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Roma, scavi sotto Casa del Jazz: ipotesi resti giudice Adinolfi o tesoro Banda Magliana

(Adnkronos) – Potrebbe arrivare a una svolta il mistero lungo 31 anni sulla scomparsa del giudice Paolo Adinolfi. Si scava infatti sotto la casa del Jazz a Roma per riaprire alcuni tunnel sotterranei mai esplorati prima e che sarebbero stati murati. C’è il sospetto che dentro ci possano essere i suoi resti o, quanto apprende l’Adnkronos, un tesoro della banda della Magliana.  

Le operazioni sono coordinate dalla prefettura di Roma, che per le ispezioni si è avvalsa dei carabinieri, della gdf e della polizia. Gli scavi , a quanto si apprende, sono stati sospesi e riprenderanno domani. L’edificio dove sorge la casa del jazz sorge all’interno di bene confiscato proprio alla banda della Magliana che era stato poi assegnato al Comune di Roma. Sul posto anche la sovrintendenza capitolina. A far scattare le ispezioni sarebbero stati i sospetti dell’ex giudice Guglielmo Muntoni. 

 

“Ho appreso di questa iniziativa leggendo i siti questa mattina. In questo momento occorre solo aspettare l’evoluzione di questa attività. Io e la mia famiglia in questa fase non ci sentiamo di dire altro”, ha commentato l’avvocato Lorenzo Adinolfi. 

 

Adinolfi, sparito il 2 luglio 1994, aveva detto uscendo di casa in via della Farnesina che sarebbe tornato a pranzo. Nel corso degli anni si sono fatte numerose ipotesi sui motivi della scomparsa del magistrato che nel suo incarico precedente alla nomina appena ricevuta aveva avuto a che fare con casi importanti passati dalla sezione Fallimentare, allora come oggi ufficio che decide su questioni che possono avere risvolti anche in vicende di criminalità. L’inchiesta sulla sua sparizione è stata archiviata ma i misteri sono rimasti. Secondo una serie di testimonianze, Adinolfi fu visto su un autobus quando era invece uscito di casa in macchina poi ritrovata al Villaggio Olimpico. E anche un’altra sulla presenza accanto a lui negli uffici giudiziari di piazzale Clodio di un giovane sconosciuto.  

Nel corso degli anni si sono fatte diverse ipotesi compresa quella di un collegamento fra la scomparsa del giudice e il fatto che negli anni precedenti si fosse occupato del fallimento della Fiscom, e poi anche quella della Ambra Assicurazioni. Nel primo caso, spiega ancora il quotidiano, fu condannato Enrico Nicoletti, considerato dagli investigatori il cassiere della Banda della Magliana, e per molto tempo si è ipotizzato che il giudice fosse sepolto in una sua proprietà. Proprio come l’attuale Casa del Jazz dove stamattina si sta scavando. 

 

cronaca

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

AdnKronos

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