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Dal Festival delle Erbe Spontanee alla richiesta di legge per la tutela della biodiversità sarda

Dal Festival delle Erbe Spontanee alla richiesta di legge per la tutela della biodiversità sarda
Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

È dal Festival delle Erbe Spontanee che si è tenuto a Ussaramanna il 6 e il 7aprile scorsi, con la collaborazione dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari, che arriva la richiesta di una legge regionale che tuteli la biodiversità dell’Isola, unica regione in Italia che ancora non ha una normativa di protezione della propria flora, nonostante abbia un numero di specie vegetali inferiore soltanto alla Sicilia

È da oltre trent’anni che il Comune di Ussaramanna organizza in collaborazione ad associazioni locali, la Mostra delle Erbe Spontanee accompagnato dalla Sagra de sa Pardula. L’Orto Botanico dell’Università di Cagliari, ha dato una mano fondamentale per curare gli aspetti scientifici dell’evento.

Nel periodo precedente la Mostra, come di consueto, è avvenuta la raccolta delle erbe spontanee del territorio di Ussaramanna e la loro catalogazione, con il supporto di esperti del settore della botanica e dell’agronomia, coordinati dal professor Dino Zedda e dagli esperti dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari.

“Il nostro auspicio – ha spiegato il sindaco di Ussaramanna Marco Sideri – è quello di arrivare a un evento semi-permanente che lavori durante tutto il corso dell’anno e che veda come vetrina principale l’evento di aprile. L’interesse intorno alle tematiche della natura, del mangiar sano dell’utilizzo delle erbe in cucina e per scopi fito-terapeutici è infatti in continua crescita e occorre sfruttare nel migliore dei modi questo potenziale” . (http://www.itenovas.com/in-sardegna/555-marmilla/ussaramanna/3571-arriva-il-festival-delle-erbe-spontanee-sarde-ussaramanna.html Fonte: IteNovas.com) .

Erbe spontanee, l’evento

L’evento, mostra e sottolinea la presenza di oltre duemila tipi di erbe spontanee in Sardegna che possono servire a curare anima e corpo, ma anche a rendere più buoni i piatti da cucinare in maniera caratteristica e anche più salutare.

Il Festival con mostre, convegni, laboratori e naturalmente, degustazioni, con la sua 35esima edizione, è stata un’ottima occasione per affrontare una questione fondamentale: “La Sardegna è l’unica regione italiana senza una legge regionale di protezione della propria flora, nonostante 2700 specie vegetali autoctone e oltre 2000 varietà di interesse agronomico, che fanno dell’Isola la seconda regione italiana (dopo la Sicilia) per numero di specie” (https://www.castedduonline.it/la-sardegna-unica-regione-a-non-avere-una-legge-a-tutela-della-biodiversita/ Fonte: castedduonline).

Il direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari, Gianluigi Bacchetta, con queste parole, fa infatti riferimento ad un patrimonio che ha un rilievo enorme: quelle vegetali rappresentano il 98% delle biomasse viventi del pianeta.

La globalizzazione dei mercati minaccia la sopravvivenza di molte specie vegetali locali, favorendo quelle più commercializzate. Ed è proprio per questo che è necessaria e urgente una legge per la conservazione e la tutela, oltre che per la valorizzazione dell’immenso patrimonio vegetale sardo.

Gli Stati Generali della Biodiversità, ospitati al festival, intendono in questo senso, proporre ai nuovi amministratori regionali, un percorso che possa condurre all’approvazione di una legge necessaria. “Non dobbiamo mettere in cassaforte questa ricchezza – ha rimarcato Bacchetta – ma valorizzarla, ma come si fa se dopo 10 legislature regionali non è mai stata approvata una legge? La prima proposta risale a 46 anni fa, su un tema evidentemente bipartisan. Ma, ad oggi, dal 1973, non si è ancora riusciti ad avere una legge”(https://www.castedduonline.it/la-sardegna-unica-regione-a-non-avere-una-legge-a-tutela-della-biodiversita/ Fonte: castedduonline).

Un evento importante, dunque, quello del Festival delle Erbe Spontanee che ha permesso di rinnovare l’invito a fare il punto della situazione per procedere verso un percorso che possa portare a una legge di tutela della flora e della biodiversità della Sardegna.

Una legge che appare sempre più urgente e necessaria in vista della globalizzazione dei mercati che potrebbero minacciare la sopravvivenza di alcune specie a favore di quelle più commerciali, sfavorendo l’uso di tutte quelle presenti nel territorio che sono ancora poco conosciute, e che potrebbero essere utilizzate a scopo farmaceutico, nutrizionale e nutraceutico.

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