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Natale plasticfree, il WWF spiega come ridurre e riciclare la plastica

Natale plasticfree, il WWF spiega come ridurre e riciclare la plastica
Foto Pixabay

I giorni di festa sono infatti particolarmente “critici”, soprattutto per il consumo della plastica: tra pranzi e cene natalizie e di capodanno, shopping e regali, addobbi e pulizie post feste, il consumo di plastica aumenta rispetto agli altri giorni dell’anno

Il WWF fornisce quindi alcuni consigli perché le feste possano anche rappresentare un importante momento plasticfree. La plastica, in realtà, non è l’unico problema: i rifiuti durante questo periodo “lievitano” peggio del panettone e dello spread al tempo di Berlusconi.

Una media del 30% in più e, considerata la tipologia dei ‘simboli natalizi’, dagli imballaggi di dolciumi sino a regali e stoviglie usa e getta, si prevede un aumento del volume di rifiuti destinati all’indifferenziata, un aggravio ulteriore per lo smaltimento da parte delle amministrazioni locali con inevitabili impatti sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.

Notizia di cui vi abbiamo parlato in maniera approfondita in questi giorni: la Commissione e il Parlamento Europei e gli Stati membri hanno approvato la messa al bando in Europa di oggetti di plastica mono-uso come cannucce, piatti, bicchieri, posate, contenitori in polistirolo.

Proprio sugli imballaggi il WWF ha chiesto di introdurre in Italia una cauzione che stimoli i consumatori a riconsegnare i piccoli imballaggi per favorire riciclaggio. L’obiettivo è del 100% imballaggi di plastica riciclabili o riutilizzabili entro il 2030. Ognuno, insomma, può fare la differenza approfittando delle feste per imparare stili di vita più attenti, con un occhio anche al portafoglio. Iniziando da subito il “green future”.

Plasticfree: le 5 regole

Ecco le 5 REGOLE della campagna plasticfree del WWF, pensata per addobbi, tavola, cibo, regali e confezioni, pochi gesti, semplici, che moltiplicati per oltre 60 milioni di italiani, alleggeriscono il nostro ‘peso’ sul pianeta.

La Legenda “Dove lo butto?” elenca oltre 50 oggetti e prodotti tipici delle feste natalizie suggerendone il corretto smaltimento, spesso complicato e sconosciuto. Parecchi gli esempi: non tutti sanno che lo stampo alla base di panettone anche se di carta va buttato nella raccolta indifferenziata, così come le candele consumate, i gusci di cozze e vongole, le ghirlande dorate, le carte lucide o argentate per i pacchetti, i nastri e coccarde, i tovaglioli di carta colorati e i tappi di finto sughero di vini e spumanti.

I consigli del WWF tendono sia a ridurre il più possibile il consumo di plastica usa e getta, proponendo alternative valide e durevoli, sia a incoraggiare l’acquisto di oggetti con imballaggi più ridotti o con prodotti naturali.

Il Natale può essere anche il momento giusto, avendo più tempo per lo shopping, di trovare finalmente il negozio della propria città con prodotti alla spina per il refill di detersivi, cosmetici, shampoo. Questa soluzione consente di ridurre notevolmente i rifiuti di plastica e può diventare anche un regalo utile e insolito da fare ai propri amici ad esempio con un Buono acquisto.

Plasticfree: gli acquisti

1. ALBERO: Scegliamo decorazioni di vetro, legno, oppure di pasta di sale colorata, magari da realizzare con i bambini. Un’altra soluzione è la frutta secca, il marzapane o catenelle di pop-corn che, trascorso il Natale, potremo mettere sul terrazzo per rifocillare gli uccelli infreddoliti.

Per l’albero la cosa migliore è addobbare piante che già possediamo o acquistare un sempreverde nostrano (ginepro, corbezzolo, agrume) che ben si adatta ai nostri ambienti. Se vogliamo l’abete, acquistiamolo presso un vivaio locale, controllando la provenienza e la presenza di un idoneo pane di terra. Trattiamolo con cura e dopo le feste trasferiamolo in un vaso più grande, posizionato in una zona fresca e umida del terrazzo. I più creativi potranno optare per un albero “fai da te” con materiali di riciclo o di recupero.

2. “SCARTA” LA PLASTICA: l’ideale sarebbe non incartare i regali, ma rischia di svanire l’effetto sorpresa. Per il pacchetto fai da te un buon compromesso è preferire la carta di recupero (giornali, spartiti musicali, fumetti, tessuti) o riciclata. Evitiamo quella metallizzata che non è riciclabile.

Per decorare il pacco usiamo rafia, corda, bastoncini di spezie al posto di nastri. In negozio, al momento dell’impacchettamento, chiediamo esplicitamente una confezione senza plastica : piuttosto usiamo per regali voluminosi grandi buste di carta colorata possibilmente FSC e chiuse con mollette e clip di legno. La sera di Natale invitiamo amici e parenti a non strappare confezioni e buste di cartone (se usiamo le clip non siamo costretti a farlo): potremo così riutilizzarle in altre occasioni o farle diventare materiale per bricolage dei bambini.

3. SHOPPING IN COMPAGNIA: un car pooling per gli acquisti natalizi è un regalo alla nostra città e all’ambiente. Usiamo sempre shopper di tela e chiediamo di impacchettare con carta o tessuti.

4. NO AI REGALI INUTILI: regali per i più piccoli con materiali naturali (lana, cotone, legno, carta). Regalare l’adozione una specie a rischio tra elefante, tigre, orso polare, delfino, lupo, panda (vai su natale.wwf.it) è un buon modo per aiutare il WWF a combattere il bracconaggio e a preservare gli ambienti più ricchi di biodiversità. Insieme alla ‘sorpresa’ di un regalo insolito arriverà anche il Certificato e le schede con tutte le informazioni sulla specie adottata.

PRANZI E CENONE: STOP ALLO SPRECO: Evitiamo le stoviglie in plastica usa e getta e se abbiamo davvero tanti ospiti optiamo per quelle in bioplastica, carta o bambù che possono essere smaltite (anche sporche) con gli scarti alimentari.

Plasticfree: Dove lo butto?

Prima regola: si possono mettere nel cassonetto della plastica soltanto gli imballaggi di plastica e non gli altri prodotti di plastica. Gli imballaggi sono le confezioni, le scatole, le pellicole, le vaschette, le bottiglie, i flaconi che contengono, avvolgono e proteggono i prodotti che compriamo. Un esempio? Il giocattolo di plastica non è un imballaggio e quindi non può essere messo nella plastica, mentre la scatola di plastica trasparente che lo contiene sì.

Seconda regola: si deve cercare con attenzione sulla confezione o l’indicazione dell’azienda su come smaltire correttamente lo specifico incarto o la presenza di un simbolo, il triangolo di frecce (con spesso associato un numero). In presenza di questo triangolo e di numero da 1 a 6 siamo di fronte a plastica riciclabile che va smaltita nella raccolta della plastica.

La lista che segue vuole dare alcune indicazioni di massima per eventuali rifiuti e scarti comuni durante le festività. Si tratta di indicazioni di massima che vanno comunque verificate seguendo le due regole principali e soprattutto, non vi spaventate. Basta un po’ di buona volontà che si mette spesso in tante akltre cose che ci stanno a cuore. fate in modo che l’ambiente diventi una di queste cose. Sempre di più.

Ecco la lista plasticfree:

Alimenti avariati:  umido/organico
Agende vecchie: se hanno copertina di plastica, separarla dai fogli (che vanno nella carta); se tutta di carta nella raccolta della carta;
Albero di plastica vecchio: Eco-centro
Bottiglia spumante: vetro
Calendario dell’Avvento: l’esterno nella carta, l’interno (blister porta dolcetti) nella plastica
Candela: indifferenziata
Carta asciugatutto/carta assorbente con residui alimentari: umido/organico
Carta asciugatutto/carta assorbente con residui di detersivi/saponi: indifferenziata
Carta dei regali lucida (dorata, argentata, glitterata, etc): indifferenziata
Carte da gioco : indifferenziata
CD: indifferenziata
Confezione esterna dei giocattoli (quelli con finestrina trasparente: separare carta e plastica. La prima nella raccolta della carta (se non lucida). La finestrella, se non diversamente indicato, va nell’indifferenziato.
Confezione interna di plastica trasparente dei giocattoli: plastica, se non diversamente indicato
Flaconi detersivi/saponi: plastica
Gabbietta ferma – tappo dello spumante: metalli
Ghirlande e fili dorati/argentati dell’albero: indifferenziata
Giocattoli elettronici: RAEE (Eco-centro)
Giocattoli non elettronici: indifferenziata
Grassi e oli di frittura: raccolta olio vegetale esausto o Eco-centro
Gusci di gamberi, aragoste e scampi: indifferenziata, se non diversamente indicato dal proprio Comune
Gusci di cozze, vongole, ostriche: indifferenziata, se non diversamente indicato dal proprio Comune
Gusci di noci e nocciole, arachidi, mandorle: umido/organico
Gusci delle uova: umido/organico
Incarti esterni di cioccolatini, caramelle e torroncini: plastica
Incarti interni argentati di cioccolatini, caramelle e torroncini: indifferenziato
Imballaggi di elettrodomestici ed elettronica: il polistirolo va nella raccolta della plastica, le buste trasparenti se hanno un simbolo a forma di triangolo con frecce che si inseguono, va nella plastica. Altrimenti in indifferenziata
Involucro del cotechino: indifferenziata, se non diversamente indicato sulla confezione
Involucro trasparente di abbigliamento e accessori: plastica
Lische di pesce: umido/organico
Luminarie di Natale: RAEE (rifiuti speciali elettrici e elettronici-presso le discariche)
Nastri e coccarde decorative: indifferenziata
Nastro adesivo: indifferenziata
Ossa di animali: indifferenziata, se non diversamente indicato dal proprio Comune
Palle di Natale: indifferenziata
Imballaggi pandoro e panettone: scatola esterna /carta, sacchetto interno in plastica trasparente/plastica, stampo di cottura/indifferenziata, gancio della scatola/indifferenziata
Imballaggi torrone: scatola esterna / carta (se non diversamente indicato sulla confezione), involucro interno/ indifferenziata (se non diversamente indicato sulla confezione)
Pellicola esterna confezioni regalo: plastica
Piatti e bicchieri di plastica: se sporchi e unti/plastica
Piatti e bicchieri di plastica con residui importanti di cibo: indifferenziata
Piatto, tazza, tazzina di ceramica/porcellana/cristallo: indifferenziata
Pile dei giocattoli: RAEE (rifiuti speciali elettrici e elettronici-presso gli eco-centri oppure presso i negozi)
Pluriball (imballi ammortizzanti ‘millebolle’): plastica
Posate di plastica: indifferenziata
Scarti alimentari crudi o cotti: umido/organico
Statuina del presepe di plastica o resina, tappetino verde: indifferenziata
Tappo bottiglia in sughero: umido/organico
Tappo bottiglia in finto sughero: indifferenziata
Teglie di alluminio anche unte (ma senza grosse incrostazioni di cibo): metallo
Tessuto-non-tessuto delle confezioni: indifferenziata
Torroni e torroncini: scatola esterna/carta; involucro a contatto/indifferenziata (se non diversamente indicato)
Tovaglie usa e getta (carta plastificata): indifferenziata
Tovaglioli bianchi con piccole decorazioni: organico/umido
Tovaglioli rossi o colorati, o bianchi con grandi decorazioni: indifferenziata
Vaschette alimentari trasparenti: plastica
Vaschette alimentari di polistirolo: plastica
Vassoio da pasticceria bianco o dorato: carta
Vassoio di alluminio: metallo
Vassoio rigido in plastica alla base di torte/gelati: indifferenziata
Vetrofanie: indifferenziata

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