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Va’ Sentiero, quando i giovani si mettono in cammino lungo il Sentiero Italia

Va' Sentiero, quando i giovani si mettono in cammino lungo il Sentiero Italia
Va' Sentiero, quando i giovani si mettono in cammino lungo il Sentiero Italia

Una camminata di 6.880 km alla scoperta delle terre alte italiane, che inizia il primo maggio. Va’ Sentiero è un viaggio lungo il filo rosso più lungo del mondo: il Sentiero Italia

Un’avventura lunga un anno, per scoprire le montagne e chi le abita, promuovendo le unicità di quei luoghi attraverso la rete e i social. Un battaglia per l’identità senza farne uno strumento “sovranista”, un’idea di inclusività senza dimenticarsi chi siamo.

Un viaggio collettivo, aperto a chiunque vorrà aggregarsi alla spedizione, testimoniando in prima persona la centralità della montagna e l’importanza di un approccio sostenibile alla stessa. Questo il sogno dei tre fondatori di Va’ Sentiero, Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono. Innamorati delle montagne italiane e dei tesori che custodiscono, i ragazzi hanno appena lanciato una campagna di crowdfunding per dare vita alla spedizione, dal basso.

Giacomo Riccobono. Yuri Basilicò. Sara Furlanetto

Insomma, se nel nostro paese molti giovani fanno ciao ciao per cercare fortuna altrove, quelli che rimangono si ingegnano e si mettono in cammino. Lungo le strade di una terra che ha la forma più bella del mondo, sfido chiunque a dire che non è così, e tra i paesaggi più variegati del globo terracqueo.

Paolo Rumiz scrive nel suo La Leggenda dei monti naviganti: “Ero partito per fuggire dal mondo e invece ho finito per trovare un mondo: a sorpresa il viaggio è diventato epifania di un’Italia vitale e segreta. Ne ho scritto con rabbia e meraviglia. Meraviglia per la fiabesca bellezza del paesaggio umano e naturale; rabbia per il potere che lo ignora”.

Il Sentiero Italia, dunque, diventa una rivoluzione in cammino e la montagna, sempre per citare Rumiz, si trasforma nel “perfetto luogo-rifugio di uomini straordinari, gente capace di opporsi all’insensata monocultura del mondo contemporaneo”.

Il Sentiero Italia

Il Sentiero Italia attraversa tutte le catene montuose del Paese, toccando tutte le 20 regioni italiane (dal Friuli-Venezia Giulia alla Sardegna) e oltre 350 borghi montani. Realizzato negli anni Novanta grazie all’Ass. Sentiero Italia e al Club Alpino Italiano, nel corso degli anni successivi il sentiero è stato dimenticato. Ma nel gennaio 2018 il Club Alpino Italiano ne ha annunciato il restauro integrale e, grazie all’immenso lavoro di centinaia di volontari CAI, il S.I. verrà riaperto nella primavera 2019. Il progetto è stato presentato oggi a Milano a palazzo della Regione Lombardia.

“Grazie al nostro viaggio, vogliamo far conoscere il Sentiero Italia soprattutto ai nostri coetanei, in tutto il mondo, e dare voce alle terre alte, luoghi meravigliosi eppure spesso dimenticati, spopolati, abbandonati a sé stessi. Il 2019 è l’Anno nazionale del Turismo Lento: il momento giusto!” ha dichiarato Yuri Basilicò (31 anni), ideatore di Va’ Sentiero.

I tre ragazzi percorreranno l’intero Sentiero Italia a piedi. La loro non è un’impresa sportiva, quanto un’iniziativa sociale, basata sull’idea di condivisione: racconteranno infatti la loro avventura attraverso la rete e i social. La loro esperienza vuole essere una finestra sulle terre alte italiane: i paesaggi, i volti, le tradizioni, i piatti, i mestieri, i dialetti.  Il loro viaggio sarà inoltre raccontato dal Touring Club Italiano, che pubblicherà degli aggiornamenti regolari sul proprio sito; e da Radio Francigena, che trasmetterà i resoconti settimanali della spedizione.

“Questa parte d’Italia custodisce le braci di una parte importante della nostra identità, un patrimonio che  vogliamo valorizzare: un valore a lungo trascurato, che può dare un contributo importante alle nostre montagne, non solo come luoghi per un’escursione o un’esperienza transitoria, ma luoghi per la comunità, dove poter vivere, all’insegna della circolarità” continua Sara Furlanetto (25 anni), co-fondatrice di Va’ Sentiero.

La caratteristica più importante di Va’ Sentiero è l’inclusività del viaggio. La condivisione sarà infatti anche fisica, oltre che digitale: Va’ Sentiero è un’esperienza collettiva, aperta a chiunque voglia aggiungersi alla spedizione (anche solo per una tappa), dando volto e voce alla narrazione, diventando così un ambasciatore di Va’ Sentiero.

Inoltre, lungo il viaggio di Va’ Sentiero verranno organizzati degli eventi in quota: appoggiandosi ad alcuni rifugi di montagna, verranno realizzate delle performance artistiche all’interno di una tenda geodetica messa a disposizione dallo sponsor Ferrino, posta nelle vicinanze del rifugio, cui seguirà l’osservazione astronomica della volta celeste, in compagnia di un divulgatore scientifico (il materiale ottico sarà messo a disposizione dall’azienda sponsor Ziel). “Il nostro sogno è che il nostro progetto sia il seme per una svolta positiva nell’approccio dei giovani alle montagne italiane” afferma Giacomo Riccobono (27 anni), co-fondatore del progetto.

La campagna di Crowdfunding

Per trovare i fondi necessari alla lunghissima spedizione, i ragazzi hanno deciso di scommettere su una campagna pubblica di crowdfunding: una scelta coerente con l’identità inclusiva e partecipativa del progetto. La campagna sarà all or nothing: riceveranno quindi il denaro raccolto solo se l’importo finanziato dai sostenitori sarà almeno pari all’obiettivo minimo prefissato. Chiunque voglia partecipare all’impresa Va’ Sentiero può sostenere la campagna di crowdfunding di Va’ Sentiero sulla piattaforma Indiegogo al link: igg.me/at/vasentiero.

L’obiettivo della campagna è di raccogliere almeno 25.000 euro, che saranno utilizzati per coprire le spese del team dei primi sette mesi di viaggio. Se riusciranno a raccogliere di più, sosterranno le spese di una piccola squadra di giovani film-makers che a rotazione documenteranno l’esperienza; equipaggeranno un furgone di supporto, che sia una stazione di editing on the road, utile a editare e pubblicare i contenuti raccolti in tempo reale; realizzeranno un portale web, multilingue, che raccolga le rubriche sviluppate durante il viaggio. Infine, i ragazzi intendono pubblicare un libro fotografico dedicato ai paesaggi e ai volti del Sentiero Italia.

Tante le ricompense che ogni donatore otterrà come premio per il proprio contributo, tra cui l’opportunità di ricevere in anteprima il percorso e il calendario di Va’ Sentiero per iscriversi alle tappe della spedizione, nonché di adottare una tappa del viaggio, dandole il proprio nome.

Patrocini e sponsor, in tanti appoggiano il progetto

Nel corso dei mesi, Va’ Sentiero ha ricevuto diverse sponsorizzazioni tecniche. Oltre ai già citati Ferrino (zaini e tende) e Ziel (occhiali e binocoli), il principale sponsor tecnico è Montura, che ha creduto nel progetto fin dalla sua genesi e ha procurato tutto l’abbigliamento tecnico.

Inoltre, il progetto ha ricevuto un cofinanziamento da Fondazione Cariplo, necessario ad avviare la spedizione. “Abbiamo sostenuto questo progetto per diversi motivi” spiega Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo “perché è promosso da giovani che hanno la passione per la natura e per la montagna e si sono impegnati a coinvolgere molte persone. Inoltre, Fondazione Cariplo da sempre è impegnata nel sostegno di progetti che promuovono stili di vita legati ad una maggiore sensibilità nei confronti della sostenibilità. A ciò aggiungiamo un altro importante obiettivo: avviare iniziative che recuperino le aree interne, che valorizzino le nostre montagne, incentivando iniziative imprenditoriali soprattutto per i giovani. Ecco che il sogno di questi ragazzi con Va’ Sentiero rappresenta un ulteriore tassello in questa direzione”.

Il progetto ha raccolto numerosi consensi e patrocini, tra cui quello del Ministero dell’Ambiente e di Regione Lombardia. Il primo ente a credere nel progetto è stato però il Touring Club Italiano. “Abbiamo fin da subito voluto dare il nostro patrocinio a Va’ Sentiero” spiega Claudia Sorlini, vicepresidente del Touring Club Italiano “perché ci sembra un progetto bellissimo, che coniuga riscoperta del Paese, valorizzazione delle aree montane, impresa sportiva e impegno concreto per tutte quelle comunità di cui troppo spesso non si parla, malgrado il loro lavoro quotidiano a tutela del territorio. Un’iniziativa in perfetta linea con i valori della nostra associazione, che dal 1894 promuove un turismo sostenibile e si prende cura del Paese come bene comune”.

“Siamo consapevoli si tratti di un progetto impegnativo” concludono i ragazzi di Va’ Sentiero. “La montagna stessa, d’altronde, è una strada in salita. Per questo chiediamo a tutte le persone che condividono la nostra passione di aiutarci concretamente. Walter Bonatti, cui questo progetto è dedicato, disse che «chi più in alto sale, più lontano vede. E noi proprio là puntiamo, in alto”.

Perché, come leggiamo ancora ne La Leggenda dei Monti Naviganti: “Lontano dai luoghi della finzione e del frastuono, ho attraversato a volte una soglia invisibile e scoperto luoghi dello spirito: eremi, fonti, santuari, boschi millenari, a volte semplici toponimi. Soprattutto piccole valli, orientate come antenne paraboloche verso un silenzio planetario… Poiché coltivo l’illusione che grazie a questi luoghi il mondo eviterà la catastrofe”.

Foto: Sara Furlanetto, goo.gl/FJ6Ck2

Info

Va’ Sentiero partecipa a Impatto Zero®. Le emissioni di CO2 prodotte dalla mobilità del furgone di supporto sono compensate mediante crediti di carbonio generati da interventi di creazione e tutela di foreste
in Madagascar.

Associazione Va’ Sentiero
www.vasentiero.org

Facebook
facebook.com/vasentiero

Instagram
instagram.com/vasentiero

Campagna crowdfunding
igg.me/at/vasentiero

Video
https://youtu.be/jR0LnAJLiT4

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