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Analisi chimica delle acque: quando serve e come si fa

Analisi chimica delle acque: quando serve e come si fa
Foto @Ufficio stampa

Sia che si tratti di contesti familiari che professionali, è importante sapere che attraverso una professionale analisi chimiche delle acque si possono identificare eventuali agenti inquinanti e valutare le caratteristiche chimiche e fisiche del liquido così da garantire massimi standard di sicurezza.

A seconda della destinazione d’uso, i requisiti di qualità variano considerevolmente, rendendo indispensabile l’intervento di un laboratorio specializzato per eseguire gli approfondimenti appropriati.

L’attività dei laboratori di analisi

Chi non li conosce deve sapere che i laboratori di analisi delle acque sono vere e proprie strutture con personale qualificato e strumentazione avanzata: il loro obiettivo è effettuare indagini approfondite sui campioni raccolti spaziando tranquillamente da acque superficiali, potabili, di scarico e persino quelle destinate a piscine e centri benessere.

La normativa vigente stabilisce parametri precisi da rispettare al fine di tutelare la salute pubblica e l’ambiente. Un’analisi chimica accurata supporta nell’individuazione e quantificazione di sostanze quali di metalli pesanti, nitrati, fosfati, e batteri patogeni, nonché di rilevare parametri fisico-chimici come il pH, la conducibilità elettrica e la torbidezza.

Perché eseguire un’analisi delle acque

L’esigenza di sottoporre le acque a una verifica chimica si presenta in diversi contesti:

  • Risulta obbligatoria per legge in numerosi ambiti come quello delle aziende che producono potabile, per i gestori di impianti di trattamento delle acque reflue e per chiunque gestisca piscine pubbliche o private. In questi casi, i controlli servono a garantire che si rispettino i requisiti. 
  • Monitorare lo stato di salute dell’ecosistema. I controlli di fiumi, laghi e bacini idrici aiutano ad individuare eventuali fonti di inquinamento di origine antropica o naturale. Le acque superficiali sono esposte a rischi di contaminazione, che talvolta derivano dall’uso di fertilizzanti in agricoltura, dagli scarichi industriali o dalla presenza di agenti patogeni, rendendo necessario un monitoraggio continuo;
  • Garantire che la piscina sia sicura. Che si tratti di strutture pubbliche o private bisogna fare in modo che siano salubri, non contengano residui organici, prodotti chimici utilizzati per la pulizia o sostanze introdotte accidentalmente dai nuotatori ma soprattutto che la percentuale di cloro sia idonea.

Come si svolge l’analisi chimica?

Il lavoro di analisi viene condotto da esperti del settore che si occupano di tutte le fasi a partire dal prelievo del campione cercando di avere cura di selezionare diverse porzioni da profondità differenti.

A questo punto tutto viene trasportato al laboratorio di analisi delle acque dove i campioni sono sottoposti a numerosi test chimici e fisici che vanno ad includere parametri vari quali il pH, la durezza e la conducibilità elettrica ma non manca la misurazione della concentrazione di specifiche sostanze chimiche che possono essere considerate dannose o pericolose per l’ambiente o la salute. Dovete sapere che ci sono diverse tecniche e ciascuna viene impiegata per comprendere e quantificare specifici tipici di contaminanti.

Come avrete compreso, affidarsi a laboratori specializzati è fondamentale: in questo modo si riesce a garantire lo standard imposto per legge e soprattutto tutelare se stessi, il proprio team ed eventuali clienti a contatto con i liquidi.

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