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Il graffio musicale di Peppi Nocera: ‘Mi fanno male i capelli’ e la sinistra a Capalbio

(Adnkronos) – Si intitola 'Mi fanno male i capelli' ed è un brano it-pop che non passerà inosservato. Non solo perché l'autore è Peppi Nocera, autore televisivo di lungo corso che ha contribuito alla storia di alcuni dei programmi di maggior successo della tv italiana (da 'Non è la Rai' ad 'Amici', da 'X Factor' a 'L'Isola dei Famosi', a 'Unica') e che torna a firmare un album dopo 40 anni dal suo esordio solista con 'L'ideologia del traditore', uscito per la CGD di Caterina Caselli nel 1985. Ma anche perché musica e testo ne fanno un gioiello di satira politica e di provocazione musicale.  'Mi fanno male i capelli' trasforma un mantra corale (“mi-mi fa-fa nno-nno…”) in un ritratto ironico dell’Italia di oggi con ansie, vanità, sinistra spaesata e voglia di riscossa che parte dalla citazione da “Il Deserto Rosso” di Antonioni con la voce di Monica Vitti che dichiara il suo smarrimento esistenziale. Nocera dipana una disamina spietata e molto divertente della crisi della sinistra, incapace di reagire al dilagare delle destre oltranziste: “La Gauche con fare caparbio/Di stanza a Capalbio/Un area ‘C’ in bicicletta/Un microbiota perfetto”. La canzone, che anticipa l'album 'Materiale Sensibile' in uscita il 24 ottobre per Inri/Universal, ha ispirato subito un post sul seguitissimo account Instagram 'Prossimi Congiunti' che ha usato il brano per una serie di slide che stigmatizzano in modo ironico e trasversale tutto il mondo della politica italiana.  Nocera, che con fare divertito si dichiara "orgogliosamente fuori ogni tempo massimo", ammette di sentirsi "un alieno, in un mondo musicale che preferisce la strada degli algoritmi adolescenti e i tormentoni usa e getta". "In un panorama di nuove scene molto ignoranti e con aspirazioni omologate, che si sgretolano nelle mode di una stagione, alla mia età non ho niente da dimostrare e da perdere quindi scrivo e dico un po' quello che mi pare. E, per assurdo, sono una novità", sottolinea parlando con l'Adnkronos. E non si fa fatica a dargli ragione. (di Antonella Nesi) 
—spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

AdnKronos

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