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Covid-19, condizionatori e l’importanza di igiene e ricambio d’aria

Covid-19, condizionatori e l'importanza di igiene e ricambio d'aria
Foto Commons licens Creative Commons, Wikimedia, autore Nuorese 95

Il diffondersi del virus Covid-19 ha scatenato dubbi ed interrogativi che la comunità scientifica ha cercato di dissipare. Uno dei più ricorrenti, soprattutto nei primi mesi della Fase1 e ancora in Fase2, è se condizionatori e climatizzatori potessero essere o meno vettori del virus. La scienza ha assolutamente smentito questa possibilità.

Il Covid-19, è stato ribadito, si trasmette per via aerea da uomo a uomo, attraverso il cosiddetto droplet, cioè le goccioline di acqua che si propagano tramite la saliva o con uno starnuto o un colpo di tosse. È stata dunque confermata la fondamentale necessità di proteggersi tramite l’uso della mascherina, che impedisce il passaggio delle goccioline, e rispettare sempre un’adeguata distanza.

La conferma dell’Aicarr

L’Aicarr, l’Associazione italiana condizionamento dell’aria riscaldamento e rifregerazione, ha escluso in maniera categorica che vi sia evidenza di una possibile trasmissione del virus Covid-19 per via aerea attraverso l’utilizzo dei climatizzatori.

Ma l’Aicarr ha fatto di più. Ha infatti stilato un prontuario che, non solo esclude che i condizionatori possano veicolare il virus, ma che proprio il loro corretto uso possa, almeno nelle abitazioni private, ridurre notevolmente il rischio di contagio.

Attenzione comunque alla qualità dell’aria

Certamente, sapere che i condizionatori non sono vettori del virus fa tirare a tutti un sospiro di sollievo, ciò non toglie però che si debba porre massima attenzione alla loro manutenzione, nelle abitazioni private e tanto più in luoghi pubblici come ospedali ed uffici.

In particolare, nelle nostre case, polline, muffe, acari, sostanze chimiche e peli di animali sono gli agenti che influiscono negativamente sulla qualità dell’aria. Lo stesso dicasi per umidità o peggio ancora per il fumo di sigaretta. Negli uffici anche le sostanze rilasciate ad esempio da toner e inchiostri utilizzati per le stampanti possono immettere nell’aria elementi dannosi per la salute.

Per questo i climatizzatori ed i condizionatori sono dotati di sistemi che aiutano a sanificare l’aria per non compromettere la salute dell’uomo. Diventa importante conoscere alcuni accorgimenti, di assoluta semplicità, per pulire, o meglio igienizzare le nostre macchine, eliminando così il rischio di funghi e batteri che solitamente si depositano all’interno dei filtri e che spesso sono causa di fastidiose allergie, problemi respiratori e mal di testa.

Fondamentale è la pulizia del filtro dell’aria. Sollevando lo sportello della griglia di emissione dell’aria, servendosi di un semplice cotton fioc o un piccolo pennello, è possibile eliminare gli accumuli di polvere. Avendo eliminato il grosso dello sporco, con un panno inumidito provvediamo a pulire ulteriormente la superficie. Attendiamo che tutto sia perfettamente asciutto e rimontiamo la griglia, richiudendo lo sportello.

L’ISS e il Gruppo di studio nazionale sull’inquinamento indoor

Sul tema è intervenuto anche l’Istituto Superiore di Sanità, sottolineando come le problematiche connesse con la qualità dell’aria in luoghi chiusi, pubblici e privati, sono state oggetto in questi anni di numerose iniziative sia sul campo della ricerca che della normazione, tese a regolamentare il settore. L’Istituto ha voluto fare chiarezza e fornire indicazioni precise. Per questo è stato attivato un Gruppo di Studio nazionale sull’inquinamento indoor.

Grazie a quanto è emerso dai dibattiti e dai documenti elaborati è possibile fissare alcuni punti guida per ottimizzare la qualità dell’aria all’interno di luoghi chiusi:

Prima regola è quella di garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti: casa, uffici, strutture sanitarie, farmacie, parafarmacie, banche, poste, supermercati, mezzi di trasporto. Dunque aprire regolarmente le finestre scegliendo quelle più distanti dalle strade trafficate, evitando di farlo nelle ore di punta del traffico e non lasciarle aperte la notte, ottimizzando l’apertura in funzione delle attività svolte.

Prima di utilizzare i prodotti per la pulizia è importante leggere attentamente le istruzioni e rispettare i dosaggi d’uso raccomandati (vedi simboli di pericolo sulle etichette). Un consiglio è di pulire i diversi ambienti, materiali e arredi, utilizzando acqua e sapone e/o alcol etilico 75% e/o ipoclorito di sodio 0,5%. In tutti i casi le pulizie devono essere eseguite con guanti e/o dispositivi di protezione individuale. Mai miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti candeggina o ammoniaca con altri. Sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia e la sanificazione, importante è arieggiare gli ambienti.

Particolari consigli valgono in casa nell’utilizzo degli impianti di ventilazione: pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione dell’aria dei condizionatori con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75%. Se invece parliamo di uffici e luoghi pubblici, gli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) devono essere tenuti accesi e in buono stato di funzionamento, tenendo sempre sotto controllo i parametri microclimatici (es. temperatura, umidità relativa, CO2). Negli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) si deve eliminare totalmente il ricircolo dell’aria. Pulire regolarmente i filtri e acquisire informazioni sul tipo di pacco filtrante installato sull’impianto di condizionamento ed eventualmente sostituirlo con un pacco filtrante più efficiente.

 

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