(Adnkronos) – Caldo, afa e i farmaci 'soffrono'. Ma cosa accade davvero ai medicinali? L'Aifa ha pubblicato un post con le opportune raccomandazioni: "Tieni i farmaci in ambienti freschi e asciutti e verifica sempre sul foglio illustrativo modalità e temperature di conservazione; controlla aspetto, odore e colore dei tuoi medicinali, consultando il medico o il farmacista se noti anomalie; se viaggi in auto, conserva i medicinali nell'abitacolo climatizzato o in borse termiche: se viaggi in aereo, metti i farmaci salvavita nel bagaglio a mano, insieme alle prescrizioni; porta sempre con te le confezioni originali, per non fare confusione tra scadenze, avvertenze e dosaggi di medicinali diversi; controlla se i farmaci che assumi sono compatibili con l’esposizione al sole. Sul tema l'agenzia italiana del farmaco ha realizzato anche un agile podcast per tutti. "Anche i farmaci temono il caldo. E per questo in estate, in particolare con queste ondate di calore sempre più frequenti e durature, è necessaria qualche accortezza in più per conservarli correttamente. Ovunque si vada in ferie, non deve mancare quanto necessario per proseguire le terapie in sicurezza – ribadisce l'Aiga – Non facciamoci cogliere impreparati prima della partenza, ma osserviamo alcune semplici accortezze, cominciando col leggere il foglietto illustrativo, che riporta le esatte modalità e temperature di conservazione dei medicinali. È importante rispettarle perché la sicurezza non va in vacanza". La temperatura è importante, rispettala. "Verifica attentamente sul foglio illustrativo la giusta temperatura di conservazione. Se non sono specificate particolari condizioni, conserva i tuoi farmaci in ambienti freschi e asciutti a una temperatura inferiore a 25 °C. Se viaggi, è buona norma dotarsi di borse refrigerate che possano mantenere una temperatura adeguata per tutta la durata del tragitto". "In auto, ricorda che l’abitacolo è più fresco del portabagagli. In aereo porta i farmaci salvavita nel bagaglio a mano insieme alle prescrizioni. Ricorda che i liquidi di volume non superiore a 100 ml possono essere trasportati nel bagaglio a mano e devono essere inseriti in buste trasparenti, mentre per compresse e capsule non ci sono restrizioni. Alcuni farmaci – prosegue il podcast -necessitano di particolari condizioni di conservazione. L’insulina, ad esempio, deve essere conservata in frigo a una temperatura controllata compresa tra 2 e 8 gradi centigradi. Anche i farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali a base ormonale sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche. Evita, in ogni caso, di esporli a fonti di calore e a irradiazione solare diretta". "Se l’aspetto del farmaco che assumi abitualmente ti sembra diverso o presenta difetti come un colore o un odore anomalo o una differente consistenza, consulta il medico o il farmacista prima di assumerlo perché questi cambiamenti non sempre sono indice di un deterioramento del medicinale", consiglia l'Aiga. Alcuni farmaci possono provocare reazioni di fotosensibilizzazione come dermatiti o eczemi. "Questo fenomeno può verificarsi in particolare con creme a base di cortisone, gel, soluzioni o spray, ma anche antibiotici e anticoagulanti. In questo caso, è bene evitare l’esposizione solare, in particolare nelle ore più calde della giornata, e utilizzare sempre un’adeguata protezione. In casi specifici, ad esempio dopo l’uso di cerotti a base di ketoprofene, è necessario evitare di esporsi al sole fino a due settimane dopo il trattamento", precisano gli esperti. "Ricorda che quando possibile, in estate l’utilizzo di formulazioni solide come le compresse è da preferire alle formulazioni liquide, poiché meno sensibili alle alte temperature", suggerisce l'Aifa. Farmaci che possono favorire disturbi causati dal caldo. "Alcuni farmaci, a causa del loro meccanismo di azione, possono interferire con il meccanismo della termoregolazione o alterare lo stato di idratazione. L’elenco di seguito – precisa l'Aifa – individua diverse categorie di farmaci che, in base ai meccanismi di interferenza con gli effetti del caldo, possono aggravare gli effetti delle alte temperature sulla salute. In casi estremi e solo su consiglio del medico curante può essere valutata la necessità di una rimodulazione della terapia". Ecco l'elenco: Anticolinergici: possono interferire con la termoregolazione, ridurre lo stato di vigilanza, ostacolare la sudorazione Antipsicotici: possono inibire il meccanismo di sudorazione, diminuire la pressione arteriosa e la termoregolazione a livello centrale e ridurre lo stato di vigilanza, rendendo il soggetto incapace di adottare strategie difensive Antistaminici: possono inibire il meccanismo di sudorazione e ridurre la pressione arteriosa Antiparkinsoniani: possono inibire il meccanismo di sudorazione e ridurre la pressione arteriosa, causare vertigini e stato di confusione Antidepressivi: possono ridurre la sudorazione, interferire con la termoregolazione centrale e ridurre lo stato di vigilanza E ancora: Ansiolitici e rilassanti muscolari: possono ridurre la sudorazione e causare vertigini, diminuire la gittata cardiaca e influenzare il raffreddamento tramite vasodilatazione, possono causare un aggravamento di sintomi respiratori Antiadrenergici e beta-bloccanti: possono influenzare la dilatazione dei vasi sanguigni cutanei, riducendo la capacità di dissipare calore per convezione Simpatomimetici: vasodilatatori, compresi nitrati e regolatori del canale del calcio, possono peggiorare l’ipotensione in soggetti vulnerabili Antipertensivi e diuretici: possono condurre a disidratazione e ridurre la pressione sanguigna; un effetto collaterale comune è l’iponatremia che può essere aggravata da un eccesso di assunzione di liquidi Antiepilettici: possono ridurre lo stato di vigilanza e aumentare lo stato di confusione —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
