(Adnkronos) – Si avvicina sempre più la data del conclave che si aprirà il 7 maggio 2025. Per il cardinale Reinhard Marx si arriverà molto velocemente all'elezione del nuovo Papa. Durerà, quindi, "pochi giorni". La seduta continua fino all'elezione di un Pontefice, che avviene generalmente entro poco tempo: in età moderna di solito tra i 4 e i 5 giorni. Al conclave saranno due le fumate: una a fine mattino, l'altra a fine pomeriggio salvo che alla prima votazione ci sia già l'elezione del nuovo Papa. Soltanto il 7 maggio ci sarà una sola fumata poiché i cardinali entreranno in Sistina alle 16.30. La durata di un conclave dipende principalmente dal numero di scrutini necessari per raggiungere una maggioranza di due terzi. Il conclave più breve mai registrato durò poche ore (circa 10) e si tenne nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre 1503. Il conclave più lungo della storia durò 2 anni e 9 mesi (pari a 33 mesi o 1.006 giorni), dal 29 novembre 1268 al 1º settembre 1271, e portò all'elezione di Papa Gregorio X. La lingua ufficiale che si parlerà in Conclave è l'italiano. Non sono ammessi interpreti in Sistina, per la traduzione per i cardinali che non parlano o non capiscono l'italiano, spiega il portavoce del Vaticano Matteo Bruni, "ci si affida alla carità cristiana". A Roma non sono ancora arrivati nove cardinali elettori che entreranno in Conclave per eleggere il nuovo Papa. Non sono state fornite indicazioni su chi siano gli assenti, anche se probabilmente si tratta di quelli che abitano in Paesi geograficamente più lontani. Bruni spiega che al momento sono due le porpore che non parteciperanno "per motivi di salute". Alla settima congregazione dei cardinali pre conclave stamani sono intervenuti 180 porporati di cui 124 elettori come ha fatto sapere il portavoce vaticano Matteo Bruni. Nella prima parte della riunione durata dalle 9 alle 12.30 si è parlato della situazione economico finanziaria della Santa Sede con gli interventi dei cardinal Marx, Farrell, Vergez , Schonborn e Krajewski. Quattordici gli interventi sull'ecclesiologia del popolo di Dio, la polarizzazione nella Chiesa come ferita, e le vocazioni. La prossima congregazione dei cardinali pre conclave si svolgerà venerdì 2 maggio alle 9. Il collegio dei cardinali, impegnati nelle congregazioni generali in preparazione al conclave, "desidera rivolgere al Popolo di Dio l'invito a vivere questo momento ecclesiale come un evento di grazia e di discernimento spirituale, nell’ascolto della Volontà di Dio". Per questo i cardinali, "coscienti della responsabilità a cui sono chiamati, percepiscono la necessità di essere sostenuti dalla preghiera di tutti i fedeli. Essa è la vera forza che nella Chiesa favorisce l'unità di tutte le membra nell'unico Corpo di Cristo". "Di fronte alla grandezza del compito imminente e alle urgenze dei tempi presenti, – osserva il Collegio dei cardinali – è prima di tutto necessario farsi strumenti umili dell'infinita sapienza e provvidenza del Padre Celeste, nella docilità all'azione dello Spirito Santo. È, infatti, Lui il protagonista della vita del Popolo di Dio, Colui che dobbiamo ascoltare, accogliendo ciò che dice alla Chiesa. Che la Madonna accompagni questa corale invocazione con la Sua materna intercessione". I cardinali intervengono anche sul caso del cardinale Angelo Becciu che ha fatto un passo indietro e, in obbedienza al Papa, non entrerà in Conclave: "Circa il cardinale Giovanni Angelo Becciu" la congregazione "ha preso atto che egli, avendo a cuore il bene della Chiesa, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del conclave, ha comunicato la sua decisione di non partecipare a esso. Al riguardo, la congregazione dei cardinali esprime
apprezzamento per il gesto da lui compiuto
e auspica che gli organi di giustizia competenti possano accertare definitivamente i fatti”. La Congregazione dei Cardinali riuniti in pre Conclave interviene su "due questioni di carattere procedurale sulle quali ha avuto modo di riflettere e dibattere nei giorni scorsi". "Circa i cardinali elettori, la congregazione ha rilevato che sua Santità Papa Francesco, creando un numero di cardinali superiore ai 120, come stabilito dal n. 33 della Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis di San Giovanni Paolo II, del 22 febbraio 1996, nell'esercizio della Sua suprema potestà, ha dispensato da tale disposizione legislativa, per cui i cardinali eccedenti il numero limite hanno acquisito, a norma del n. 36 della stessa Costituzione Apostolica, il diritto di eleggere il Romano Pontefice, dal momento della loro creazione e pubblicazione". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
