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Christian Lapie al TreeArt Festival: “Les secrets en équilibre”

Christian Lapie al TreeArt Festival: “Les secrets en équilibre”
Christian Lapie al TreeArt Festival: “Les secrets en équilibre”

Fino al 24 ottobre, saranno esposte per la prima volta in Italia le opere monumentali in legno dello scultore francese Christian Lapie. Al parco di Buttrio un’installazione per la creazione di un contemporaneo museo a cielo aperto 

Oltre ad ospitare il TreeArt Festival, Villa di Toppo Florio sarà palcoscenico naturale per le gigantesche opere dello scultore francese Christian Lapie, che vanta installazioni in ogni parte del mondo.

Christian Lapie approda per la prima volta in assoluto in Italia in occasione del festival con l’esposizione delle sue opere monumentali, che resteranno in mostra fino al 24 di ottobre

La meravigliosa poesia delle sue creazioni nasce proprio dalla trasformazione dell’albero, sposando perfettamente il tema portante di questa edizione di TreeArt Festival. Lapie rigenera l’albero, lo scolpisce e talvolta carbonizza i tronchi imponenti fino a renderli personaggi epici e magnetici.

Sono delle forme antiche, primordiali e dinamiche che animano le memorie di ognuno di noi e ci accompagnano verso un cammino dal destino imprevedibile. 

All’artista di fama internazionale sarà dedicata anche una mostra all’interno degli spazi di Villa di Toppo Florio mentre nello spazio esterno del parco troneggerà un’opera di oltre sei metri di altezza, per 2,5 tonnellate di peso, che verrà donata in modo permanente per contribuire alla creazione di un museo contemporaneo a cielo aperto.

“Les secrets en équilibre”, l’opera scelta dall’artista per lo spazio, è formata da due sculture “dritte e protettrici – come spiega lo stesso Lapie – che chiamano a sé, hanno la forza dell’attrazione, generano aggregazione”.

Christian Lapie, cenni biografici

Christian Lapie nasce in Francia nel 1955, e studia dapprima alla Scuola di Belle Arti di Reims per poi concludere i suoi studi alla Scuola di Belle Arti di Parigi. All’inizio della sua carriera si dedica alla pittura utilizzando gessi, ossidi e cenere.

Successivamente, dopo un soggiorno nella foresta pluviale dell’Amazzonia, inizia a lavorare il legno in grande formato: le sue opere mettono in discussione la nostra memoria individuale e collettiva, mentre le sue installazioni nascono da luoghi scelti, intrisi di storia. Ad oggi i suoi lavori si possono trovare in vari paesi del mondo come: India, Canada, Svizzera, Francia e grazie al TreeArt Festival anche in Italia. 

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