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Da Vaia all’Acqua Granda, il libro per pensare la svolta energetica del Veneto

Dalla devastante tempesta Vaia all’Acqua Granda, Per un pugno di gradi riporta alcuni degli eventi climatici che sono stati tra i più sconvolgenti per i veneti , ma non solo.

Con Vaia e l’Acqua Granda, sicuramente, i cambiamenti climatici sono subentrati con forza nell’immaginario comune degli abitanti del Veneto. E questo, nel libro di Fracasso, è presente sin da subito.

Il libro, dal titolo Per un pugno di gradi (pagine 128, ISBN 978-88-6958-028-4, collana Finestre, euro 12.00) di Stefano Fracasso, uscito per Nuova Dimensione, riporta alcuni degli eventi più catastrofici che cambiamenti climatici e surriscaldamento globale hanno avuto su Veneto e Venezia. Territori che in quanto ricchi di bellezza e arte, immaginiamo spesso come intoccabili, irraggiungibili, ma che tuttavia non lo sono.

Il ciclone Vaia

L’evento atmosferico eccezionale viene ribattezzato Vaia, dal nome che l’Istituto di meteorologia dell’Università di Berlino attribuisce a quel ciclone.
[…] Vaia irrompe nell’immaginario collettivo dei veneti come il segno evidente che il clima è cambiato, sta cambiando.”

Vaia è il nome della violenta tempesta che nell’ottobre del 2018 ha sconvolto e cambiato per sempre l’immaginario collettivo dei veneti. Vaia ha infatti portato con sé non solo danni catastrofici, ma ha fatto si che ci si rendesse conto di quanto il clima stesse cambiando, di quanto fosse già cambiato. In una sola notte, il ciclone, con raffiche di vento a 200 chilometri orari, è riuscito ad abbattere quasi un milione di alberi.

L’Acqua Granda

“La sera del 12 novembre 2019 la marea ha invaso Venezia, sfiorando l’altezza massima della storica alluvione del 1966.”

Era il 12 novembre del 2019 quando Venezia è stata invasa dalla marea. 187 cm che hanno sfiorato l’altezza della storica alluvione del ’66. Tantissime le immagini riportate dai media. Immagini che hanno cambiato per sempre la percezione del problema ambientale e non solo per i veneti. I cambiamenti climatici con i loro effetti sono entrati nelle nostre case; sono entrati a far parte della nostra vita.

Per un pugno di gradi, le soluzioni

Un libro ricco di informazioni e di riferimenti capaci di far vedere la questione in chiave propositiva. Al di là di tutte le politiche messe in atto finora, al di là di quella sterile retorica che purtroppo non risolve il problema dei cambiamenti climatici; al di là dei negazionisti. Piuttosto le sue pagine spingono a una riflessione su ciò che è possibile fare oggi, nel presente per invertire radicalmente la rotta. Per far abbassare quella febbre alta di cui il Pianeta sta soffrendo.

Soluzioni che partendo dalla piccola realtà del Veneto, possono e devono essere adottate. Fondamentale, prima di tutto, ridurre drasticamente le emissioni di CO2, imboccando così la strada delle energie rinnovabili, della mobilità elettrica e condivisa, dell’efficienza energetica. Il tutto guardando a una sostenibilità che sia concepita a 360 gradi, anche sociale e popolare. Pensando a quella che sarà la prossima svolta energetica, come a un passaggio alla portata di tutti, accessibile a tutti e non solo ad alcuni o a pochi.

“Chi vuole la transizione deve tenere dritta la barra dell’equità, dell’uguaglianza energetica, della nuova società per tutti.”

Un libro che vuole però, anche mettere in luce tutte quelle che sono le contraddizioni politiche del Veneto se si guarda dal punto di vista del consumo di energia. Mettendo in luce soprattutto quello che potrebbe essere il grande cambiamento dato dalla svolta energetica.

Per un pugno di gradi guarda al Veneto nei suoi limiti, ma anche potenziali, come a un territorio che sta in bilico tra nostalgia e futuro e che tuttavia si trova inesorabilmente a combattere la battaglia contro i cambiamenti climatici. Una sfida alla quale non si può sottrarre.

“Una pagina piena di opportunità per una società che voglia stare dentro le dinamiche del futuro, dove benessere e sostenibilità saranno un binomio inscindibile.”

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