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Farm Network, il riso sostenibile per tutelare il Made in Italy

Farm Network il riso sostenibile
Farm Network, il riso sostenibile per tutelare il Made in Italy

La Divisione Crop Protection di BASF Italia ha annunciato il 22 settembre l’ingresso di Tenuta Darola, uno dei simboli del Made in Italy nella produzione di riso di qualità, all’interno del Farm Network , la partnership che promuove l’agricoltura sostenibile, coinvolgendo elementi chiave dell’agroindustria.

Il progetto ha l’obiettivo di tutelare, nel medio-lungo termine, la competitività della risicoltura italiana attraverso l’innovazione sostenibile. Punta infatti allo sviluppo e alla condivisione di idee che consentano di abbinare quantità e qualità della produzione, con la protezione di biodiversità, rispettando l’ambiente e le risorse naturali.

L’evento di inaugurazione del 22 settembre di Farm Network ha coinvolto gli ospiti in una visita in campo condotta da Aldo Ferrero, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Invitare gli ospiti ad entrare in risaia ha consentito di mostrare concretamente le diverse strategie integrate che costituiscono la piattaforma sostenibile del Farm Network.

Farm Network, un progetto ambizioso

Il Farm Network accoglie oltre 2.500 visitatori l’anno. Per raggiungere l’obiettivo a dir poco ambizioso, e soprattutto, come speriamo, davvero concreto e sostenibile, il Farm Network ha coinvolto esperti universitari, Istituti di Ricerca, aziende specializzate oltre a Tenuta Darola. Una sinergia di di soggetti per l’elaborazione di una rete di competenze particolarmente eterogenea con oltre 30 partner in 7 paesi europei.

È stato il Regno Unito ad ospitare, nel 2002, la prima Farm di questa rete europea. Da allora, il programma è stato replicato in altri sei paesi con un obiettivo comune: identificare quali interventi generino un effetto concreto sulla produzione agricola sostenibile.

Tutela della biodiversità

Il passo successivo di Farm Network prevede che i comportamenti individuati a tutela di biodiversità, risorse naturali e risultati produttivi vengano adottati da un numero sempre maggiore di Aziende Agricole, al di là di quelle incluse nel progetto.

“BASF conferma il proprio impegno nella Ricerca e nello Sviluppo di soluzioni dedicate a questo prezioso cereale, sia a livello mondiale che in Italiaha commentato Alberto Ancora, Responsabile della Divisione Crop Protection BASF in Sud EuropaGrazie al progetto lanciato, celebriamo la risicoltura di qualità Made in Italy. Con l’obiettivo di tutelarla e valorizzarla, attraverso l’innovazione sostenibile. Auspico – ha ribadito Ancora – che, anche in questo contesto, Mondo Accademico, Politica, Istituzioni, Produttori di qualità e Industria, possano muoversi nella medesima direzione, come una vera e propria squadra, che tende ad un obiettivo comune.

Ritengo, infatti, che il successo di questa iniziativa si giochi sulla condivisione di competenze, sul superamento di eventuali contrapposizioni ideologiche e sul sentirsi parte di un fronte comune, a diretto supporto della sostenibilità”.

Situata a Trino Vercellese, Tenuta Darola è una struttura importante nella produzione del riso. Quattrocento ettari, che salgono a 1.000 includendo anche le altre due aziende limitrofe, tutte gestite dalla famiglia Coppo-Garrione per un’azienda di elevato livello tecnico e tecnologico che rappresenta un elemento di spicco per la risicoltura piemontese.

“Abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto alimentato dall’innovazione sostenibile e finalizzato alla protezione della competitività della nostra risicoltura – ha sottolineato Piero Garrione, conduttore di Tenuta Darola – Soprattutto in un momento storico come quello attuale, risulta fondamentale poter contare sull’impegno congiunto di attori pubblici, aziende private e mondo della ricerca. Mi auguro che l’attività del Farm Network possa aumentare la consapevolezza della filiera in merito alle sfide che il risicoltore italiano affronta quotidianamente.“

Le nuove tecnologie, sempre più protese verso l’agricoltura 4.0, per le coltivazioni sostenibili, la protezione dell’ambiente e delle risorse. Obiettivo: garantire parametri di sicurezza, quantità e qualità ma nel rispetto della natura e della terra.

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