(Adnkronos) – Dazi alla Cina, il presidente americano Donald Trump si rifiuta di fare marcia indietro e risparmiare a Pechino tariffe del 145%. "No", ha risposto in modo secco il capo della Casa Bianca, rispondendo nello Studio Ovale a una domanda dei giornalisti. Nonostante la fermezza di Trump sulle sue posizioni, sabato e domenica prossima Stati Uniti e Cina tenteranno di dialogare in Svizzera. Gli Usa saranno rappresentati dal Segretario al Tesoro Scott Bessent e dal Rappresentante per gli scambi commerciali Jamieson Greer, mentre la delegazione cinese sarà guidata dal vice premier He Lifeng. Questo incontro rappresenta il primo confronto formale tra Washington e Pechino dopo l'imposizione, da parte del Presidente Donald Trump, di dazi del 145% sulle importazioni cinesi, seguita da ritorsioni cinesi con tariffe del 125% sulle merci americane. Quanto alla situazione in Medio Oriente Trump annuncia, invece, e a breve grosse novità. "Ci sono molti colloqui su Gaza in questo momento – dice -. Ne saprete di più nelle prossime 24 ore". Il presidente Trump ha fatto, poi, appello a India e Pakistan perché cessino le ostilità "ora", mentre le due potenze nucleari sono impegnate nel loro più grave scontro militare degli ultimi 20 anni. "Li conosco entrambi molto bene e voglio vederli andare d'accordo. Voglio che la smettano. E spero che possano farlo subito", ha detto nello Studio Ovale quando gli è stato chiesto degli scontri tra i due Paesi. Mentre di fronte alla richiesta di un commento su quanto riportato dall'articolo del New York Times, che parla di un suo aereo militare con cui sarebbe pronto a deportare un gruppo di migranti dalla Libia, risponde: "Non lo so. Dovreste chiedere al dipartimento della Sicurezza interna". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
