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Zeropack: materiali eco per il packaging della frutta

Zeropack: materiali eco per il packaging della frutta
Zeropack: materiali eco per il packaging della frutta

Zeropack: materiali eco per il packaging della frutta. Lo scorso 8 febbraio si è chiusa a Berlino Fruitlogistica 2019. Si tratta del salone mondiale dedicato al commercio ortofrutticolo, coprendo non solo l’intera catena del valore, dai coltivatori ai rivenditori, ma offrendo anche la migliore piattaforma per il business, per  l’innovazione e l’informazione

La manifestazione ha visto la presenza di oltre 300 mila visitatori qualificati. Le più grandi aziende internazionali della distribuzione come WallMart, Tesco, Coop, Carrefour, Lidl e tantissime altre assieme ai produttori di frutta e verdura e alle società di packaging hanno sfruttato il momento per dettare le linee del futuro.

L’evento berlinese è stata l’occasione per la presentazione di Zeropack, una società fondata da Bio-on, fra i player globali della bioplastica di alta qualità, e Rivoira, uno dei leader nella distribuzione e produzione mondiale di frutta. Le due società hanno dato vita, a dicembre 2018, ad un accordo strategico per sviluppare nuovi materiali per il packaging alimentare di frutta e verdura fresche puntando sulla sostenibilità e completa biodegradabilità.

Un tema quello della crescita mondiale dei rifiuti plastici, causati principalmente da packaging alimentari e bevande, di estrema attualità, con la conseguenza di azioni e strategie volte a ridurre al minimo i diversi impatti negativi dell’aumento della produzione e del consumo di materiali polimerici ottenuti da petroli e gas.

Nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi decenni, i volumi complessivi di rifiuti di plastica stanno crescendo enormemente in tutto il mondo: l’attuale e futura gestione dei rifiuti di plastica rimane un enorme problema mondiale.

Tutte le bioplastiche sviluppate da Bio-on (PHAs o poli-idrossi-alcanoati e PHBs o poli-idrossi-butirrato), sono ottenute da fonti vegetali rinnovabili prevedendo l’uso di scarti agricoli come fonte di carbonio per la produzione di bioplastica. Nella maggior parte dei casi garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche delle plastiche tradizionali col vantaggio di essere completamente ecosostenibili e al 100% biodegradabili in modo naturale. Grazie a queste particolari caratteristiche Bio-on estende oggi l’uso dei propri materiali anche ai più innovativi ed interessanti campi di applicazione come il packaging alimentare.

Marco Rivoira, Ceo del Gruppo Rivoira, ha sottolineato come “Zeropack anticipa le strategie del Gruppo Rivoira da sempre alla ricerca di innovazioni. La mission è di fornire qualità totale di prodotto e packaging. Studiare materiali per rivoluzionare questo settore partendo dalla natura consentirà ai colossi della distribuzione di avere un’alternativa sostenibile al 100%”.

La presentazione di Zeropack, organizzata da Bio-on e Rivoira, è stato uno degli eventi di apertura della fiera ed è stato seguito da oltre 150 tra i principali operatori internazionali. Hanno partecipato il fondatore e presidente di Bio-on, Marco Astorri, il CEO di Rivoira, Marco Rivoira e Andrea Taglini CEO di EasySnap, una delle start up più interessanti del settore packaging che con la propria innovazione ha rivoluzionato il design di molte confezioni usa e getta e ne ha semplificato l’uso per il consumatore finale.

Durante la presentazione la professoressa Paola Fabbri dell’università di Bologna (Professoressa associata di Scienza e tecnologia dei materiali presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali) ha illustrato alla platea “il passato, il presente ed il futuro della plastica e delle bioplastiche” nel packaging alimentare.

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