiosità intellettuale e promuovere una coscienza ambientale critica e propositiva”.

Partner del progetto sono gli enti territoriali, il Comune di Alessandria e la Provincia, e Syensqo, una delle principali aziende globali nel settore delle specialità chimiche.

Soddisfatto il Presidente della Provincia Luigi Benzi, sottolineando i vantaggi che un sistema di alimentazione ad idrogeno per le auto comporterebbe per un minore impatto ambientale. Così come il Comune di Alessandria che ha espresso gratitudine ai giovani studiosi, vanto per la città.

Il progetto è stato realizzato a seguito della vincita – nel precedente anno scolastico – del concorso “Idrogeno al Quadrato” promosso dal Rotary Club di Alessandria lo scorso maggio per poi partecipare al concorso nazionale organizzato a Milano da FAST, Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, ed essere selezionato per volare negli Stati Uniti.

Hydrocult è un progetto innovativo che risponde alla crescente domanda di soluzioni sostenibili nell’ambito della mobilità elettrica e dell’energia rinnovabile. I tre studenti hanno sviluppato un sistema di ricarica che elimina l’uso delle batterie, migliorando l’efficienza energetica e riducendo l’impatto ambientale. Il progetto mira a sfruttare l’energia cinetica dei veicoli in movimento per produrre idrogeno, un vettore energetico fondamentale per la transizione ecologica.

Il sistema si basa su una tecnologia chiamata “press bump”, che genera energia elettrica tramite la pressione esercitata dal passaggio dei veicoli nel traffico.

L’ energia prodotta alimenta un elettrolizzatore che separa l’acqua in idrogeno e ossigeno. L’idrogeno prodotto viene quindi successivamente immagazzinato in serbatoi e utilizzato per alimentare celle a combustibile in grado di rifornire le stazioni di ricarica. Il sistema è autosufficiente, non richiede l’ausilio di batterie e ha un impatto ambientale pari a zero.

L’Ing. Federico Frosini, Direttore dello stabilimento Syensqo di Spinetta Marengo, ha dichiarato:
“In Syensqo, investire nella scuola e nei talenti è cruciale, non solo per massimizzare le risorse aziendali, ma per alimentare l’innovazione e favorire l’apertura verso nuove opportunità e approcci nel campo scientifico. Il progetto Hydrocult dimostra come la sinergia tra le competenze tecnologiche avanzate, come quelle offerte dal sito di Spinetta, e la formazione scolastica possa dare vita a soluzioni innovative e sostenibili, alimentando la nascita di idee con un impatto positivo sul futuro”.

Luca Malgeri

Giornalista, laureato in Scienze Politiche, svolge la professione con passione, curiosità e il desiderio costante di conoscere e informare. Per quasi venti anni ha collaborato con la Tattilo, casa editrice che ha fatto della poliedricità il suo punto di forza, affrontando temi diversificati. Negli ultimi anni, seguendo l’evoluzione del settore, ha abbracciato il giornalismo online, concentrandosi su tematiche quali ambiente, sostenibilità e benessere degli animali. Il calcio rappresenta una delle sue più grandi passioni, che non solo segue da tifoso, ma continua a praticare con entusiasmo, nonostante l’inesorabile passare degli anni. Ama la famiglia, la vita attiva, le passeggiate, il buon cibo e vivere la natura. malgeri.greenplanetnews@gmail.com
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