Il progetto parte dagli orti del Muse con l’obiettivo di raccogliere dati sulla diversità e abbondanza degli insetti impollinatori.
In occasione delle Giornata Mondiale delle Api che ricorre oggi 20 maggio, è al nastro di partenza ACT4BEES, il progetto finanziato dall’Unione europea nell’ambito del programma di ricerca del “National biodiversity future center – nbfc” a valere sulle risorse del Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha l’obiettivo di monitorare la qualità ambientale, la biodiversità degli insetti impollinatori, la presenza di habitat idonei per il foraggiamento e la nidificazione nel Comune di Trento, che dal 2023 è entrato nella rete “Comuni Amici delle Api”.
Le arnie sono posizionate, le api stanno arrivando e i kit per il monitoraggio sono nelle mani di volontarie e volontari che, grazie alla loro partecipazione, contribuiranno alla raccolta di dati scientifici e alla conservazione degli impollinatori.
ACT4BEES nasce come evoluzione naturale del progetto BeeTrento (2023), che nella prima fase ha visto la collaborazione tra MUSE, Comune di Trento, Libera Università di Bolzano, Garden Club Trento e Federazione Trentina Biologico e Biodinamico per realizzare il primo monitoraggio ambientale del territorio comunale.
Nel 2023 erano state individuate 4 aree di campionamento nel fondovalle, lungo l’asse nord-sud della città di Trento.
Al centro di ciascuna area erano state posizionate due arnie di Apis mellifera (ape europea), da cui sono stati prelevati campioni di polline in due periodi distinti (maggio e luglio). I campioni sono stati analizzati per quantificare la presenza di agrofarmaci, metalli pesanti e per valutare la tipologia di polline raccolto, al fine di comprendere meglio le preferenze fiorali delle api in ambiente urbano.
L’analisi chimica multiresiduale dei campioni di polline ha consentito di identificare e quantificare la presenza, la distribuzione e la concentrazione dei 576 principi attivi di fitofarmaci ricercati, nonché dei tre metalli pesanti cadmio, piombo e rame.

I risultati raggiunti, seppur non esaustivi di tutto il territorio comunale, interessando solo l’asse di fondovalle, hanno consentito di identificare 27 fitofarmaci, distinti in 7 insetticidi, 19 fungicidi e l’erbicida glifosato.
Oggi il progetto si amplia attraverso un nuovo monitoraggio ambientale e della biodiversità su tutto il territorio comunale. Anche la rete dei partners si allarga grazie al coinvolgimento di numerosi citizen scientist, di nuovi apicoltori e della società Melixa. Il progetto ha ottenuto il finanziamento dall’Unione Europea nell’ambito del programma di ricerca del “National Biodiversity Future Center – NBFC”, con risorse PNRR. Così nasce ACT4BEES.
ACT4BEES, gli obiettivi
Gli obiettivi di ACT4BEES comprendono la raccolta di dati sulla diversità e abbondanza degli insetti impollinatori, con un focus sugli Apoidei Anthophila, l’identificazione di specie invasive e la mappatura degli habitat di foraggiamento e nidificazione. L’analisi di questi habitat si concentrerà sull’individuazione e osservazione della presenza e dello stato di conservazione delle risorse fiorali e dei siti di nidificazione. Un altro obiettivo è la creazione di mappe dettagliate e consultabili degli habitat cruciali per la conservazione degli impollinatori.
Il progetto prevede la partecipazione attiva della cittadinanza nella raccolta di dati scientifici e nelle azioni di conservazione degli impollinatori.
“Uno degli obiettivi principali di ACT4BEES, oltre alla ricerca scientifica e al monitoraggio ambientale, è aumentare la consapevolezza del ruolo degli insetti impollinatori e delle specie selvatiche nell’impollinazione”, afferma Maria Vittoria Zucchelli, mediatrice scientifica MUSE e referente del progetto. “Questo sarà realizzato anche attraverso il coinvolgimento delle scuole e iniziative di comunicazione rivolte alla cittadinanza”.
Metodologie
Area di studio, disegno sperimentale e modalità di raccolta dati
Le attività si svolgeranno nel Comune di Trento, un’area caratterizzata da un significativo gradiente altitudinale (da 194 m di Piazza del Duomo a 1.500 m della Piana delle Viote sul Monte Bondone) e ambientale, con contesti che spaziano dagli ambienti urbani (come, ad esempio, il parco del Doss Trento e il parco di Gocciadoro) a quelli periurbani e montani, inclusa l’area protetta della Torbiera delle Viote del Monte Bondone.
Il campionamento si baserà sulla suddivisione del territorio comunale in 13 aree di 1,5 km di raggio ciascuna, selezionate a partire dal punto di posizionamento di due arnie, per un totale di 26 strutture. In ciascuna area, saranno identificati anche due plot di campionamento per il monitoraggio della biodiversità.
Un plot, situato in ambito urbano e periurbano, sarà monitorato dai citizen scientists (volontarie/i) utilizzando una pan trap, trappola passiva adatta a campionare l’abbondanza e la diversità degli insetti impollinatori, in particolare piccoli imenotteri. Le volontarie e i volontari, 14 in totale e suddivisi in 6 gruppi, monitoreranno le 13 aree, coprendo 2 aree per ciascun gruppo.
Il secondo plot, situato in zone agricole e naturali, sarà monitorato da ricercatrici e ricercatori entomologi, che eseguiranno il campionamento lungo un transetto di dimensioni definite, utilizzando, per la raccolta dei campioni, l’osservazione visiva e un retino da sfalcio.
I campionamenti entomologici vengono ripetuti 4 volte (1 volta al mese) a partire da aprile fino a luglio. I campioni di polline vengono invece raccolti a maggio e a luglio effettuando 2 prelievi a distanza di una settimana. Le dimensioni delle aree sono state scelte sulla base della capacità delle api bottinatrici di perlustrare il territorio per un raggio di almeno 1,5 km attorno al proprio alveare e di effettuare fino a due milioni di microprelievi al giorno di materiale quale: polline, nettare, resine delle gemme per la costituzione della propoli e acqua.