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Weganool, la Lana Vegana Sostenibile che viene dall’India

Weganool, la Lana Vegana Sostenibile che viene dall'India
Weganool, la Lana Vegana Sostenibile che viene dall'India

Weganool è la ‘lana’ vegana che nasce da un’erbaccia selvatica e da una lavorazione zero-waste. L’erbaccia si chiama Calotropis e cresce generalmente in modo spontaneo ai margini dei campi agricoli. Le sue fibre, dopo una recente scoperta, vengono oggi utilizzate dall’azienda indiana Faborg in cui si produce Weganool. Si tratta di un tessuto simile alla lana di derivazione però completamente vegetale. Il tessuto è stato poi presentato giorni fa a Londra, in occasione di Future Fabrics Expo, la fiera dei nuovi materiali.

Che cos’è Weganool?

La pianta Calotropis è originaria del Nord Africa e dell’Asia Meridionale, descritta per la prima volta nel 1810. La pianta è costituita da fiori, steli resistenti e baccelli e proprio queste due ultime parti vengono utilizzate e lavorate per produrre i tessuti completamente vegetali che vengono poi integrati con il cotone. Tuttavia, la tipologia di fibra che viene prodotta a seconda della parte della pianta impiegata, presenta differenti caratteristiche.

I tessuti tratti dalla fibra degli steli sono infatti adatti alla realizzazione di abiti, interni e tappezzeria durevoli. Mentre i tessuti prodotti dall’utilizzo della fibra dei baccelli sono molto morbidi, perfetti per un abbigliamento leggero, trans stagionale e caldo. Faborg spiega poi, che al momento il tessuto viene realizzato con il 70% di cotone organico e il 30% di fibre Weganool.

Perché scegliere la lana vegana Weganool

Secondo i produttori e inventori di Weganool, questo tessuto avrebbe diversi vantaggi:

  • la pianta per crescere non ha bisogno di cure umane, acqua, fertilizzanti o pesticidi;
  • la produzione di 1 kg di filato consente di risparmiare 9000 litri di acqua potabile pulita rispetto al 100% di filato di cotone;
  • la coltivazione della pianta da cui si trae il filato può convertire terreni aridi e inutilizzabili in terreni redditizi per gli agricoltori;
  • l’estrazione delle fibre dalla pianta produce un prodotto prezioso: un bio-nutriente e un insetticida altamente efficace che può sostituire i fertilizzanti chimici e i pesticidi: si chiama arka;
  • i tessuti in fibre di cellulosa tratta dalla pianta non si restringono ad ogni lavaggio e sono generalmente più facili da mantenere rispetto ai tessuti di lana a base di proteine;
  • le fibre della pianta hanno, secondo test condotti dalla stessa azienda, proprietà antibatteriche.

Optare per Weganool significherebbe fare una scelta etica, anche per quanto riguarda lo sfruttamento degli animali che purtroppo è implicato nella produzione della lana. Contro gli allevamenti intensivi oltre che contro l’inquinamento prodotto dalle industrie tessili. La lana vegana 100% vegetale sarebbe un’ottima alternativa sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e degli animali.

Il marchio tedesco di abbigliamento etico per bambini, Infantium Victoria, alla luce di questi vantaggi, ha già optato per la lana vegana. È da tempo infatti, che anche l’industria della moda e i produttori tessili, cercano le giuste alternative sostenibili per la loro produzione.

L’ideatrice di Weganool

Shankar è il nome dell’ideatrice di Weganool e della fondatrice dell’azienda Faborg. Nata e cresciuta nella comunità di tessitori di Devanga, decide poi di abbandonare l’azienda di famiglia per crearne una propria. Suo obiettivo è quello di creare tessuti ecologicamente sostenibili. Weganool nasce successivamente da una sorta di illuminazione dell’imprenditrice.

Dall’osservazione del comportamento degli uccelli nettarini: guardando fuori dalla finestra del suo ufficio dove crescevano moltissime erbacce, Calotropis, comincia a notare che quegli animali ne erano particolarmente attratti. Da qui e dopo alcune ricerche, la scoperta di come gli uccelli nettarini utilizzano le fibre della pianta per i loro resistenti e caldi nidi. Nel giro di cinque mesi da quel momento, il tessuto era pronto.

Sebbene sia ancora troppo presto per pensare a un vero e proprio lancio sul mercato con una conseguente distribuzione, alcuni tessitori utilizzano già le fibre per la realizzazione di abiti. Si è riscontrato che questi ultimi realizzati con Weganool, presentano una maggiore durevolezza nel tempo, non restringendosi neanche dopo i lavaggi.

In ogni caso, col tempo, vedremo se si tratta di una valida alternativa alla lana di derivazione animale.

Foto dalla pagina Facebook di Faborg

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