(Adnkronos) – “Non c’è proprio niente da festeggiare”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al corteo della manifestazione nazionale a Roma ‘Democrazia al lavoro’, commenta i festeggiamenti di Fratelli d’Italia per i tre anni di governo all’hotel Parco dei Principi di Roma. “Quelli che non festeggiano sono quelli che sono qua in piazza – aggiunge- perché in questi tre anni la loro condizione di vita e di lavoro è peggiorata, perché chi lavora è sempre più povero e chi è ricco è sempre più ricco”.
E a chi gli chiede se sono previsti possibili scioperi contro la Manovra? “Non escludiamo nulla” risponde Landini. “Oggi vogliamo dimostrare che c’è una parte molto importante di questo Paese che scende in piazza e chiede cambiamenti – spiega -, se non saremo ascoltati e non sarà modificata radicalmente una legge che consideriamo sbagliata, valuteremo e non escludiamo assolutamente nulla. Di sicuro non finisce qui la nostra mobilitazione, se le cose non cambiano”.
“Abbiamo invitato Sigfrido Ranucci perché vogliamo esprimergli la nostra solidarietà e siccome la Rai è un servizio pubblico, e noi tutti paghiamo le tasse, pensiamo sia totalmente sbagliato tagliare, come è stato fatto, il giornalismo di inchiesta e che sia totalmente sbagliato limitare la libertà di stampa, perché questo vuol dire” dice il segretario della Cgil. “Siamo di fronte a un attacco alla libertà di stampa, alla libertà di lavorare, alla magistratura, non è un caso che noi la nostra manifestazione l’abbiamo chiamata ‘Democrazia al lavoro’ perché pensiamo che c’è una crisi della democrazia e la democrazia si difende praticandola”.
Tra gli interventi previsti alla fine del corteo in Piazza San Giovanni anche quello del
giornalista Sigfrido Ranucci
e di Luc Triangle, segretario generale dell’Ituc. Il Pd partecipa con una delegazione di cui fanno parte Marta Bonafoni, Andrea Casu, Annalisa Corrado, Gianni Cuperlo, Alfredo D’Attorre, Arturo Scotto e Nicola Zingaretti.
“Salvini dice che parlo da ministro di un governo Schlein? No, è lui che non parla da ministro” ribatte Landini, sempre durante il corteo. “Io ministro non lo sono, faccio il sindacalista, lui che invece è anche vicepresidente del consiglio dovrebbe risolvere i problemi. Non è lui che ha vinto le elezioni, dicendo che avrebbe cambiato la legge Fornero?”. “Invece – aggiunge – quello che hanno fatto è far diventare l’Italia il Paese con l’età pensionabile più alta di tutta Europa. E siamo di fronte al fatto che i giovani sono precari e non hanno nemmeno un futuro previdenziale. Chi ha raccontato balle è Salvini che aveva promesso che se andava al governo cancellava la Fornero e in realtà è riuscito a peggiorarla”.
L’iniziativa è stata proclamata per chiedere l’aumento di salari e pensioni, maggiori investimenti nella sanità e nella scuola, una vera riforma fiscale, per dire no alla precarietà e al riarmo.
Partito il corteo, arriverà a piazza San Giovanni, dove, nel primo pomeriggio inizieranno gli interventi. Sono previsti, tra gli altri, quelli del giornalista Sigfrido Ranucci, di Luc Triangle, segretario generale dell’Ituc, e le conclusioni di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil che ha parlato in un punto stampa anche durante il corteo.
“Anche a questo giro il governo interviene contro la progressività ed è una scelta politica. Fa un favore a chi sta meglio e non aiuta chi è in difficoltà” dice il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, a margine della manifestazione nazionale organizzata a Roma dalla Cgil, riferendosi alla Manovra che, dice, prevede “tutti interventi anti-progressivi”. “Oggi siamo in piazza per ricordare a Meloni, che oltre al Paese dei balocchi che racconta sempre c’è anche il Paese reale nel quale gli fanno fatica ad arrivare alla metà del mese, nel quale costo della vita continua a crescere senza sosta e nel quale invece gli stipendi sono fermi al palo da trent’anni”.
“L’Italia è l’unico Paese d’Europa, dove succede questo: è chiaro che la manovra di Meloni non risponde a nessuno dei bisogni della maggioranza dei cittadini, definanzia la sanità, non interviene sull’emergenza degli stipendi e delle pensioni e invece investe una paccata di soldi in armi – conclude -. Questa manifestazione è qui per ricordarglielo e noi siamo in piazza al fianco della Cgil perché condividiamo queste parole d’ordine e perché come è noto noi siamo sempre in piazza quando gli italiani lavoratori e lavoratrici rivendicano i loro diritti”.
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