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Costume da bagno: come è mutato questo indumento negli anni

Finalmente è arrivata l’estate e con essa… la tanto agognata prova costume!Indumento amatissimo (e perché no, temutissimo) dalle donne, ha mutato nel corso degli anni caratteristiche e dimensioni.Vi siete mai chiesti quale sia la storia di questo capo così particolare?Proviamo a ripercorrere insieme alcune delle principali tappe che hanno contraddistinto l’evoluzione di questo accessorio

Dall’Antica Roma al Medioevo

L’origine del bikini o costume da bagno risale al IV secolo d.C., la rappresentazione e testimonianza più famosa circa l’utilizzo dell’indumento è il mosaico “fanciulle in bikini” conservato nel complesso romano della Villa del Casale ad Enna (Patrimonio dell’umanità UNESCO).

Vi è, altresì, la testimonianza di una statua di Venere in bikini dorato, le donne ai tempi indossavano una fascia subligaris o mammillare per coprire il seno mentre, le parti basse, venivano coperte da uno slip piuttosto sgambato.

Durante il Medioevo e Rinascimento, invece, non c’era l’abitudine di andare al mare perché si preferiva rilassarsi alle terme ove ci si immergeva, generalmente, senza vestiti, salvo qualche eccezione documentata fin dal 1400 e caratterizzata da corpetto con spalline e gonna.

La svolta del ‘46

Dovranno passare diversi secoli prima che il bikini si insinui prepotentemente tra gli indumenti pi amati dalle donne. E’ il 1946 quando nasce il vero bikini moderno, su idea del sarto francese Louis Réard. Il capo, però, è piuttosto casto e caratterizzato da un reggiseno coprente ed un paio di coulottes molto ampie, così alte da coprire l’ombelico.

Negli anni ‘50, dopo un primo periodo di pudore e timidezza generalizzata, il costume comincia a diminuire i propri centimetri: le spalline del reggiseno vengono allacciate dietro alla nuca (scollo alla Marylin!), le coulottes lasciano spazio a minuscole gonnelline variopinte.

Nel 1958 viene inoltre introdotta la Lycra dall’ omonima azienda, un materiale che permetteva di coprire il corpo, garantendo un’asciugatura più celere.

Evoluzione degli anni ‘60 -’80

Nel corso degli anni Sessanta venivano utilizzati costumi più particolari ed estrosi.In questi anni, al fianco di bikini interi connotati da coppe rigide e fantasie variegate, fa la sua prima comparsa il monokini: costume caratterizzato da una sottile striscia di tessuto che unisce il reggiseno agli slip.

Con la rivoluzione sessuale degli anni Settanta i costumi si restringono sempre più. Il pezzo sopra diventa un mini triangolo di tessuto lucido e dai colori sgargianti. Ormai il costume è diventato un vero e proprio accessorio per le donne, attraverso il quale giocare ed esprimere la propria personalità.

Gli incredibili anni ‘90 e l’influenza Baywatch

Negli anni Novanta esplode la moda di Baywatch e con essa la passione per i costumi sgambatissimi di Pamela Anderson. Costumi interi, strizzatissimi, che lasciano poco spazio all’ immaginazione e che mirano a dar risalto al decolletè e alle curve.

La moda del momento…

E ora? Cosa indossare per essere in perfetta sintonia con la moda di quest’anno?

Ebbene… girovagando tra i vari siti che sponsorizzano gli ultimi trend dell’estate ci sembra poter concludere affermando che, dagli anni 2000, non esista una vera e propria tendenza. Costumi interi, sgambati, a due pezzi con vita alta, trikini, triangoli, coppe e costumi a fascia…

Insomma, oggi non c’è uno stile univoco, l’unica regola per poter essere davvero originali è lasciare spazio alla fantasia, mischiando tendenze e colori, senza rinunciare alla classe che ha caratterizzato i favolosi bikini anni 60.

Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Ludovica Del Moro

Foto: Pixabay

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