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Attacchi informatici: un libro che spiega come possiamo difenderci

Image by Gerd Altmann from Pixabay

Contro la piaga degli attacchi informatici, come per molti altri casi, serve consapevolezza. Della realtà e del mondo in cui viviamo. Davide Sardi e Samantha Cosentino, autori del volume “Crimini informatici, la consapevolezza come prima difesa” – provano a fornire alcuni strumenti per aiutare aziende e singole persone.

La consapevolezza come arma di difesa contro gli attacchi informatici. In un contesto caratterizzato da una vita, sia lavorativa che privata, sempre più digitale, è diventato purtroppo abituale sentir parlare di attacchi informatici. L’evoluzione tecnologica, infatti, offre sicuramente comodità, praticità e vantaggi ma è accompagnata anche da rischi tutt’altro che marginali.

In un quadro di questo tipo, gli autori di questo libro – Davide Sardi e Samantha Cosentino (Laurea in Ingegneria delle telecomunicazioni con specializzazione in cybersecutity per Sardi e Laurea in Sceinze Politiche per Cosentino già “data protection officer” per diverse aziende sanitarie) – provano a fornire alcuni strumenti per aiutare aziende e singole persone a comprendere le possibili conseguenze della superficialità e della scarsa consapevolezza in questi ambiti, ma anche utili suggerimenti per consentire al lettore un utilizzo maggiormente responsabile della rete. “Crimini informatici: la consapevolezza come prima difesa” (StreetLib 2023, euro 9,99 informato Ebook e 16,14 in formato brossura).

Attacchi informatici: serve essere sempre più consapevoli

Sebbene sia normale essere affascinati dalle novità dell’evoluzione, bisogna tuttavia essere
consapevoli
che, trascurando tali pericoli, si rischia seriamente di vanificare l’impatto positivo delle soluzioni innovative.

Il progresso, che non può e non deve essere fermato, deve però essere accompagnato da un’adeguata consapevolezza delle minacce legate ad un utilizzo improprio degli strumenti, dal momento che le innovazioni non devono minare le nostre libertà e i nostri diritti né l’esistenza delle nostre aziende.

In particolare, a essere a rischio, sono soprattutto le PMI – spina dorsale del nostro
Paese – che essendo dotate di limitate risorse economiche e competenze specialistiche, possono anche essere sfruttate dai criminali informatici come tramite per arrivare alle aziende più grandi.

Cybercrime: settore particolarmente attrattivo

La redditività dei crimini informatici rende inoltre il cybercrime particolarmente attrattivo, al punto da poter già mettere in pericolo lo sviluppo economico e sociale di interi Paesi. E, secondo alcuni studi, il “settore”, diventato anche strumento di guerra, promette di espandersi in modo ancora più minaccioso.

Il libro si pone come una vera propria guida che approfondisce e analizza le abitudini delle cyber gang, stilando un elenco dei principali attacchi informatici più utilizzati e fornendo anche spunti e consigli su come operare e comportarsi sul web per evitare brutte sorprese.

Si tratta di una battaglia complessa le cui dinamiche sono ancora del tutto in divenire ma lo strumento della conoscenza applicata all’argomento è sicuramente uno dei modi migliori per affrontare una guerra in cui esiti sono ancora del tutto incerti.

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