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Cartucce e toner delle stampanti, come vanno smaltiti questi “rifiuti”

Cartucce e toner delle stampanti, come vanno smaltiti questi "rifiuti"
Foto: Pixabay

Le cartucce per stampanti a getto d’inchiostro e stampanti laser esaurite non possono essere assimilati ai rifiuti urbani, sono rifiuti speciali che vanno smaltiti secondo le prescrizioni del D.Lgs. 152/06

Lo smaltimento viene fatto da operatori autorizzati i quali, nella maggior parte dei casi, provvedono a rigenerare le cartucce e rimetterle in commercio. Si evita in questo modo che migliaia di cartucce finiscano in discarica.

Il toner e le cartucce inkjet della stampante, concluso il loro ciclo vitale, vengono dette “esauste” e sono considerate un rifiuto speciale (pericoloso o non pericoloso, in base alla loro composizione) dal Testo Unico ambientale (d.lgs. n. 152/06, parte IV).

Per uno smaltimento regolamentare ci sono diversi modi:

Isola ecologica

  • L’isola ecologica è un centro di raccolta allestito dal Comune in apposita area, in cui i cittadini possono portare quei rifiuti che non possono essere smaltiti tramite il normale sistema di raccolta, come i cosiddetti “ingombranti” (ad esempio, i mobili o gli elettrodomestici) e quelli speciali, come toner e cartucce.

Contenitori specifici

  • Contenitori predisposti dal Comune presso enti pubblici, banche, assicurazioni, che periodicamente da parte di un gestore o di una ditta privata incaricata. Tale metodologia di raccolta non è tuttavia presente in ogni Comune.

Centri Eco Store

  • I centri Eco Store sono dei negozi che consentono di portare le vecchie cartucce e comprare le nuove; effettuano inoltre il servizio di ricarica delle cartucce, eliminando il problema di doversene disfare. Eco Store è presente in tutta Italia con più di 300 punti vendita.

Le aziende, come devono smaltire?

Ogni azienda deve poter conservare i toner esausti all’interno di appositi contenitori, da svuotare almeno una volta l’anno usufruendo dei servizi offerti da ditte specializzate nello smaltimento e/o nel recupero di questi materiali.

La polvere dei toner è composta da diverse particelle tra cui carbone, resina e ferro ma anche da diversi polimeri che variano dai diversi produttori. In base al tipo di polvere utilizzata, il rifiuto viene classificato come:

  • speciale pericoloso
  • speciale non pericoloso

Come si fa a capire se la cartuccia e il toner in nostro possesso sono rifiuti pericolosi o non pericolosi?

Da un codice identificativo (detto codice CER , Catalogo Europeo  Rifiuti) che il produttore del toner deve indicare in apposita certificazione allegata al prodotto.
Secondo la normativa vigente, esistono due diversi codici CER per i toner esausti (d.lgs. n. 152/06, parte IV) :

  1. 08 03 17* toner per stampa esauriti contenenti sostanze pericolose
  2. 08 03 18 toner per stampa esauriti

La differente gestione dei rifiuti

Rifiuti speciali pericolosi

  • È obbligatoria l’iscrizione al Sistri (sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti).
  • È necessario allestire un deposito temporaneo in azienda con accesso limitato solo al personale autorizzato.
  • È obbligatorio richiedere il registro di carico e scarico presso la Camera di Commercio competente per territorio. Si tratta di un documento sul quale l’azienda o il titolare di partita iva devono annotare i movimenti dei rifiuti speciali pericolosi prodotti.
    Deve essere compilato entro 10 giorni dalla produzione del rifiuto e comunque prima dell’avvio delle operazioni di trasporto, e conservati per i 5 anni successivi.
  • È necessario contattare inoltre un trasportatore di rifiuti autorizzato, che ritirerà i rifiuti e compilerà il FIR (formulario identificativo del rifiuto) in 4 copie.
    Una copia del formulario deve rimanere presso l’azienda e le altre tre, controfirmate e datate in arrivo dal destinatario, sono acquisite una dal destinatario e due dal trasportatore, che provvede a trasmetterne una all’azienda che ha prodotto i rifiuti.
  • Il produttore del rifiuto deve inoltre compilare il MUD (modello unico di dichiarazione ambientale) in cui tiene traccia dei movimenti dei rifiuti prodotti, da presentare alla Camera di Commercio entro il 30 aprile di ogni anno.
  • Il FIR, il MUD e i registri di carico e scarico sono gli strumenti che, più in generale, vengono utilizzati per il controllo dei rifiuti speciali.

Rifiuti speciali non pericolosi

  • Il toner esausto e le cartucce esaurite devono essere conservati in un appositi contenitori detto ecobox, destinati a contenere esclusivamente questo tipo di rifiuto. Ciascuna azienda deve avere i propri contenitori, che saranno svuotati almeno una volta l’anno tramite una ditta specializzata nello smaltimento e/o il recupero di questi materiali.

Una proposta ecosostenibile: la rigenerazione delle cartucce esaurite.

  1. Risparmio economico sul valore della cartuccia ricostruita rispetto all’originale.
  2. Benefici ambientali che riguardano il minor utilizzo di risorse ed energia e derivano dalle operazioni di recupero e riciclaggio

Rigenerazione

  • Le cartucce raccolte vengono controllate singolarmente per verificarne l’idoneità al riutilizzo. Vengono poi completamente smontate e depolverate per il recupero delle parti meccaniche; tutte le parti soggette ad usura vengono eliminate. I componenti idonei al riutilizzo vengono ripuliti ed inseriti nella linea di produzione. Le parti usurate vengono sostituite con parti nuove. Le cartucce vengono riempite della polvere o inchiostro corrispondente e sigillate.

Riciclo

  • Le cartucce ritirate vengono classificate e ridotti in frammenti. I materiali così frammentati vengono suddivisi in plastica, metalli e residui di inchiostro/toner, schiuma espansa. I materiali vengono successivamente lavorati e trasformati in materie prime per la realizzazione di nuovi prodotti di uso quotidiano. I materiali rimanenti e i residui di inchiostro o toner vengono utilizzati per generare energia o smaltiti in modo ecologicamente responsabile.

Per tutte le informazioni: https://www.smaltimento-toner.com/

Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Manola Testai.

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