martedì, Marzo 19, 2024

Rome 13°C

Valli di Argenta, preziose esplorazioni autunnali nel Parco del Delta del Po

Valli di Argenta, preziose esplorazioni autunnali nel Parco del Delta del Po
Valli di Argenta, preziose esplorazioni autunnali nel Parco del Delta del Po

Valli di Argenta (FE), una delle più vaste zone umide d’acqua dolce dell’Italia settentrionale, tramonti infuocati e oasi naturali incantevoli convivono con variegate specie di uccelli, un’area naturalistica di pregio nel Parco del Delta del Po

È un ecomuseo dal valore ambientale unico – da scoprire con Visit Ferrara che propone itinerari, soggiorni, pacchetti e visite guidate da prenotare direttamente sul sito.

Aironi bianchi, aironi cenerini, spatole, oche selvatiche, martin pescatore, poiane e molte specie di anatidi vivono in questo scrigno di biodiversità, ideale per passeggiate ed escursioni a piedi, in eco-shuttle o in bicicletta.

La pianura del Parco del Delta del Po è la prima stazione in cui il lupo si è insediato, insieme al capriolo, dopo secoli di assenza. Ci vive infatti una coppia lupi, denominata teneramente dai residenti Marco e Anna, che recentemente ha popolato le Valli di Argenta di 7 cuccioli.

Valli di Argenta, cosa vedere

L’ecomuseo di Argenta svela tre stazioni museali, tra cui il Museo delle Valli di Argenta e il Museo della Bonifica, riconosciuti dall’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia Romagna. Il primo è un’isola in cui grazie all’equilibrio tra terra ed acqua, si creano le condizioni ideali per la convivenza di specie animali e vegetali preziose.

Scenari panoramici straordinari si aprono agli occhi dei visitatori. Tappa d’obbligo il Casino del Campotto, un edificio rurale trasformato in centro di educazione ambientale. Gli interni sono stati trasformati e ricreati dei percorsi espositivi con sezioni storico-antropologiche e naturalistiche.

Boschi, prati umidi, lamineti si estendono all’esterno per 1.600 ettari, ci troviamo nell’Oasi di Val Campotto.

Il paesaggio naturalistico

Da non perdere, una passeggiata nella penisola di Boscoforte, che dopo anni di chiusura, ha riaperto al pubblico l’estate scorsa. Creato da un antico cordone dunoso formatosi in epoca etrusca, quest’angolo di paradiso si spinge per circa 6 km dall’argine sinistro del Reno fino alle Valli di Comacchio.

Un territorio disegnato da canali, dossi sabbiosi, canneti e dove è possibile ritrovare l’ambiente ideale in cui scorgere bellissimi esemplari di cavalli Camargue-Delta, che vagano liberi allo stato brado. E ammirare gli splendidi fenicotteri rosa.

Nell’impianto idrovoro e stato realizzato il Museo della Bonifica. Un esempio di archeologia industriale inserito nel contesto di edifici in stile liberty, utile per il sollevamento e lo scarico delle acque nel fiume Reno.

Qui c’è anche un’antica centrale termoelettrica con immagini che raccontano i lavori di bonifica, le caldaie per produrre il vapore e strumenti più moderni.

All’interno della chiesa di San Domenico c’è invece il Museo Civico di Argenta. Un esempio di architettura quattrocentesca con mattoni a vista e con un campanile con guglia in mattonelle di terracotta policroma.

Con i consigli di Visit Ferrara, si può partecipare ad escursioni nel bosco di Traversante, immergersi tra alberi, ninfee ed animali, passeggiare sulle tracce dei lupi, seguire itinerari su due ruote, godere della magia del foliage in autunno.

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu

Leggi anche

Foto: Visit Ferrara

ALTRI ARTICOLI
nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

i più letti

Newsletter

Gli articoli della settimana direttamente sulla tua email

Newsletter