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Arriva l’app che verifica i consumi delle caldaie domestiche

Arriva l’app che verifica i consumi delle caldaie domestiche
Arriva l’app che verifica i consumi delle caldaie domestiche

Si chiama HARPa ed è un’app che, con pochi semplici passaggi, è in grado di stimare consumi e classe energetica di vecchi impianti autonomi per il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria, privi di etichetta energetica

Ogni famiglia sta vivendo le difficoltà dei rincari delle bollette, per la luce si calcolano aumenti fino al 55% e per il gas intorno al 48%. Una vera e propria stangata sui conti familiari. Tutto ciò obbliga ad un’attenzione particolare ai consumi, cercando di ottimizzare l’uso dell’energia domestica. Un primo passo può essere quello di verificare quanto i nostri elettrodomestici siano ancora efficienti.

Proprio con la finalità di verificare i nostri impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda privi di etichetta energetica, cioè le caldaie domestiche, nasce il progetto europeo HARP (Heating Appliances Retrofit Planning), che vede coinvolti 18 partner di cinque Paesi UE (Francia, Germania, Italia, Portogallo e Spagna), tra cui nel nostro Paese ENEA, Eurac Research di Bolzano ed Assotermica nel ruolo di referente nazionale.

Obiettivo primario del progetto è esattamente quello di informare un bacino potenziale di 1,5 milioni di persone sui vantaggi che derivano dalla sostituzione di caldaie e scaldabagni ormai obsoleti e alimentati a combustibili fossili con nuovi generatori ad alta efficienza.

HARPa
Photo by hessam nabavi on Unsplash

L’applicazione HARPa, disponibile nella versione italiana sul sito di Assotermica, associazione partner del progetto federata ad Anima Confindustria, è scaricabile sia in versione base per i consumatori sia in versione avanzata per i professionisti. Oltre a suggerire un ventaglio di soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato e appropriate alla sostituzione, HARPa stima i benefici connessi a ciascuna tecnologia in termini di risparmio economico ed energetico e di riduzione delle emissioni di CO2.

Inoltre, per sensibilizzare i cittadini sulla sostituzione degli apparecchi esistenti con altri a più alta efficienza, vengono ricordati gli incentivi e i meccanismi finanziari disponibili a livello nazionale.

Si stima che nell’Unione Europea siano installate circa 126 milioni di caldaie, di cui quasi il 60% a bassa efficienza (non superiore alla classe energetica C). Generalmente il consumatore non è consapevole dell’inefficienza del proprio impianto e quindi del potenziale risparmio energetico e in bolletta, nonché dei benefici ambientali, che si potrebbero ottenere con nuovi apparecchi. Per lo più la sostituzione avviene senza pianificazione, quando l’impianto esistente va incontro a usura o malfunzionamento.

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