Aria liquida per lo stoccaggio dell’energia proveniente da sole e vento, di che si tratta? L‘agenzia internazionale per l’energia (IEA) sostiene che attualmente circa il 30% dell’elettricitĂ globale proviene da fonti rinnovabili
Non avendo sempre a disposizione sole e vento, però, è necessario pensare a un sistema di stoccaggio delle rinnovabili per dare continuitĂ alla produzione. Gli attuali sistemi puntano essenzialmente su impianti di pompaggio idroelettrico, dove l’acqua viene pompata e poi rilasciata per alimentare i generatori e sulle batterie al litio.
Ma abbiamo diverse criticitĂ come le varianti collegate alla disponibilitĂ di acqua e la risorsa limitata delle batterie al litio. Ecco che il meccanismo di immagazzinamento criogenico, dove troviamo l’aria liquida al posto dell’acqua, diventa particolarmente interessante per andare oltre queste criticitĂ .
Aria liquida, CryoHub e Highview Power
CryoHub è il nome di uno studio condotto da ricercatori europei capace di integrare energia eolica e solare applicandola alla refrigerazione degli alimenti. Come leggiamo nel loro sito: ” CryoHub Ă© un progetto co-finanziato dall’Unione europea il cui obiettivo Ă© di quantificare e valorizzare il potenziale di stoccaggio di tipo criogeno su larga scala presso magazzini frigoriferi e fabbriche agro-alimentari. La tecnologia di punta CryoHub si basa sullo stoccaggio di energia rinnovabile sottoforma di liquido criogeno che, nel caso di CryoHub, prende forma di aria liquefatta. Questo liquido viene, quindi, riscaldato a temperatura molto bassa per produrre elettricitĂ da utilizzare direttamente sul posto, oppure per alimentare le reti di trasmissione durante i periodi di maggiore richiesta di elettricitĂ . L’effetto di refrigerazione, prodotto durante il riscaldamento del liquido criogeno, Ă© utilizzato per raffreddare gli stabilimenti industriali”.
Il sistema criogenico impiegato da Highview Power concentra l’energia e diffonde elettricitĂ nella rete in tre momenti. L’elettricitĂ di rete alimenta un condensatore industriale che, ad alternanza, comprime ed espande l’aria fino a farla raffreddare consentirne il passaggio allo stato liquido. In pratica, lo stesso procedimento per liquefare il gas naturale e creare l’LNG.
Per creare elettricitĂ , il sistema utilizza l’aria dell’ambiente per riscaldare l’aria liquida estratta dai serbatoi. L’aria liquida si espande e ritorna allo stato gassoso tramite pressione che poi alimenta un generatore a turbina. L’aria, insomma, al posto del vapore. Inoltre le batterie criogeniche occuperebbero meno spazio e l’aria liquefatta può rimanere nei serbatoi tutto il tempo che si vuole fino a quando serve.
Il futuro?
Tecnologie a base di aria liquida possono rivelarsi fondamentali per riconvertire tutto alle rinnovabili e per dare completezza al processo di decarbonizzazione in atto. Di altri sistemi in grado di risolvere l’immagazzinamento dell’energia ce ne parla Michael Belfiore in un articolo apparso su EniDay: “Highview Power non è l’unica azienda ad aver sviluppato una soluzione per il problema dello stoccaggio di energia. Hydrostor, con sede a Toronto, ha creato un sistema per immagazzinare l’energia sotto forma di aria compressa. La proposta di Gravitricity, a Edimburgo, prevede invece il sollevamento e l’abbassamento di 3.000 tonnellate di pesi all’interno di vecchi pozzi minerari.
Gravity Power in California mira a immagazzinare energia sfruttando l’acqua pressurizzata. Energy Vault, in Svizzera, propone infine un metodo che prevede l’impilamento di blocchi di cemento mediante gru robotiche e il loro successivo abbassamento per generare elettricità . Le batterie criogeniche di Highview Power, rappresentano però una delle soluzioni più avanzate per garantire uno stoccaggio a lungo termine ovunque necessario. Con $50 milioni in finanziamenti privati, l’azienda ha realizzato cinque impianti nel proprio Paese e progetta di costruirne molti altri.
Tra questi, nel 2020 è previsto l’avvio della realizzazione di un impianto negli Stati Uniti destinato all’immagazzinamento dell’energia proveniente da un parco eolico nel Midwest, operativo presumibilmente nel 2022. A luglio, l’azienda ha coinvolto Tenaska, societĂ leader nel campo della gestione dell’energia, nello sviluppo di altri quattro progetti negli USA”.
Fonti